Narodnaja Volja: differenze tra le versioni

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[[File:Zemlya i volya logo.png|thumb|230px|Simbolo del movimento [[Zemlja i Volja]]. Da una sua scissione ebbe luogo la nascita di Narodnaja Volja]]
[[File:Zemlya i volya logo.png|thumb|230px|Simbolo del movimento [[Zemlja i Volja]]. Da una sua scissione ebbe luogo la nascita di Narodnaja Volja]]
*[[Cërnyj Peredel]], («Чёрный передел», Ripartizione nera): il nome allude all'abolizione del grande latifondo attraverso la ripartizione tra i contadini delle terre fertili o terre nere, in russo ''čërnozem''. portava avanti una posizione meno radicale e non necessariamente violenta. [[Georgij Plechanov]] e [[Pavel Aksel'rod]] furono le figure di riferimento del movimento prima di esiliarsi in [[Svizzera]].<ref>Maureen Perrie, ''The Agrarian Policy of the Russian Socialist-Revolutionary Party'', p. 5.</ref>
*[[Cërnyj Peredel]], («Чёрный передел», Ripartizione nera): il nome allude all'abolizione del grande latifondo attraverso la ripartizione tra i contadini delle terre fertili o terre nere, in russo ''čërnozem''. portava avanti una posizione meno radicale e non necessariamente violenta. [[Georgij Plechanov]] e [[Pavel Aksel'rod]] furono le figure di riferimento del movimento prima di esiliarsi in [[Svizzera]]. <ref>Maureen Perrie, ''The Agrarian Policy of the Russian Socialist-Revolutionary Party'', p. 5.</ref>
*Narodnaja Volja: difendeva l'[[azione diretta]], estremamente violenta, contro lo zar e i simboli del [[autocrazia|potere autocratico]] russo. In effetti il gruppo era assai affine alle idee diffuse da [[Sergej Gennadjevič Nečaev]], che per un certo periodo aveva frequentato l'anarchico russo [[Michail Bakunin]].
*Narodnaja Volja: difendeva l'[[azione diretta]], estremamente violenta, contro lo zar e i simboli del [[autocrazia|potere autocratico]] russo. In effetti il gruppo era assai affine alle idee diffuse da [[Sergej Gennadjevič Nečaev]], che per un certo periodo aveva frequentato l'anarchico russo [[Michail Bakunin]].


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Il [[13 marzo]] [[1887]], proprio la la polizia segreta, riuscì a sventare un attentato ai danni dello Zar progettato da alcuni militanti che si volevano rifare alla tradizione di Narodnaja Volja. Furono arrestati diversi militanti ([[Pëtr Jakovlevič Š evyrëv]], [[Vasilij Stepanovič Osipanov]], [[Pachomij Ivanovič Andreijuškin]] e altri), tra cui anche [[Aleksandr Il'ič Ul'janov|Aleksandr Ul'janov]], fratello maggiore di [[Lenin]], che durante il processo cercò di accollarsi tutte le responsabilità  dicendo:  
Il [[13 marzo]] [[1887]], proprio la la polizia segreta, riuscì a sventare un attentato ai danni dello Zar progettato da alcuni militanti che si volevano rifare alla tradizione di Narodnaja Volja. Furono arrestati diversi militanti ([[Pëtr Jakovlevič Š evyrëv]], [[Vasilij Stepanovič Osipanov]], [[Pachomij Ivanovič Andreijuškin]] e altri), tra cui anche [[Aleksandr Il'ič Ul'janov|Aleksandr Ul'janov]], fratello maggiore di [[Lenin]], che durante il processo cercò di accollarsi tutte le responsabilità  dicendo:  
: «Noi non abbiamo classi così fortemente raggruppate da poter contenere il governo [...] la nostra intelligencja è fisicamente così debole che attualmente non può impegnarsi in una lotta aperta [...] un'intelligencja così debolmente compenetrata degli interessi delle masse non può difendere il suo diritto a pensare che sotto forma di terrorismo».<ref>Lev Trockij, ''Il giovane Lenin'', Milano, 1971, p. 98.</ref>
: «Noi non abbiamo classi così fortemente raggruppate da poter contenere il governo [...] la nostra intelligencja è fisicamente così debole che attualmente non può impegnarsi in una lotta aperta [...] un'intelligencja così debolmente compenetrata degli interessi delle masse non può difendere il suo diritto a pensare che sotto forma di terrorismo». <ref>Lev Trockij, ''Il giovane Lenin'', Milano, 1971, p. 98.</ref>


I giudici condannarono a morte i cinque maggiori responsabili, Ul'janov, Š evyrëv, Osipanov, Andreijuškin e Generalov. Vi furono inoltre due ergastoli e varie altre condanne "minori" (lavori forzati) per gli altri imputati (in totale gli imputati erano 15). La sentenza fu eseguita il [[20 maggio]]. Narodnaja Volja scomparve così definitivamente dalla scena russa.
I giudici condannarono a morte i cinque maggiori responsabili, Ul'janov, Š evyrëv, Osipanov, Andreijuškin e Generalov. Vi furono inoltre due ergastoli e varie altre condanne "minori" (lavori forzati) per gli altri imputati (in totale gli imputati erano 15). La sentenza fu eseguita il [[20 maggio]]. Narodnaja Volja scomparve così definitivamente dalla scena russa.
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