Partido Liberal Mexicano: differenze tra le versioni

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Rifiutando di riconoscere il trattato di Ciudad Juárez <ref>Il Trattato di Ciudad de Juarez vide l'accordo tra il Presidente Porfirio Diaz e [[Francisco Madero]], ponendo fine alla prima parte della [[rivoluzione messicana]]</ref>, i rivoluzionari del PLM, durante il governo provvisorio di Francisco León de la Barra, furono perseguitati e sterminati dai federali e dai [[Francisco Madero|maderisti]]. Il [[governo]] messicano era deciso a farla finita con i rivoluzionari, per questo aveva chiesto l'appoggio del [[governo]] statunitense per il trasporto di truppe messicane negli Stati Uniti, di modo che i guerriglieri della Bassa California potessero essere attaccati su due fronti.
Rifiutando di riconoscere il trattato di Ciudad Juárez <ref>Il Trattato di Ciudad de Juarez vide l'accordo tra il Presidente Porfirio Diaz e [[Francisco Madero]], ponendo fine alla prima parte della [[rivoluzione messicana]]</ref>, i rivoluzionari del PLM, durante il governo provvisorio di Francisco León de la Barra, furono perseguitati e sterminati dai federali e dai [[Francisco Madero|maderisti]]. Il [[governo]] messicano era deciso a farla finita con i rivoluzionari, per questo aveva chiesto l'appoggio del [[governo]] statunitense per il trasporto di truppe messicane negli Stati Uniti, di modo che i guerriglieri della Bassa California potessero essere attaccati su due fronti.


Nell'esercito liberale vi erano sia messicani che volontari di altre nazionalità , in particolare di idee anarchiche e socialiste, che soprattutto presero parte alla [[insurrezione della Bassa California|ribellione della Bassa California]]. Le campagne militari del PLM spesso non si concretizzarono vittoriosamente per carenza di risorse, infiltrazioni della polizia e confusione ideologica e tattica. Per esempio, alcuni scelsero di seguire Madero, ex militante del PLM convertitosi al parlamentarismo per divergenze rispetto alle idee libertarie di [[Ricardo Flores Magon]], e talvolta si ritrovarono a combattere contro i loro vecchi compagni rimasti fedeli ai principi libertari del Programma del PLM. Molti però preferirono il [[carcere]] o la morte piuttosto che tradire la causa di PLM convertendosi al [[liberalismo]] reazionario e parlamentare. Un caso emblematico di questa volontà  fu quella di [[Eugenio Alzalde]], [[Antonio Lara Diaz]] e [[Tomas Vargas]], fatti prigionieri a Ciudad Juarez dalle forze fedeli Madero. Altri personaggi che mantennero coerentemente le idee libertarie furono: [[Tirso de la Toba]], [[Quirino Limone]], [[Carmen Parra]], [[L. Anselmo Figueroa]], [[Librado Rivera]], [[Jesus Gomez]], [[Margarita Ortega]], [[Juan Montero]], [[Emilio Guerrero]], [[Lucia Norman]], [[Jesus Rangel]], [[Rosa Gortari]], [[Práxedis Gilberto Guerrero]] [[Gabino Ramírez]], [[María Talavera Broussé]], [[Raul Palma]], [[Basilia Franco]] e [[Fernando Palomares]].
Nell'esercito liberale vi erano sia messicani che volontari di altre nazionalità , in particolare di idee anarchiche e socialiste, che soprattutto presero parte alla [[insurrezione della Bassa California|ribellione della Bassa California]]. Le campagne militari del PLM spesso non si concretizzarono vittoriosamente per carenza di risorse, infiltrazioni della polizia e confusione ideologica e tattica. Per esempio, alcuni scelsero di seguire Madero, ex militante del PLM convertitosi al parlamentarismo per divergenze rispetto alle idee libertarie di [[Ricardo Flores Magon]], e talvolta si ritrovarono a combattere contro i loro vecchi compagni rimasti fedeli ai principi libertari del Programma del PLM. Molti però preferirono il [[carcere]] o la morte piuttosto che tradire la causa di PLM convertendosi al [[liberalismo]] reazionario e parlamentare. Un caso emblematico di questa volontà  fu quella di [[Eugenio Alzalde]], [[Antonio Lara Diaz]] e [[Tomas Vargas]], fatti prigionieri a Ciudad Juarez dalle forze fedeli Madero. Altri personaggi che mantennero coerentemente le idee libertarie furono: [[Tirso de la Toba]], [[Quirino Limone]], [[Carmen Parra]], [[L. Anselmo Figueroa]], [[Librado Rivera]], [[Jesus Gomez]], [[Margarita Ortega]], [[Juan Montero]], [[Emilio Guerrero]], [[Lucia Norman]], [[Jesus Rangel]], [[Rosa Gortari]], [[Práxedis Gilberto Guerrero]] [[Gabino Ramírez]], [[María Talavera Broussé]], [[Raul Palma]], [[Basilia Franco]] e [[Fernando Palomares]].


Proprio per distinguersi dai militanti del PLM che passarono a sostenere Madero, i militanti preferirono definirsi "anarchici" anziché liberali <ref name="liberalismo">A proposito dell'assurda pretesa di alcuni pseudo-anarchici di definirsi anarchici liberali si legga ''[[liberalismo#L.27anarchismo_liberale_non_esiste|L'anarchismo liberale non esiste]]''</ref>. Il governo e la stampa invece li chiamava [[magonismo|magonisti]] in senso dispregiativo, trattandoli alla stregua di banditi al servizio degli interessi personali dei fratelli Flores Magon. In seguito, gli storici useranno il termine "[[magonismo]]" per identificare il movimento influenzato dal pensiero di [[Ricardo Flores Magon]] e dei collaboratori di «[[Regeneración]]»: [[Librado Rivera]], [[Praxedis G. Guerrero]] e [[Anselmo L. Figueroa]].
Proprio per distinguersi dai militanti del PLM che passarono a sostenere Madero, i militanti preferirono definirsi "anarchici" anziché liberali <ref name="liberalismo">A proposito dell'assurda pretesa di alcuni pseudo-anarchici di definirsi anarchici liberali si legga ''[[liberalismo#L.27anarchismo_liberale_non_esiste|L'anarchismo liberale non esiste]]''</ref>. Il governo e la stampa invece li chiamava [[magonismo|magonisti]] in senso dispregiativo, trattandoli alla stregua di banditi al servizio degli interessi personali dei fratelli Flores Magon. In seguito, gli storici useranno il termine "[[magonismo]]" per identificare il movimento influenzato dal pensiero di [[Ricardo Flores Magon]] e dei collaboratori di «[[Regeneración]]»: [[Librado Rivera]], [[Praxedis G. Guerrero]] e [[Anselmo L. Figueroa]].
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