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===La comunità anarchica di Romainville===
===La comunità anarchica di Romainville===
[[File:Marie Vuillemin.jpg|thumb|left|250 px|[[Marie Vuillemin]]]]
[[File:Marie Vuillemin.jpg|thumb|left|250 px|[[Marie Vuillemin]]]]
Nell'aprile [[1911]], Garnier e la [[Marie Vuillemin| sua compagna]] si trasferiscono a Romainville ([[Francia]]), dove frequenta gli ambienti del giornale ''[[l'Anarchie]]'' (diretto da [[Victor Serge]]). Conosce [[Jules Bonnot]] e ritrova altri anarchici con cui era entrato in contatto in [[Belgio]] e con i quali andrà a formare in futuro quella che sarà conosciuta come [[Banda Bonnot]]: [[Raymond Callemin]], [[Jean De Boe]] ed [[Edouard Carouy]]. La comunità di Romainville si indirizza rapidamente verso l'[[illegalismo]], caratterizzandosi inoltre per l'atteggiamento rigorosamente scientifico che comportava l'adozione di una "dieta scientifica" che aboliva dalla loro vita carne, alcol ed altri vizi. [[Victor Serge]] nel suo ''Memorie di un rivoluzionario'' lo descrive come un «..bel ragazzo, abbronzato, silenzioso dagli occhi neri straordinariamente duri e ardenti [...] respingeva la discussione con gli intellettuali. “Frasi, frasi”, diceva...» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 43</ref>
Nell'aprile [[1911]], Garnier e la [[Marie Vuillemin| sua compagna]] si trasferiscono a Romainville ([[Francia]]), dove frequenta gli ambienti del giornale ''[[l'Anarchie]]'' (diretto da [[Victor Serge]]). Conosce [[Jules Bonnot]] e ritrova altri anarchici con cui era entrato in contatto in [[Belgio]] e con i quali andrà a formare in futuro quella che sarà conosciuta come [[Banda Bonnot]]: [[Raymond Callemin]], [[Jean De Boe]] ed [[Edouard Carouy]]. La comunità di Romainville si indirizza rapidamente verso l'[[illegalismo]], caratterizzandosi inoltre per l'atteggiamento rigorosamente scientifico che comportava l'adozione di una "dieta scientifica" che aboliva dalla loro vita carne, alcol ed altri vizi. [[Victor Serge]] nel suo ''Memorie di un rivoluzionario'' lo descrive come un «..bel ragazzo, abbronzato, silenzioso dagli occhi neri straordinariamente duri e ardenti [...] respingeva la discussione con gli intellettuali. “Frasi, frasi”, diceva...» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 43</ref>


A causa di una frattura ideologica con [[Victor Serge]], direttore de ''l'Anarchie'', che portava avanti una linea editoriale totalmente ostile all'[[individualismo]] [[illegalista]], Garnier e Vuillemin si trasferiscono a Parigi. Dopo aver lavorato come operaio ed aver partecipato attivamente agli scioperi di Chars e Cergy, per sbarcare il lunario riprende la sua attività di ladro. Garnier sognava il grande salto illegalista e per questo stringe nuovamente i contatti con [[Raymond Callemin]], [[Jules Bonnot]] e tutto il gruppo di Romainville che s'era allontanato da [[Victor Serge]]. La Banda, a cui [[media]] e [[polizia]] attribuiranno il nome di [[Banda Bonnot]], s'era strutturata senza alcuna [[Gerarchia|gerarchia]] o formalità d'altro tipo (ognuno era libero di volta in volta di scegliere se partecipare o meno ad un colpo) e si era riproposta di [[esproprio|espropriare]] le [[banche]] utilizzando automobili di grossa cilindrata, opportunamente rubate prima di ogni previsto "colpo", potendosi avvalere dell'abilità di guidatore di [[Jules Bonnot]].  
A causa di una frattura ideologica con [[Victor Serge]], direttore de ''l'Anarchie'', che portava avanti una linea editoriale totalmente ostile all'[[individualismo]] [[illegalista]], Garnier e Vuillemin si trasferiscono a Parigi. Dopo aver lavorato come operaio ed aver partecipato attivamente agli scioperi di Chars e Cergy, per sbarcare il lunario riprende la sua attività di ladro. Garnier sognava il grande salto illegalista e per questo stringe nuovamente i contatti con [[Raymond Callemin]], [[Jules Bonnot]] e tutto il gruppo di Romainville che s'era allontanato da [[Victor Serge]]. La Banda, a cui [[media]] e [[polizia]] attribuiranno il nome di [[Banda Bonnot]], s'era strutturata senza alcuna [[Gerarchia|gerarchia]] o formalità d'altro tipo (ognuno era libero di volta in volta di scegliere se partecipare o meno ad un colpo) e si era riproposta di [[esproprio|espropriare]] le [[banche]] utilizzando automobili di grossa cilindrata, opportunamente rubate prima di ogni previsto "colpo", potendosi avvalere dell'abilità di guidatore di [[Jules Bonnot]].  
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
*[[Pino Cacucci]], ''In ogni caso nessun rimorso'', Feltrinelli, 1994 (romanzo ispirato alla vita di Jules Bonnot).
*[[Pino Cacucci]], ''In ogni caso nessun rimorso'', Feltrinelli, 1994 (romanzo ispirato alla vita di Jules Bonnot).
*[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, 2001
*[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, 2001
*[[Paolo Valera]], ''I clamorosi rossi dell'automobile grigia. Memorie di Giulio Bonnot'', Milano, La Folla, 1921  
*[[Paolo Valera]], ''I clamorosi rossi dell'automobile grigia. Memorie di Giulio Bonnot'', Milano, La Folla, 1921  
*[[Bernard Thomas]], ''La banda Bonnot'', Milano, Forum Editoriale, 1968
*[[Bernard Thomas]], ''La banda Bonnot'', Milano, Forum Editoriale, 1968
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