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Gli studenti e le studentesse vengono "allevati" affinché diventino docili e remissivi lavoratori al servizio dello [[Stato]] o, nel caso di una ristretta minoranza, la nuova e fedele classe dirigente del paese. D'altronde, emblematicamente, nel [[1894]] il  ministro della pubblica istruzione Baccelli così si espresse a proposito della Riforma della Scuola:  
Gli studenti e le studentesse vengono "allevati" affinché diventino docili e remissivi lavoratori al servizio dello [[Stato]] o, nel caso di una ristretta minoranza, la nuova e fedele classe dirigente del paese. D'altronde, emblematicamente, nel [[1894]] il  ministro della pubblica istruzione Baccelli così si espresse a proposito della Riforma della Scuola:  
:«Bisogna insegnare solo leggere e scrivere, bisogna istruire il popolo quanto basta, insegnare la storia con una sana impostazione nazionalistica, e ridurre tutte le scienze sotto una.......unica materia di "nozioni varie", senza nessuna precisa indicazione programmatica o di testi, lasciando spazio all'iniziativa del maestro e rivalutando il più nobile e antico insegnamento, quello dell'educazione domestica; e mettere da parte infine l'antidogmatismo, l'educazione al dubbio e alla critica, insomma far solo leggere e scrivere. Non devono pensare, altrimenti sono guai!»  
:«Bisogna insegnare solo leggere e scrivere, bisogna istruire il popolo quanto basta, insegnare la storia con una sana impostazione nazionalistica, e ridurre tutte le scienze sotto una......unica materia di "nozioni varie", senza nessuna precisa indicazione programmatica o di testi, lasciando spazio all'iniziativa del maestro e rivalutando il più nobile e antico insegnamento, quello dell'educazione domestica; e mettere da parte infine l'antidogmatismo, l'educazione al dubbio e alla critica, insomma far solo leggere e scrivere. Non devono pensare, altrimenti sono guai!»  


Premesso che da quest'affermazione è passato oltre un secolo, e che la situazione storica è ovviamente differente, determinati principi basici della gestione della scuola rimangono comunque sempre "validi" (voti, punizioni, premi, voto di condotta, nozionismo, ecc.) ed è per questo che, oggi come ieri, gli anarchici sono stati tra i principali acerrimi contestatori del sistema scolastico.  
Premesso che da quest'affermazione è passato oltre un secolo, e che la situazione storica è ovviamente differente, determinati principi basici della gestione della scuola rimangono comunque sempre "validi" (voti, punizioni, premi, voto di condotta, nozionismo, ecc.) ed è per questo che, oggi come ieri, gli anarchici sono stati tra i principali acerrimi contestatori del sistema scolastico.  
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