Pëtr Lavrovič Lavrov: differenze tra le versioni

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Per un certo periodo trattò con [[Bakunin]] il progetto di una rivista comune, che però non andò in porto a causa del rifiuto dell'anarchico di accettare l'impostazione del periodico data da Lavrov:  
Per un certo periodo trattò con [[Bakunin]] il progetto di una rivista comune, che però non andò in porto a causa del rifiuto dell'anarchico di accettare l'impostazione del periodico data da Lavrov:  
:«Nel programma si parla troppo della necessità  di una preparazione scientifica. Bella cosa senza dubbio, ma non è affar nostro. Che la diriga pure il colonnello Lavrov, io intanto m'occuperò della causa rivoluzionaria»(Z. K. Ralli, ''Dai miei ricordi su M. A. Bakunin'', 1908.)
:«Nel programma si parla troppo della necessità  di una preparazione scientifica. Bella cosa senza dubbio, ma non è affar nostro. Che la diriga pure il colonnello Lavrov, io intanto m'occuperò della causa rivoluzionaria» (Z. K. Ralli, ''Dai miei ricordi su M. A. Bakunin'', 1908.)


Lavrov dal [[1873]] al [[1876]] diresse il giornale ''Vperëd!'' («Avanti!»), dove opponendosi alle concezioni di [[Bakunin]], sostenne la necessità  di educare politicamente e socialmente il popolo russo per condurlo alla rivoluzione. In questo senso Lavrov è il maggiore teorico del [[populismo]] rappresentato dal partito ''[[Narodnaja Volja]]'' («Volontà  del popolo»), di cui diresse insieme a Tichomirov il principale organo, ''Vestnik Narodnoj Voli'' (Il giornale di «Volontà del popolo»), dal [[1883]] al [[1886]]). Il suo pensiero imbevuto di [[positivismo]], egli delinea un sistema di sociologia soggettiva, che fa dell'uomo il fattore determinante dello sviluppo storico.
Lavrov dal [[1873]] al [[1876]] diresse il giornale ''Vperëd!'' («Avanti!»), dove opponendosi alle concezioni di [[Bakunin]], sostenne la necessità  di educare politicamente e socialmente il popolo russo per condurlo alla rivoluzione. In questo senso Lavrov è il maggiore teorico del [[populismo]] rappresentato dal partito ''[[Narodnaja Volja]]'' («Volontà  del popolo»), di cui diresse insieme a Tichomirov il principale organo, ''Vestnik Narodnoj Voli'' (Il giornale di «Volontà del popolo»), dal [[1883]] al [[1886]]). Il suo pensiero imbevuto di [[positivismo]], egli delinea un sistema di sociologia soggettiva, che fa dell'uomo il fattore determinante dello sviluppo storico.
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