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'''Octave Mirbeau''' è uno scrittore di romanzi e racconti nonché autore di opere teatrali e giornalista francese. Si è occupato molto anche di critica letteraria e dei principali eventi politici della sua epoca.  
'''Octave Mirbeau''' è uno scrittore di romanzi e racconti nonché autore di opere teatrali e giornalista francese. Si è occupato molto anche di critica letteraria e dei principali eventi politici della sua epoca.  


Nato nell’anno della grande ondata rivoluzionaria europea e morto in quello che avrebbe visto la [[rivoluzione]] [[La Rivoluzione Russa|popolare russa]] di lì a poche settimane, Octave Mirbeau presenta la rara particolarità  di essere nato e morto nello stesso giorno e mese della propria nascita.
Nato nell'anno della grande ondata rivoluzionaria europea e morto in quello che avrebbe visto la [[rivoluzione]] [[La Rivoluzione Russa|popolare russa]] di lì a poche settimane, Octave Mirbeau presenta la rara particolarità  di essere nato e morto nello stesso giorno e mese della propria nascita.
I suoi nonni erano stati dei notai normanni, il padre era invece stato medico di Rémalard, nella Perche. Mirbeau compì gli studi alla scuola dei gesuiti di Vannes da cui verrà  espulso per motivi molto sospetti e che egli rievocherà  nel romanzo [[Sébastien Roch]].
I suoi nonni erano stati dei notai normanni, il padre era invece stato medico di Rémalard, nella Perche. Mirbeau compì gli studi alla scuola dei gesuiti di Vannes da cui verrà  espulso per motivi molto sospetti e che egli rievocherà  nel romanzo [[Sébastien Roch]].


Dopo aver conseguito il diploma, inizia gli studi di diritto che non porta a termine e fa ritorno a Rémalard dove lavora presso il notaio del villaggio. Mobilitato, partecipa alla guerra franco prussiana del [[1870]] nell’esercito della Loira. Questa esperienza traumatizzante gli ispirerà  molti racconti di ''Il Calvario'' (Il calvario) e una parte di ''Sébastien Roch''.  
Dopo aver conseguito il diploma, inizia gli studi di diritto che non porta a termine e fa ritorno a Rémalard dove lavora presso il notaio del villaggio. Mobilitato, partecipa alla guerra franco prussiana del [[1870]] nell'esercito della Loira. Questa esperienza traumatizzante gli ispirerà  molti racconti di ''Il Calvario'' (Il calvario) e una parte di ''Sébastien Roch''.  
Nel [[1872]], si reca a Parigi e compie il esordio giornalistico al servizio dei bonapartisti nel quotidiano l’''Appel au Peuple'', di orientamento bonapartista; ''L’Ordre de Paris'', diretto da un vecchio amico di suo padre, il vecchio deputato ''Henry Dugué de la Fauconnerie'' che gli ha offerto l’occasione di evitare il tediante lavoro notarile per cui Mirbeau si sentiva sprecato. Diventato segretario particolare di Dugué si ritrova incaricato di scrivere tutto quel che si attribuisce all’uomo politico, evento che egli ricorderà  nel romanzo incompiuto "''Un gentiluomo''", edito postumo.
Nel [[1872]], si reca a Parigi e compie il esordio giornalistico al servizio dei bonapartisti nel quotidiano l'''Appel au Peuple'', di orientamento bonapartista; ''L'Ordre de Paris'', diretto da un vecchio amico di suo padre, il vecchio deputato ''Henry Dugué de la Fauconnerie'' che gli ha offerto l'occasione di evitare il tediante lavoro notarile per cui Mirbeau si sentiva sprecato. Diventato segretario particolare di Dugué si ritrova incaricato di scrivere tutto quel che si attribuisce all'uomo politico, evento che egli ricorderà  nel romanzo incompiuto "''Un gentiluomo''", edito postumo.


Questa sua attività  di “negro” lo perseguiterà  a lungo, segnandolo nel profondo e portandolo ad una condanna irrevocabile del marciume sociale e al disprezzo per certe categorie di [[Indivduo|individui]]. Mirbeau scriverà  anche poi per giornali conservatori come il monarchico ''Le Gaulois'', ''l’Ariégeois'', e ''Les Grimaces'', quest’ultimo un giornale addirittura antisemita.
Questa sua attività  di “negro” lo perseguiterà  a lungo, segnandolo nel profondo e portandolo ad una condanna irrevocabile del marciume sociale e al disprezzo per certe categorie di [[Indivduo|individui]]. Mirbeau scriverà  anche poi per giornali conservatori come il monarchico ''Le Gaulois'', ''l'Ariégeois'', e ''Les Grimaces'', quest'ultimo un giornale addirittura antisemita.
Per conto d’altri scriverà  anche almeno una decina di [[letteratura|romanzi]], finché nel [[1884]], ritornato a Parigi, non decide di farla finita approfittando di una disastrosa relazione con [[Judith Vimmer]], e scrivere d’ora in poi per proprio conto e su argomenti per cui prova interesse. L’esperienza burrascosa con Judith verrà  descritta nel suo secondo romanzo ''Le Calvaire'', del [[1886]], in cui la donna amata è chiamata Juliette.
Per conto d'altri scriverà  anche almeno una decina di [[letteratura|romanzi]], finché nel [[1884]], ritornato a Parigi, non decide di farla finita approfittando di una disastrosa relazione con [[Judith Vimmer]], e scrivere d'ora in poi per proprio conto e su argomenti per cui prova interesse. L'esperienza burrascosa con Judith verrà  descritta nel suo secondo romanzo ''Le Calvaire'', del [[1886]], in cui la donna amata è chiamata Juliette.


L’anno precedente aveva dato alle stampe ''Lettres de ma chaumière'' (Lettere dal mio tugurio), il cui titolo pur scimmiottando le celebri ''Lettere dal mio mulino'' di [[Alphonce Daudet]], sono caratterizzate da una totale mancanza di lirismo per l’infanzia e i toni idilliaci della vita di provincia. Le storie di Mirbeau sono infatti intrisi di pessimismo e malevolenza per l’uomo in generale e di condanna per la società  e le sue istituzioni.  
L'anno precedente aveva dato alle stampe ''Lettres de ma chaumière'' (Lettere dal mio tugurio), il cui titolo pur scimmiottando le celebri ''Lettere dal mio mulino'' di [[Alphonce Daudet]], sono caratterizzate da una totale mancanza di lirismo per l'infanzia e i toni idilliaci della vita di provincia. Le storie di Mirbeau sono infatti intrisi di pessimismo e malevolenza per l'uomo in generale e di condanna per la società  e le sue istituzioni.  


Nel [[1888]], in ''L'Abbé Jules'', in cui vi è una forte influenza di Dostoievski, viene evocato il personaggio di un ribelle sacerdote cattolico capace di denunciare l'oppressione sociale e la corruzione della [[Chiesa]]; in ''Sébastien Roch'' ([[1890]]), ambientato  nel collegio Saint-François-Xavier di Vannes, racconta "''l'assassinio di un cuore di ragazzo''" da un gesuita violentatore. Parallelamente Mirbeau, firmando gli articoli col suo nome o con pseudonimi, collabora a molti giornali - ''Gaulois'', ''La France'', ''L’Évenement'', ''Le Matin'', ''Gil Blas'', ''Le Figaro'' e ''L’Écho'' di Parigi -, in cui intraprende sia lotte artistiche che politiche (si avvicina agli anarchici, denuncia il [[nazionalismo]], il [[colonialismo]], il militarismo ed ogni forma di [[autorità ]]…).
Nel [[1888]], in ''L'Abbé Jules'', in cui vi è una forte influenza di Dostoievski, viene evocato il personaggio di un ribelle sacerdote cattolico capace di denunciare l'oppressione sociale e la corruzione della [[Chiesa]]; in ''Sébastien Roch'' ([[1890]]), ambientato  nel collegio Saint-François-Xavier di Vannes, racconta "''l'assassinio di un cuore di ragazzo''" da un gesuita violentatore. Parallelamente Mirbeau, firmando gli articoli col suo nome o con pseudonimi, collabora a molti giornali - ''Gaulois'', ''La France'', ''L'Évenement'', ''Le Matin'', ''Gil Blas'', ''Le Figaro'' e ''L'Écho'' di Parigi -, in cui intraprende sia lotte artistiche che politiche (si avvicina agli anarchici, denuncia il [[nazionalismo]], il [[colonialismo]], il militarismo ed ogni forma di [[autorità ]]…).


Negli anni intorno 1890 vive una grave crisi esistenziale e coniugale (si era sposato nel [[1887]] con Alice Regnault, una donna molto “chiacchierata”, ex professionista del teatro e donna galante). Nonostante viva anni dolorosi, pubblica nei giornali la prima versione del ''Journal d’une femme de chambre'' e del ''Jardin des supplices'' (allora intitolato ''En mission''), oltre ad un romanzo pre-esistenzialista, initolato  [[Dans le ciel]] ([[1892]]-[[1893]]), sulla tragedia dell'artista ed ispirato da Van Gogh, che Mirbeau ha appena scoperto. Collabora attivamente con ''Journal'' e scrive una tragedia proletaria, ''Les Mauvais Bergers'', assai simile a [[Germinal]] di [[Emile Zola|Zola]].
Negli anni intorno 1890 vive una grave crisi esistenziale e coniugale (si era sposato nel [[1887]] con Alice Regnault, una donna molto “chiacchierata”, ex professionista del teatro e donna galante). Nonostante viva anni dolorosi, pubblica nei giornali la prima versione del ''Journal d'une femme de chambre'' e del ''Jardin des supplices'' (allora intitolato ''En mission''), oltre ad un romanzo pre-esistenzialista, initolato  [[Dans le ciel]] ([[1892]]-[[1893]]), sulla tragedia dell'artista ed ispirato da Van Gogh, che Mirbeau ha appena scoperto. Collabora attivamente con ''Journal'' e scrive una tragedia proletaria, ''Les Mauvais Bergers'', assai simile a [[Germinal]] di [[Emile Zola|Zola]].
[[Image:Mirbeau-La Greve des Electeurs.png|thumb|left|180px|Lo sciopero degli elettori (1902)]]
[[Image:Mirbeau-La Greve des Electeurs.png|thumb|left|180px|Lo sciopero degli elettori (1902)]]
Con l’esplodere del caso Dreyfus, Mirbeau si impegna per primo, due giorni prima di [[Emile Zola]], nella difesa di Dreyfus e nella denuncia dell’antisemitismo (quest'attività  contribuirà  a distrarlo e ad allontanarlo dalla depressione): è lui che redige il testo della seconda petizione di "intellettuali" e sempre lui che accompagna Zola al suo processo e gli paga la multa di 7.500 franch (ottine anche Reinach altri 30.000 franchi per pagare le numerose multe inflitte sempre a Zola). In ''L’Auror'', giornale dreyfusista, pubblica una serie di scritti in cui incita gli operai a schierarsi contro il [[nazionalismo]], il [[clericalismo]] e il [[antimilitarismo|militarismo]]. Segue con indignazione, durante più di un mese, il processo di Alfred Dreyfus a Rennes, e torna a Parigi disperato dalla condanna assurda ed ingiusta del capitano.
Con l'esplodere del caso Dreyfus, Mirbeau si impegna per primo, due giorni prima di [[Emile Zola]], nella difesa di Dreyfus e nella denuncia dell'antisemitismo (quest'attività  contribuirà  a distrarlo e ad allontanarlo dalla depressione): è lui che redige il testo della seconda petizione di "intellettuali" e sempre lui che accompagna Zola al suo processo e gli paga la multa di 7.500 franch (ottine anche Reinach altri 30.000 franchi per pagare le numerose multe inflitte sempre a Zola). In ''L'Auror'', giornale dreyfusista, pubblica una serie di scritti in cui incita gli operai a schierarsi contro il [[nazionalismo]], il [[clericalismo]] e il [[antimilitarismo|militarismo]]. Segue con indignazione, durante più di un mese, il processo di Alfred Dreyfus a Rennes, e torna a Parigi disperato dalla condanna assurda ed ingiusta del capitano.


Profondamente pessimista, pubblica successivamente il ''Jardin des supplices'' ([[1899]]); ''Le Journal d’une femme de chambre'' ([[1900]]), dove stigmatizza la schiavitù moderna per colpa della borghesia; ''21 Jours d’un neurasthénique'' ([[1901]]),  una cinquantina di racconti crudeli pubblicati da quindici anni nella stampa.  
Profondamente pessimista, pubblica successivamente il ''Jardin des supplices'' ([[1899]]); ''Le Journal d'une femme de chambre'' ([[1900]]), dove stigmatizza la schiavitù moderna per colpa della borghesia; ''21 Jours d'un neurasthénique'' ([[1901]]),  una cinquantina di racconti crudeli pubblicati da quindici anni nella stampa.  


Nell'aprile [[1903]] riceve grandi congratulazioni per la realizzazione della commedia classica ''Les affaires sont les affaires'' (Gli affari sono affari), in cui denuncia il mito del denaro e della ricchezza (la commedia trionferà  anche in [[Germania]], in [[Russia]], negli [[Stati Uniti]] ed in altri paesi). Paradossalmente grazie a questa commedia diventa ricco ed inizia a rallentare la propria collaborazione giornalistica. Nel [[1907]] pubblica ''La 628-E8'', in cui la protagonista di un viaggio attraverso il [[Belgio]], l'[[Olanda]] e la [[Germania]] è la propria macchina; nel [[1913]] è la volta di ''Dingo'', un romanzo in cui il protagonista è invece il suo cane. Nel dicembre [[1908]] ritorna a far scandolo con la commedia [[Le Foyer]], dove Mirbeau si scaglia contro il commercio della carità  e lo sfruttamento economico e sessuale di ragazze.
Nell'aprile [[1903]] riceve grandi congratulazioni per la realizzazione della commedia classica ''Les affaires sont les affaires'' (Gli affari sono affari), in cui denuncia il mito del denaro e della ricchezza (la commedia trionferà  anche in [[Germania]], in [[Russia]], negli [[Stati Uniti]] ed in altri paesi). Paradossalmente grazie a questa commedia diventa ricco ed inizia a rallentare la propria collaborazione giornalistica. Nel [[1907]] pubblica ''La 628-E8'', in cui la protagonista di un viaggio attraverso il [[Belgio]], l'[[Olanda]] e la [[Germania]] è la propria macchina; nel [[1913]] è la volta di ''Dingo'', un romanzo in cui il protagonista è invece il suo cane. Nel dicembre [[1908]] ritorna a far scandolo con la commedia [[Le Foyer]], dove Mirbeau si scaglia contro il commercio della carità  e lo sfruttamento economico e sessuale di ragazze.


Sempre più depresso e sfiduciato sull’umanità , Mirbeau si ritira a Triel dove riceve visite e doni dei suoi amici pittori. Con lo scoppio della guerra, lui che era stato da sempre [[pacifismo|pacifista]], sembra svanire in lui ogni briciolo di speranza sulla società  umana. Octave Mirbeau muore il giorno stesso dei suoi 69 anni, il [[16 febbraio]] [[1917]].
Sempre più depresso e sfiduciato sull'umanità , Mirbeau si ritira a Triel dove riceve visite e doni dei suoi amici pittori. Con lo scoppio della guerra, lui che era stato da sempre [[pacifismo|pacifista]], sembra svanire in lui ogni briciolo di speranza sulla società  umana. Octave Mirbeau muore il giorno stesso dei suoi 69 anni, il [[16 febbraio]] [[1917]].


== Octave Mirbeau. Grande artista e grande libertario ==
== Octave Mirbeau. Grande artista e grande libertario ==


Alcuni giorni dopo la sua morte, la sua vedova pubblica nel ''Petit Parisien'' un falso "''Testamento politico di Octave Mirbeau''", in cui Mirbeau viene presentato come nazionalista e militarista. Questa vergognosa operazione mistificatoria è denunciata dagli amici di Mirbeau, purtroppo senza molto successo: per una sessantina di anni passerà  l’idea di Mirbeau-nazionalista. Non solo, per tutto questo tempo Mirbeau è denigrato e offeso, etichettato anche come "naturalista", pornografo, palinodista, ecc.
Alcuni giorni dopo la sua morte, la sua vedova pubblica nel ''Petit Parisien'' un falso "''Testamento politico di Octave Mirbeau''", in cui Mirbeau viene presentato come nazionalista e militarista. Questa vergognosa operazione mistificatoria è denunciata dagli amici di Mirbeau, purtroppo senza molto successo: per una sessantina di anni passerà  l'idea di Mirbeau-nazionalista. Non solo, per tutto questo tempo Mirbeau è denigrato e offeso, etichettato anche come "naturalista", pornografo, palinodista, ecc.


Le cose cominciano a cambiare alla fine degli anni 1970, con la pubblicazione dei suoi romanzi nella collezione "''Fin de siècle''"; negli anni 80 è riabilitato dalle prime ricerche universitarie francesi, poi nel [[1990]] la pubblicazione della sua prima biografia, ''Octave Mirbeau, l’imprécateur au cœur fidèle'', oltre che ad una trentina di volumi di testi inediti (''Dans le ciel'', ''Contes cruels'', ''Combats pour l’enfant'', ecc. e  diversi epistolari con [[Alfred Bansard]], [[Claude Monet]], [[Camille Pissarro]], [[Auguste Rodin]] e [[Jean Grave]]...) e l’organizzazione di quattro congressi internazionali ridanno dignità  e verità  ad Octave Mirbeau.
Le cose cominciano a cambiare alla fine degli anni 1970, con la pubblicazione dei suoi romanzi nella collezione "''Fin de siècle''"; negli anni 80 è riabilitato dalle prime ricerche universitarie francesi, poi nel [[1990]] la pubblicazione della sua prima biografia, ''Octave Mirbeau, l'imprécateur au cœur fidèle'', oltre che ad una trentina di volumi di testi inediti (''Dans le ciel'', ''Contes cruels'', ''Combats pour l'enfant'', ecc. e  diversi epistolari con [[Alfred Bansard]], [[Claude Monet]], [[Camille Pissarro]], [[Auguste Rodin]] e [[Jean Grave]]...) e l'organizzazione di quattro congressi internazionali ridanno dignità  e verità  ad Octave Mirbeau.


Nel [[1993]] si costituisce una [[Société Octave Mirbeau]], che pubblica i ''Cahiers Octave Mirbeau'' annuali e tutta una serie di romanzi, testi teatrali, ecc.
Nel [[1993]] si costituisce una [[Société Octave Mirbeau]], che pubblica i ''Cahiers Octave Mirbeau'' annuali e tutta una serie di romanzi, testi teatrali, ecc.
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