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Soprattutto tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento alcuni governi nazionali giunsero addirittura alla promulgazione di leggi concepite proprio in chiave anti-anarchica: in [[Francia]] le cosiddette «Lois scélérates» (Leggi scellerate) del [[1894]] portarono al processo dei [[Processo dei trenta (Parigi, 1894)|"trenta"]] (nel [[1883]] si svolse a Lione quello dei [[Processo dei sessantasei (Lione, 1883)|"sessantasei"]] e alla criminalizzazione del movimento; le leggi e il clima di criminalizzazione portò frequentemente a negare l'autorizzazione per lo svolgimento di manifestazioni oppure queste terminavano con violente provocazioni o cariche delle “forze dell'ordine” (es. i [[martiri di Chicago]] del [[1886]], moti di  Milano del [[1898]] ecc.): il congresso statunitense nel [[1903]] concepì la legge denominata «[[Anarchist Exclusion Act]]» (Esclusione degli anarchici), volta ad impedire l'immigrazione di anarchici o a rimpatriare i [[Immigrazione|migranti]] anarchici giunti negli [[USA]]; in [[Spagna]], nel settembre [[1896]], furono ugualmente promulgate leggi volte a reprimere duramente il movimento anarchico. Il governo [[italiano]] nel [[1898]] addirittura si fece promotore di un [[Convegno anti-anarchico (Roma, 1898)|convegno anti-anarchico internazionale]] ([[24 novembre]]-[[21 dicembre]]) che si poneva l'obiettivo di reprimere il [[movimento anarchico]] (il governo italiano spinse per porre sullo stesso piano l'anarchico ed il volgare assassino...).  
Soprattutto tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento alcuni governi nazionali giunsero addirittura alla promulgazione di leggi concepite proprio in chiave anti-anarchica: in [[Francia]] le cosiddette «Lois scélérates» (Leggi scellerate) del [[1894]] portarono al processo dei [[Processo dei trenta (Parigi, 1894)|"trenta"]] (nel [[1883]] si svolse a Lione quello dei [[Processo dei sessantasei (Lione, 1883)|"sessantasei"]] e alla criminalizzazione del movimento; le leggi e il clima di criminalizzazione portò frequentemente a negare l'autorizzazione per lo svolgimento di manifestazioni oppure queste terminavano con violente provocazioni o cariche delle “forze dell'ordine” (es. i [[martiri di Chicago]] del [[1886]], moti di  Milano del [[1898]] ecc.): il congresso statunitense nel [[1903]] concepì la legge denominata «[[Anarchist Exclusion Act]]» (Esclusione degli anarchici), volta ad impedire l'immigrazione di anarchici o a rimpatriare i [[Immigrazione|migranti]] anarchici giunti negli [[USA]]; in [[Spagna]], nel settembre [[1896]], furono ugualmente promulgate leggi volte a reprimere duramente il movimento anarchico. Il governo [[italiano]] nel [[1898]] addirittura si fece promotore di un [[Convegno anti-anarchico (Roma, 1898)|convegno anti-anarchico internazionale]] ([[24 novembre]]-[[21 dicembre]]) che si poneva l'obiettivo di reprimere il [[movimento anarchico]] (il governo italiano spinse per porre sullo stesso piano l'anarchico ed il volgare assassino...).  


Nei periodi delle varie dittature che attraversarono il XX secolo ([[Fascismo|fascismo]], [[Nazismo|nazismo]], stalinismo, franchismo ecc.), spesso gli [[anarchici]] furono i più duramente colpiti dalla repressione ([[Michele Schirru]], [[Angelo Sbardellotto]] e [[Renzo Novatore]] in [[Italia]], [[Gustav Landauer]] e [[Erich Muhsam]] in [[Germania]], [[Victor Serge]] in [[Russia]], [[Salvador Puig Antich]] in Spagna ecc.). Persino durante le [[rivoluzioni]] a carattere sociale ([[Kronstadt]], [[La Rivoluzione Russa|la rivoluzione russa]], [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|la rivoluzione spagnola]] ecc.), gli [[anarchici]] subirono la dura repressione da parte di quelli che consideravano “compagni” (un esempio è [[Camillo Berneri]], probabilmente ucciso, durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola del 1936]], da sicari stalinisti).   
Nei periodi delle varie dittature che attraversarono il XX secolo ([[Fascismo|fascismo]], [[Nazismo|nazismo]], stalinismo, franchismo ecc.), spesso gli [[anarchici]] furono i più duramente colpiti dalla repressione ([[Michele Schirru]], [[Angelo Sbardellotto]] e [[Renzo Novatore]] in [[Italia]], [[Gustav Landauer]] e [[Erich Mühsam]] in [[Germania]], [[Victor Serge]] in [[Russia]], [[Salvador Puig Antich]] in Spagna ecc.). Persino durante le [[rivoluzioni]] a carattere sociale ([[Kronstadt]], [[La Rivoluzione Russa|la rivoluzione russa]], [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|la rivoluzione spagnola]] ecc.), gli [[anarchici]] subirono la dura repressione da parte di quelli che consideravano “compagni” (un esempio è [[Camillo Berneri]], probabilmente ucciso, durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola del 1936]], da sicari stalinisti).   
[[File:Foucault4.jpg|thumb|left|150px|[[Michel Foucault]]]]
[[File:Foucault4.jpg|thumb|left|150px|[[Michel Foucault]]]]
In epoca democratica, quando la [[libertà]] di pensiero è stata considerata un principio “sacro e inviolabile”, si è assistito ugualmente a vere e proprie persecuzioni (che in alcuni casi hanno portato anche alla morte degli anarchici) contro il movimento anarchico. Basterebbe citare i casi eclatanti di [[Sacco e Vanzetti]], [[Giuseppe Pinelli]], [[Pietro Valpreda]], [[Franco Serantini]] e la [[strategia della tensione]] italiana, per giungere sino ai giorni nostri con la persecuzione degli [[Sole, Baleno e Pelissero|squats torinesi]] nel [[1998]].
In epoca democratica, quando la [[libertà]] di pensiero è stata considerata un principio “sacro e inviolabile”, si è assistito ugualmente a vere e proprie persecuzioni (che in alcuni casi hanno portato anche alla morte degli anarchici) contro il movimento anarchico. Basterebbe citare i casi eclatanti di [[Sacco e Vanzetti]], [[Giuseppe Pinelli]], [[Pietro Valpreda]], [[Franco Serantini]] e la [[strategia della tensione]] italiana, per giungere sino ai giorni nostri con la persecuzione degli [[Sole, Baleno e Pelissero|squats torinesi]] nel [[1998]].
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