Olimpiade Popolare (Barcellona, 1936): differenze tra le versioni

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== Contesto storico ==
== Contesto storico ==


Nel [[1928]] le città  di Barcellona, Berlino e Istanbul si candidarono al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per ospitare le Olimpiadi del [[1936]]. Il CIO si riunì in [[Spagna]] nel maggio [[1931]], poco dopo l'avvento nel paese della Seconda Repubblica, per decretare ufficialmente in quale città  si sarebbero tenuti i Giochi. Il barone Pierre de Coubertin e tutto il CIO erano assai spaventati dai repubblicani spagnoli e forse anche per questo la scelta ricadde su Berlino. All'epoca la [[Germania]] era ancora una repubblica democratica anche se nel [[parlamento]] tedesco già  i nazisti facevano sentire la loro voce.
Nel [[1928]] le città  di Barcellona, Berlino e Istanbul si candidarono al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per ospitare le Olimpiadi del [[1936]]. Il CIO si riunì in [[Spagna]] nel maggio [[1931]], poco dopo l'avvento nel paese della Seconda Repubblica, per decretare ufficialmente in quale città  si sarebbero tenuti i Giochi. Il barone Pierre de Coubertin e tutto il CIO erano assai spaventati dai repubblicani spagnoli e forse anche per questo la scelta ricadde su Berlino. All'epoca la [[Germania]] era ancora una repubblica democratica anche se nel [[parlamento]] tedesco già  i nazisti facevano sentire la loro voce.
[[File:Benito Mussolini and Adolf Hitler.jpg|left|thumb|160 px|Hitler con accanto Mussolini. Il dittatore tedesco utilizzò le Olimpiadi ufficiali di Berlino del 1936 in chiave fortemente propagandistica]]
[[File:Benito Mussolini and Adolf Hitler.jpg|left|thumb|160 px|Hitler con accanto Mussolini. Il dittatore tedesco utilizzò le Olimpiadi ufficiali di Berlino del 1936 in chiave fortemente propagandistica]]
Tuttavia, subito dopo la nomina di [[Hitler]] a cancelliere nel gennaio [[1933]], nonostante il regime nazista avesse provveduto immediatamente a revocare i titoli sportivi dei non-ariani («Lo sport tedesco è fatto per gli ariani (...) la direzione della gioventù tedesca appartiene interamente agli ariani e non agli ebrei.» <ref>Il caso boxer Erich Seelig fu l'esempio più famoso; l'associazione di pugilato tedesca lo espulse nell'aprile del 1933. Riprese, più tardi, la sua carriera di pugile negli Stati Uniti.  </ref>), il CIO non provvedete a revocare la decisione presa, avvallando di fatto l'uso dello [[Sport e propaganda|sport in chiave propagandistica]] da parte del regime di Hitler. Nel frattempo anche la Coppa del mondo di calcio del [[1934]] si sarebbe svolta nell'[[Italia]] [[fascista]]...
Tuttavia, subito dopo la nomina di [[Hitler]] a cancelliere nel gennaio [[1933]], nonostante il regime nazista avesse provveduto immediatamente a revocare i titoli sportivi dei non-ariani («Lo sport tedesco è fatto per gli ariani (...) la direzione della gioventù tedesca appartiene interamente agli ariani e non agli ebrei.» <ref>Il caso boxer Erich Seelig fu l'esempio più famoso; l'associazione di pugilato tedesca lo espulse nell'aprile del 1933. Riprese, più tardi, la sua carriera di pugile negli Stati Uniti.  </ref>), il CIO non provvedete a revocare la decisione presa, avvallando di fatto l'uso dello [[Sport e propaganda|sport in chiave propagandistica]] da parte del regime di Hitler. Nel frattempo anche la Coppa del mondo di calcio del [[1934]] si sarebbe svolta nell'[[Italia]] [[fascista]]...


In tutto il mondo si levarono proteste contro i Giochi Olimpici berlinesi: più di 500.000 persone firmarono una petizione anti-nazista<ref>Wally Rossel, ''1936. Les Olympiades Populaires'', ''[[Le Monde libertaire]]''.</ref> ed in tutto il pianeta si registrarono proteste e manifestazioni. La [[Francia]] fu uno dei paesi in cui la contestazione assunse i toni più vivaci; la nuova ''Fédération sportive et gymnique du travail'' (FGST) lanciò lo slogan «Non un soldo, non un uomo per le Olimpiadi a Berlino!», con il quale esplicitò la sua contrarietà  alle Olimpiadi naziste. Il quotidiano ''Le Sport ouvrier'' il [[9 ottobre]] [[1935]] scrisse:  
In tutto il mondo si levarono proteste contro i Giochi Olimpici berlinesi: più di 500.000 persone firmarono una petizione anti-nazista<ref>Wally Rossel, ''1936. Les Olympiades Populaires'', ''[[Le Monde libertaire]]''.</ref> ed in tutto il pianeta si registrarono proteste e manifestazioni. La [[Francia]] fu uno dei paesi in cui la contestazione assunse i toni più vivaci; la nuova ''Fédération sportive et gymnique du travail'' (FGST) lanciò lo slogan «Non un soldo, non un uomo per le Olimpiadi a Berlino!», con il quale esplicitò la sua contrarietà  alle Olimpiadi naziste. Il quotidiano ''Le Sport ouvrier'' il [[9 ottobre]] [[1935]] scrisse:  
: «La legge olimpica è violata ogni giorno, alcuna garanzia di libertà  è data agli atleti ebrei e cattolici. In queste condizioni, nostro dovere, così come tutti gli uomini d'onore, è quello di denunciare con forza le pratiche hitleriane e di chiedere il trasferimento dei Giochi in un altro paese.»  
: «La legge olimpica è violata ogni giorno, alcuna garanzia di libertà  è data agli atleti ebrei e cattolici. In queste condizioni, nostro dovere, così come tutti gli uomini d'onore, è quello di denunciare con forza le pratiche hitleriane e di chiedere il trasferimento dei Giochi in un altro paese.»  


Dopo la giornata del [[6 febbraio]] [[1934]] a Parigi - giorno in cui si tenne una manifestazione [[parlamentarismo|antiparlamentare]] organizzata da un gruppo di estrema destra che scatenò la [[repressione]] poliziesca (15 morti) - la strategia dei Fronti popolari fu adottata in [[Francia]] e altrove. Diretto da [[Léo Lagrange]], che sarà  Sottosegretario dello Sport nel governo guidato da Léon Blum, la FGST dialogò con Generalitat della Catalogna, mentre ad Anversa, Praga ed altre città  tentarono, ma senza successo, di organizzare Giochi alternativi. Nel [[1935]], Tel Aviv organizzò i primi giochi olimpici ebrei.
Dopo la giornata del [[6 febbraio]] [[1934]] a Parigi - giorno in cui si tenne una manifestazione [[parlamentarismo|antiparlamentare]] organizzata da un gruppo di estrema destra che scatenò la [[repressione]] poliziesca (15 morti) - la strategia dei Fronti popolari fu adottata in [[Francia]] e altrove. Diretto da [[Léo Lagrange]], che sarà  Sottosegretario dello Sport nel governo guidato da Léon Blum, la FGST dialogò con Generalitat della Catalogna, mentre ad Anversa, Praga ed altre città  tentarono, ma senza successo, di organizzare Giochi alternativi. Nel [[1935]], Tel Aviv organizzò i primi giochi olimpici ebrei.


== La decisione del Fronte Popolare spagnolo ==
== La decisione del Fronte Popolare spagnolo ==
[[File:Léo Lagrange-1932.jpg|180 px|thumb|Léo Lagrange (1900-1940), socialista e sottosegretario francese allo Sport, partecipò all'organizzazione delle Olimpiadi antifasciste. Il [[9 luglio]] però tutta la sinistra parlamentare francese tradì i propri principi antifascisti avallando la partecipazione della Francia alle "Olimpiadi naziste"]]
[[File:Léo Lagrange-1932.jpg|180 px|thumb|Léo Lagrange (1900-1940), socialista e sottosegretario francese allo Sport, partecipò all'organizzazione delle Olimpiadi antifasciste. Il [[9 luglio]] però tutta la sinistra parlamentare francese tradì i propri principi antifascisti avallando la partecipazione della Francia alle "Olimpiadi naziste"]]
La decisione di tenere a Barcellona le Olimpiadi Popolari fu presa dal [[Fronte Popolare]] immediatamente dopo la sua vittoria alle elezioni del [[18 febbraio]] [[1936]]. La [[Spagna]] infatti, in cui era fortissima anche l'influenza esercitata dagli anarchici della [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]] (e non solo), un sindacato anarchico che contava conta quasi un milione e mezzo di iscritti ed aveva proprio a Barcellona la sua roccaforte, sarà  l'unico paese (insieme all'[[URSS]]) a non inviare nessun atleta ai Giochi ufficiali di Berlino.  
La decisione di tenere a Barcellona le Olimpiadi Popolari fu presa dal [[Fronte Popolare]] immediatamente dopo la sua vittoria alle elezioni del [[18 febbraio]] [[1936]]. La [[Spagna]] infatti, in cui era fortissima anche l'influenza esercitata dagli anarchici della [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]] (e non solo), un sindacato anarchico che contava conta quasi un milione e mezzo di iscritti ed aveva proprio a Barcellona la sua roccaforte, sarà  l'unico paese (insieme all'[[URSS]]) a non inviare nessun atleta ai Giochi ufficiali di Berlino.  


In ragione delle pressioni della ''Fédération ouvrière suisse de gymnastique et du sport'', il governo svizzero (sede del CIO) rifiutò di votare una sovvenzione alla delegazione di atleti che dovevavano partire per Berlino, prima di ritrattare la propria posizione. Trecento atleti svizzeri si recarono a Barcellona, mentre alcuni addirittura si arruolarono nelle fila della [[Colonna Durruti]]. Nei [[Paesi Bassi]] si costituì il gruppo [[antifascista]] ''De Olympiade Onder Dictatuur'' (DOOD, « l'Olimpiade sotto la dittatura ») con l'intento di organizzare un [[boicottaggio]] dei Giochi di Berlino; in [[Belgio]] i parlamentari ed il governo subirono forti tensioni e pressioni sulla partecipazione ai Giochi Olimpici nazisti; in [[Francia]], dove le leghe fasciste ed il barone de Coubertin si erano schierati in favore dei giochi di Berlino, il Partito comunista, Léo Lagrange e André Malraux appoggiarono ufficialmente le Olimpiadi popolari.
In ragione delle pressioni della ''Fédération ouvrière suisse de gymnastique et du sport'', il governo svizzero (sede del CIO) rifiutò di votare una sovvenzione alla delegazione di atleti che dovevavano partire per Berlino, prima di ritrattare la propria posizione. Trecento atleti svizzeri si recarono a Barcellona, mentre alcuni addirittura si arruolarono nelle fila della [[Colonna Durruti]]. Nei [[Paesi Bassi]] si costituì il gruppo [[antifascista]] ''De Olympiade Onder Dictatuur'' (DOOD, « l'Olimpiade sotto la dittatura ») con l'intento di organizzare un [[boicottaggio]] dei Giochi di Berlino; in [[Belgio]] i parlamentari ed il governo subirono forti tensioni e pressioni sulla partecipazione ai Giochi Olimpici nazisti; in [[Francia]], dove le leghe fasciste ed il barone de Coubertin si erano schierati in favore dei giochi di Berlino, il Partito comunista, Léo Lagrange e André Malraux appoggiarono ufficialmente le Olimpiadi popolari.
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[[File:Eduardo Vivancos.JPG|thumb|right|250px|Tesserino sportivo di [[Eduardo Vivancos]], atleta ed anarchico spagnolo.]]
[[File:Eduardo Vivancos.JPG|thumb|right|250px|Tesserino sportivo di [[Eduardo Vivancos]], atleta ed anarchico spagnolo.]]
[[File:Clara Thalmann-Ensner.jpg|thumb|left|14000 px|[[Clara Thalmann-Ensner]], nuotatrice svizzera, anarchica e miliziana della [[Colonna Durruti]]]]
[[File:Clara Thalmann-Ensner.jpg|thumb|left|14000 px|[[Clara Thalmann-Ensner]], nuotatrice svizzera, anarchica e miliziana della [[Colonna Durruti]]]]
Dal [[14 luglio]] gli atleti francesi iniziarono il viaggio verso Barcellona; ad ogni stazione scoppiavano manifestazioni spontanee che iniziavano e terminavano col canto dell'''Internazionale''. Gli ultimi atleti, che per lo più non parlavano spagnolo o catalano, giunsero nella città  catalana il mattino del [[18 luglio]]. Nella notte tra il [[18 luglio|18]] e [[19 luglio]], in risposta alla notizia della sollevazione [[militarismo|militare]] guidata da [[Francisco Franco]], si registrarono a Barcellona le prime scaramucce. Molti atleti furono tra i primi a scendere in piazza e a manifestare contro il golpe franchista. Alcuni di loro rimasero feriti o morirono nei primissimi scontri. Il militante del [[POUM]] [[Wilebaldo Solano]] così racconta la partecipazione delgi atleti agli scontri [[rivoluzione|rivoluzionari]]:
Dal [[14 luglio]] gli atleti francesi iniziarono il viaggio verso Barcellona; ad ogni stazione scoppiavano manifestazioni spontanee che iniziavano e terminavano col canto dell'''Internazionale''. Gli ultimi atleti, che per lo più non parlavano spagnolo o catalano, giunsero nella città  catalana il mattino del [[18 luglio]]. Nella notte tra il [[18 luglio|18]] e [[19 luglio]], in risposta alla notizia della sollevazione [[militarismo|militare]] guidata da [[Francisco Franco]], si registrarono a Barcellona le prime scaramucce. Molti atleti furono tra i primi a scendere in piazza e a manifestare contro il golpe franchista. Alcuni di loro rimasero feriti o morirono nei primissimi scontri. Il militante del [[POUM]] [[Wilebaldo Solano]] così racconta la partecipazione delgi atleti agli scontri [[rivoluzione|rivoluzionari]]:
:«Ricordo benissimo gli uomini dell'Olimpiade si unirono subito a noi. Furono i primi stranieri a farlo: la fondazione delle Brigate internazionali avvenne solo in seguito, circa tre mesi dopo. Scherzando, li prendevamo spesso in giro per l'incredibile casualità  del loro provvidenziale intervento. Li soprannominammo i turisti rivoluzionari»<ref name="Olimpiade>[http://www.combat-coc.org/?p=478 L'utopia delle Olimpiadi Popolari]</ref>
:«Ricordo benissimo gli uomini dell'Olimpiade si unirono subito a noi. Furono i primi stranieri a farlo: la fondazione delle Brigate internazionali avvenne solo in seguito, circa tre mesi dopo. Scherzando, li prendevamo spesso in giro per l'incredibile casualità  del loro provvidenziale intervento. Li soprannominammo i turisti rivoluzionari»<ref name="Olimpiade>[http://www.combat-coc.org/?p=478 L'utopia delle Olimpiadi Popolari]</ref>
Dopo tre aspri giorni di combattimenti, gli insorti rivoluzionari sconfissero le fazioni dell'[[esercito]] schieratesi con [[Franco]]. Tornata momentaneamente la calma, il [[23 luglio]] Jaume Miravitlles, Segretario del Comitato Esecutivo del popolare Olimpiade di Barcellona, annunciò l'annullamento dei giochi. Il giorno dopo le prime [[Colonne anarchiche|colonne]] di miliziani partirono in direzione del fronte di Aragona.  
Dopo tre aspri giorni di combattimenti, gli insorti rivoluzionari sconfissero le fazioni dell'[[esercito]] schieratesi con [[Franco]]. Tornata momentaneamente la calma, il [[23 luglio]] Jaume Miravitlles, Segretario del Comitato Esecutivo del popolare Olimpiade di Barcellona, annunciò l'annullamento dei giochi. Il giorno dopo le prime [[Colonne anarchiche|colonne]] di miliziani partirono in direzione del fronte di Aragona.  


Gli ebrei della società  sportiva Hapoel di Tel Aviv aderirono massicciamente alla milizia repubblicana. Gli atleti italiani invece si unirono in gran parte con gli anarchici, formando un battaglione guidato da [[Nicola Menna]]. [[Emmanuel Mincq]], calciatore polacco-ebreo di Anversa, scelse di aderire al ''[[Battaglione Thälmann]]'' e divenne uno dei leader della ''brigata Dombrosky''. Rimase in [[Spagna]] fino al [[1939]], quando sarà  internato in diversi campi di concentramento [[Francia|francesi]] (Argeles Le Vernet, Gurs). Altri, tra cui gli svizzeri [[Clara Thalmann-Ensner|Clara]] e [[Pavel Thalmann]], si arruolarono come miliziani nella [[Colonna Durruti]]. Altri ancora entrarono nelle colonne del [[POUM]] e della [[CNT]] ([[colonna Ortiz]]).
Gli ebrei della società  sportiva Hapoel di Tel Aviv aderirono massicciamente alla milizia repubblicana. Gli atleti italiani invece si unirono in gran parte con gli anarchici, formando un battaglione guidato da [[Nicola Menna]]. [[Emmanuel Mincq]], calciatore polacco-ebreo di Anversa, scelse di aderire al ''[[Battaglione Thälmann]]'' e divenne uno dei leader della ''brigata Dombrosky''. Rimase in [[Spagna]] fino al [[1939]], quando sarà  internato in diversi campi di concentramento [[Francia|francesi]] (Argeles Le Vernet, Gurs). Altri, tra cui gli svizzeri [[Clara Thalmann-Ensner|Clara]] e [[Pavel Thalmann]], si arruolarono come miliziani nella [[Colonna Durruti]]. Altri ancora entrarono nelle colonne del [[POUM]] e della [[CNT]] ([[colonna Ortiz]]).


== Il tradimento delle democrazie occidentali ==
== Il tradimento delle democrazie occidentali ==


A questo punto il capo del [[governo]] francese Blum impose alla propria delegazione il ritorno in [[patria]], mettendo loro a disposizione due navi appositamente noleggiate con destinazione Marsiglia ma chiedendo anche il pagamento di un obolo di 150 franchi ad ognuno. Molti atleti tuttavia decisero di restare in [[Spagna]]:  
A questo punto il capo del [[governo]] francese Blum impose alla propria delegazione il ritorno in [[patria]], mettendo loro a disposizione due navi appositamente noleggiate con destinazione Marsiglia ma chiedendo anche il pagamento di un obolo di 150 franchi ad ognuno. Molti atleti tuttavia decisero di restare in [[Spagna]]:  
: «Siamo venuti a sfidare il fascismo su un palco e ci hanno dato l'opportunità  di combattere pure.»<ref>[http://fr.wikipedia.org/wiki/Olympiades_populaires#La_tenue_des_Olympiades_et_le_pronunciamento_militaire La tenue des Olympiades et le pronunciamento militaire]</ref>
: «Siamo venuti a sfidare il fascismo su un palco e ci hanno dato l'opportunità  di combattere pure.»<ref>[http://fr.wikipedia.org/wiki/Olympiades_populaires#La_tenue_des_Olympiades_et_le_pronunciamento_militaire La tenue des Olympiades et le pronunciamento militaire]</ref>


Il governo francese fu meno lungimirante dei suoi atleti e decise di intraprendere una politica del non-intervento rispetto alla [[guerra civile spagnola]], chiudendo le frontiere e impedendo a [[Lluís Companys]] (presidente della Generalitat catalana) di partecipare ad una manifestazione in favore del [[Fronte popolare]] che si sarebbe dovuta tenere in [[Francia]]. Il [[9 luglio]] il [[parlamento]] francese votò un ordine del giorno sulla partecipazione degli atleti francesi alle Olimpiadi organizzate da Hitler, ma nonostante gli infiammati discorsi contro il [[fascismo]], e nonostante il fronte popolare francese potesse contare su una buona maggioranza (316 deputati su 618), al momento del voto la sinistra clamorosamente si astiene (tranne Pierre Mendès France) permettendo alla destra, che vota compattamente a favore, di vincere.
Il governo francese fu meno lungimirante dei suoi atleti e decise di intraprendere una politica del non-intervento rispetto alla [[guerra civile spagnola]], chiudendo le frontiere e impedendo a [[Lluís Companys]] (presidente della Generalitat catalana) di partecipare ad una manifestazione in favore del [[Fronte popolare]] che si sarebbe dovuta tenere in [[Francia]]. Il [[9 luglio]] il [[parlamento]] francese votò un ordine del giorno sulla partecipazione degli atleti francesi alle Olimpiadi organizzate da Hitler, ma nonostante gli infiammati discorsi contro il [[fascismo]], e nonostante il fronte popolare francese potesse contare su una buona maggioranza (316 deputati su 618), al momento del voto la sinistra clamorosamente si astiene (tranne Pierre Mendès France) permettendo alla destra, che vota compattamente a favore, di vincere.


Nel frattempo che le cosiddette "democrazie" occidentali annunciavano la propria neutralità  rispetto [[rivoluzione spagnola|conflitto spagnolo]], [[Hitler]] e [[Mussolini]] inviarono in [[Spagna]] carri armati e militari destinati ad affiancare i [[nazionalismo|nazionalisti]] spagnoli.  
Nel frattempo che le cosiddette "democrazie" occidentali annunciavano la propria neutralità  rispetto [[rivoluzione spagnola|conflitto spagnolo]], [[Hitler]] e [[Mussolini]] inviarono in [[Spagna]] carri armati e militari destinati ad affiancare i [[nazionalismo|nazionalisti]] spagnoli.  


Nell'agosto del [[1936]] gli atleti francesi sfilarono ufficialmente nella parata inaugurale dei giochi olimpici di Berlino organizzati dai nazisti. Di tutte le nazioni che avevano annunciato il [[boicottaggio]] delle olimpiadi ufficiali, solo la [[Spagna]], che peraltro era pienamente invischiata nella [[rivoluzione spagnola|guerra civile]], e l'Unione Sovietica mantennero la promessa di boicottare le Olimpiadi ufficiali, tutti gli altri paesi (compresi gli [[USA]]) inviarono la propria delegazione che sfilarono senza alcun imbarazzo davanti alle [[autorità ]] [[nazismo|naziste]].
Nell'agosto del [[1936]] gli atleti francesi sfilarono ufficialmente nella parata inaugurale dei giochi olimpici di Berlino organizzati dai nazisti. Di tutte le nazioni che avevano annunciato il [[boicottaggio]] delle olimpiadi ufficiali, solo la [[Spagna]], che peraltro era pienamente invischiata nella [[rivoluzione spagnola|guerra civile]], e l'Unione Sovietica mantennero la promessa di boicottare le Olimpiadi ufficiali, tutti gli altri paesi (compresi gli [[USA]]) inviarono la propria delegazione che sfilarono senza alcun imbarazzo davanti alle [[autorità ]] [[nazismo|naziste]].
== Note ==
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