64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) m (1 revision imported) |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "" con "") |
||
Riga 10: | Riga 10: | ||
Nel [[1872]], si reca a Parigi e compie il esordio giornalistico al servizio dei bonapartisti nel quotidiano l’''Appel au Peuple'', di orientamento bonapartista; ''L’Ordre de Paris'', diretto da un vecchio amico di suo padre, il vecchio deputato ''Henry Dugué de la Fauconnerie'' che gli ha offerto l’occasione di evitare il tediante lavoro notarile per cui Mirbeau si sentiva sprecato. Diventato segretario particolare di Dugué si ritrova incaricato di scrivere tutto quel che si attribuisce all’uomo politico, evento che egli ricorderà nel romanzo incompiuto "''Un gentiluomo''", edito postumo. | Nel [[1872]], si reca a Parigi e compie il esordio giornalistico al servizio dei bonapartisti nel quotidiano l’''Appel au Peuple'', di orientamento bonapartista; ''L’Ordre de Paris'', diretto da un vecchio amico di suo padre, il vecchio deputato ''Henry Dugué de la Fauconnerie'' che gli ha offerto l’occasione di evitare il tediante lavoro notarile per cui Mirbeau si sentiva sprecato. Diventato segretario particolare di Dugué si ritrova incaricato di scrivere tutto quel che si attribuisce all’uomo politico, evento che egli ricorderà nel romanzo incompiuto "''Un gentiluomo''", edito postumo. | ||
Questa sua attività di | Questa sua attività di “negro” lo perseguiterà a lungo, segnandolo nel profondo e portandolo ad una condanna irrevocabile del marciume sociale e al disprezzo per certe categorie di [[Indivduo|individui]]. Mirbeau scriverà anche poi per giornali conservatori come il monarchico ''Le Gaulois'', ''l’Ariégeois'', e ''Les Grimaces'', quest’ultimo un giornale addirittura antisemita. | ||
Per conto d’altri scriverà anche almeno una decina di [[letteratura|romanzi]], finché nel [[1884]], ritornato a Parigi, non decide di farla finita approfittando di una disastrosa relazione con [[Judith Vimmer]], e scrivere d’ora in poi per proprio conto e su argomenti per cui prova interesse. L’esperienza burrascosa con Judith verrà descritta nel suo secondo romanzo ''Le Calvaire'', del [[1886]], in cui la donna amata è chiamata Juliette. | Per conto d’altri scriverà anche almeno una decina di [[letteratura|romanzi]], finché nel [[1884]], ritornato a Parigi, non decide di farla finita approfittando di una disastrosa relazione con [[Judith Vimmer]], e scrivere d’ora in poi per proprio conto e su argomenti per cui prova interesse. L’esperienza burrascosa con Judith verrà descritta nel suo secondo romanzo ''Le Calvaire'', del [[1886]], in cui la donna amata è chiamata Juliette. | ||
Riga 17: | Riga 17: | ||
Nel [[1888]], in ''L'Abbé Jules'', in cui vi è una forte influenza di Dostoievski, viene evocato il personaggio di un ribelle sacerdote cattolico capace di denunciare l'oppressione sociale e la corruzione della [[Chiesa]]; in ''Sébastien Roch'' ([[1890]]), ambientato nel collegio Saint-François-Xavier di Vannes, racconta "''l'assassinio di un cuore di ragazzo''" da un gesuita violentatore. Parallelamente Mirbeau, firmando gli articoli col suo nome o con pseudonimi, collabora a molti giornali - ''Gaulois'', ''La France'', ''L’Évenement'', ''Le Matin'', ''Gil Blas'', ''Le Figaro'' e ''L’Écho'' di Parigi -, in cui intraprende sia lotte artistiche che politiche (si avvicina agli anarchici, denuncia il [[nazionalismo]], il [[colonialismo]], il militarismo ed ogni forma di [[autorità ]]…). | Nel [[1888]], in ''L'Abbé Jules'', in cui vi è una forte influenza di Dostoievski, viene evocato il personaggio di un ribelle sacerdote cattolico capace di denunciare l'oppressione sociale e la corruzione della [[Chiesa]]; in ''Sébastien Roch'' ([[1890]]), ambientato nel collegio Saint-François-Xavier di Vannes, racconta "''l'assassinio di un cuore di ragazzo''" da un gesuita violentatore. Parallelamente Mirbeau, firmando gli articoli col suo nome o con pseudonimi, collabora a molti giornali - ''Gaulois'', ''La France'', ''L’Évenement'', ''Le Matin'', ''Gil Blas'', ''Le Figaro'' e ''L’Écho'' di Parigi -, in cui intraprende sia lotte artistiche che politiche (si avvicina agli anarchici, denuncia il [[nazionalismo]], il [[colonialismo]], il militarismo ed ogni forma di [[autorità ]]…). | ||
Negli anni intorno 1890 vive una grave crisi esistenziale e coniugale (si era sposato nel [[1887]] con Alice Regnault, una donna molto | Negli anni intorno 1890 vive una grave crisi esistenziale e coniugale (si era sposato nel [[1887]] con Alice Regnault, una donna molto “chiacchierata”, ex professionista del teatro e donna galante). Nonostante viva anni dolorosi, pubblica nei giornali la prima versione del ''Journal d’une femme de chambre'' e del ''Jardin des supplices'' (allora intitolato ''En mission''), oltre ad un romanzo pre-esistenzialista, initolato [[Dans le ciel]] ([[1892]]-[[1893]]), sulla tragedia dell'artista ed ispirato da Van Gogh, che Mirbeau ha appena scoperto. Collabora attivamente con ''Journal'' e scrive una tragedia proletaria, ''Les Mauvais Bergers'', assai simile a [[Germinal]] di [[Emile Zola|Zola]]. | ||
[[Image:Mirbeau-La Greve des Electeurs.png|thumb|left|180px|Lo sciopero degli elettori (1902)]] | [[Image:Mirbeau-La Greve des Electeurs.png|thumb|left|180px|Lo sciopero degli elettori (1902)]] | ||
Con l’esplodere del caso Dreyfus, Mirbeau si impegna per primo, due giorni prima di [[Emile Zola]], nella difesa di Dreyfus e nella denuncia dell’antisemitismo (quest'attività contribuirà a distrarlo e ad allontanarlo dalla depressione): è lui che redige il testo della seconda petizione di "intellettuali" e sempre lui che accompagna Zola al suo processo e gli paga la multa di 7.500 franch (ottine anche Reinach altri 30.000 franchi per pagare le numerose multe inflitte sempre a Zola). In ''L’Auror'', giornale dreyfusista, pubblica una serie di scritti in cui incita gli operai a schierarsi contro il [[nazionalismo]], il [[clericalismo]] e il [[antimilitarismo|militarismo]]. Segue con indignazione, durante più di un mese, il processo di Alfred Dreyfus a Rennes, e torna a Parigi disperato dalla condanna assurda ed ingiusta del capitano. | Con l’esplodere del caso Dreyfus, Mirbeau si impegna per primo, due giorni prima di [[Emile Zola]], nella difesa di Dreyfus e nella denuncia dell’antisemitismo (quest'attività contribuirà a distrarlo e ad allontanarlo dalla depressione): è lui che redige il testo della seconda petizione di "intellettuali" e sempre lui che accompagna Zola al suo processo e gli paga la multa di 7.500 franch (ottine anche Reinach altri 30.000 franchi per pagare le numerose multe inflitte sempre a Zola). In ''L’Auror'', giornale dreyfusista, pubblica una serie di scritti in cui incita gli operai a schierarsi contro il [[nazionalismo]], il [[clericalismo]] e il [[antimilitarismo|militarismo]]. Segue con indignazione, durante più di un mese, il processo di Alfred Dreyfus a Rennes, e torna a Parigi disperato dalla condanna assurda ed ingiusta del capitano. |