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Dopo il crollo dell’[[URSS]], l'idea di base degli anarchici di quell’area, compresi quindi anche i bielorussi, è stata quella di creare un'associazione di tutti gli anarchici dell'ex-URSS - dai [[anarcopacifismo|pacifisti]] ai [[rivoluzione sociale|rivoluzionari]], dai [[anarco-comunismo|comunisti anarchici]] agli anarchici sostenitori della [[proprietà privata]] – anche se alla fine non tutti decisero di aderirvi. | Dopo il crollo dell’[[URSS]], l'idea di base degli anarchici di quell’area, compresi quindi anche i bielorussi, è stata quella di creare un'associazione di tutti gli anarchici dell'ex-URSS - dai [[anarcopacifismo|pacifisti]] ai [[rivoluzione sociale|rivoluzionari]], dai [[anarco-comunismo|comunisti anarchici]] agli anarchici sostenitori della [[proprietà privata]] – anche se alla fine non tutti decisero di aderirvi. | ||
Dopo la “caduta del muro” e la frantumazione dell'URSS, con relativa indipendenza della Bielorussia, gli anarchici hanno cominciato ad organizzarsi. Sin dal [[1992]] sei militanti hanno costituito la [[Federazione Anarchica Bielorussa]] | Dopo la “caduta del muro” e la frantumazione dell'URSS, con relativa indipendenza della Bielorussia, gli anarchici hanno cominciato ad organizzarsi. Sin dal [[1992]] sei militanti hanno costituito la [[Federazione Anarchica Bielorussa]], che attualmente è membro della [[Internazionale delle Federazioni Anarchiche]], ma una relativa crescita del movimento si ha solo nel [[1994]], quando durante manifestazioni di piazza contro il caro-vita gli anarchici si fanno notare per la loro radicalità . L'[[anarchismo]] si è fatto conoscere anche nel [[1998]], quando nel paese si sono registrate numerose manifestazioni studentesche, molte delle quali pacifiche e gioiose, a cui hanno partecipato decine di anarchici.<ref>[http://www.afed.org.uk/org/issue65/belarus.html Britain, Organise! #65 - anarchism in belarus]</ref> | ||
Proprio a partire dal [[1998]], il regime bielorusso ha emanato leggi assolutamente repressive, che consentono l'immediato arresto di tutti coloro che partecipano a manifestazioni pubbliche di protesta. Per protestare contro la promulgazione di leggi liberticide, nel [[2000]] sessanta-settanta militanti hanno cercato di occupare il dismesso policlinico di Minsk con lo slogan “''l’uomo può tutto''”. L'azione non è durata più di due ore. La reazione della [[polizia]] non si è fatta attendere ed è stata molto brutale. | Proprio a partire dal [[1998]], il regime bielorusso ha emanato leggi assolutamente repressive, che consentono l'immediato arresto di tutti coloro che partecipano a manifestazioni pubbliche di protesta. Per protestare contro la promulgazione di leggi liberticide, nel [[2000]] sessanta-settanta militanti hanno cercato di occupare il dismesso policlinico di Minsk con lo slogan “''l’uomo può tutto''”. L'azione non è durata più di due ore. La reazione della [[polizia]] non si è fatta attendere ed è stata molto brutale. |