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[[File:Naissaar.PNG|thumb|300 px|Ubicazione di Naissar]]La '''Repubblica Sovietica di Naissaar''' (''Repubblica Sovietica dei Soldati e Costruttori di Fortezze'') è stato uno stato [[rivoluzione|rivoluzionario]] che durante la [[Prima | [[File:Naissaar.PNG|thumb|300 px|Ubicazione di Naissar]]La '''Repubblica Sovietica di Naissaar''' (''Repubblica Sovietica dei Soldati e Costruttori di Fortezze'') è stato uno stato [[rivoluzione|rivoluzionario]] che durante la [[Prima guerra mondiale|Prima guerra mondiale]] ha controllato l'isola estone di Naissaar (in svedese: ''Nargö''; in tedesco: ''Nargen'') nel [[1917]]-[[1918]] per un breve periodo dopo la [[La Rivoluzione russa|Rivoluzione di Ottobre]] e prima dell'occupazione tedesca delle Province baltiche. | ||
== Storia == | == Storia == | ||
Il [[5 novembre]] [[1917]] scoppiò la [[La Rivoluzione | Il [[5 novembre]] [[1917]] scoppiò la [[La Rivoluzione russa|rivoluzione d'Ottobre]] dall'[[Estonia]] alla [[Russia]]. Il [[28 novembre]] 1917 il ''Maapäev'' (Dieta Provinciale) rifiutò di riconoscere il nuovo governo [[bolscevismo|bolscevico]] e si proclamò come unica entità nel diritto di governare l'[[Estonia]]. | ||
All'epoca, il più importante sistema di fortificazioni dell'area, chiamato ''Fortezza Navale di [[Pietro il Grande]]'', era situata nel punto più stretto del Golfo di Finlandia. Comprendeva l'artiglieria costale pesante nell'area della capitale estone Tallinn (Reval) e la vicina isola di Naissaar. Al tempo, l'attivista [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalista]] russo [[Stepan Petrichenko]] fu trasferito a Tallinn, dove, nel dicembre [[1917]], insieme ai marinai rivoluzionari della marina russa, partecipò all'evento che sancì la nascita della "repubblica socialista" indipendente di Naissaar: la ''Repubblica Sovietica dei Soldati e Costruttori di Fortezze''. I marinai russi, circa 80-90 | All'epoca, il più importante sistema di fortificazioni dell'area, chiamato ''Fortezza Navale di [[Pietro il Grande]]'', era situata nel punto più stretto del Golfo di Finlandia. Comprendeva l'artiglieria costale pesante nell'area della capitale estone Tallinn (Reval) e la vicina isola di Naissaar. Al tempo, l'attivista [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalista]] russo [[Stepan Petrichenko]] fu trasferito a Tallinn, dove, nel dicembre [[1917]], insieme ai marinai rivoluzionari della marina russa, partecipò all'evento che sancì la nascita della "repubblica socialista" indipendente di Naissaar: la ''Repubblica Sovietica dei Soldati e Costruttori di Fortezze''. I marinai russi, circa 80-90 unità, formarono un governo, imposero tasse alla popolazione locale e si opposero tanto ai bolscevichi quanto ai tedeschi. | ||
La ''Repubblica di Estonia'' dichiarò formalmente l'indipendenza il [[24 febbraio]] [[1918]], per essere poi occupata e annessa all'Impero germanico. Tra il febbraio e il novembre [[1918]] i tedeschi, che avevano | La ''Repubblica di Estonia'' dichiarò formalmente l'indipendenza il [[24 febbraio]] [[1918]], per essere poi occupata e annessa all'Impero germanico. Tra il febbraio e il novembre [[1918]] i tedeschi, che avevano già occupato le isole estoni di ''Hiiumaa'', ''Muhu'' e ''Saaremaa'' nel [[1917]], occuparono anche Tallinn e il resto della nazione, ponendo fine al governo repubblicano e al regime sovietico. Il [[26 febbraio]] [[1918]] il governo di Naissaar evacuò l'isola. [[Stepan Petrichenko]] fu diretto prima ad Helsinki e poi a [[Kronstadt]], dove si distinse come uno dei leader dell'insurrezione popolare. | ||
== Voci correlate == | == Voci correlate == |