Moti per il riso del 1918 (Giappone): differenze tra le versioni

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==Il contesto==
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I 13 anni che vanno dal [[1905]] al [[1918]] vengono definiti l'''Era della Violenza Popolare'' (民衆騒擾期, ''minshū sōjō ki''): in questo lasso di tempo, infatti, il Giappone venne attraversato da rivolte popolari di ogni tipo e intensità , puntualmente represse dal governo. Tra questi episodi vanno ricordati per lo meno l'Incendio di Hibiya a Tokyo del [[1905]] e l'[[insurrezione di Nagoya]] del [[1914]]<ref name="libcom">[http://libcom.org/library/1918-rice-riots-strikes-japan ''1918: Rice riots and strikes in Japan''], libcom.org</ref>.
I 13 anni che vanno dal [[1905]] al [[1918]] vengono definiti l'''Era della Violenza Popolare'' (民衆騒擾期, ''minshū sōjō ki''): in questo lasso di tempo, infatti, il Giappone venne attraversato da rivolte popolari di ogni tipo e intensità , puntualmente represse dal governo. Tra questi episodi vanno ricordati per lo meno l'Incendio di Hibiya a Tokyo del [[1905]] e l'[[insurrezione di Nagoya]] del [[1914]]<ref name="libcom">[http://libcom.org/library/1918-rice-riots-strikes-japan ''1918: Rice riots and strikes in Japan''], libcom.org</ref>.


I moti per il riso scoppiarono quindi a conclusione di quel lungo periodo insurrezionale e affondano le loro cause nella struttura economico-politica dell'Impero giapponese. Gli ''zaibatsu'', i commercianti di riso che operavano nelle colonie, imponevano prezzi elevatissimi che colpirono vasti strati della popolazione: il sottoproletariato agricolo, che lavorava proprio quel riso, si ritrovò ulteriormente in condizioni di sussistenza e assoluta precarietà ; il proletariato urbano venne invece colpito dalla riduzione dei salari e allo stesso tempo da un aumento generale dei costi.<ref name="gatti">F. Gatti, ''Storia del Giappone contemporaneo'', Mondadori, 2002</ref> Il governo giapponese, sostenitore e difensore della politica economica degli ''zaibatsu'', aggravò la situazione requisendo grandi quantità  di riso per inviarle alle truppe impegnate sul fronte siberiano, il che ovviamente comportò un ulteriore incremento del prezzo del riso.
I moti per il riso scoppiarono quindi a conclusione di quel lungo periodo insurrezionale e affondano le loro cause nella struttura economico-politica dell'Impero giapponese. Gli ''zaibatsu'', i commercianti di riso che operavano nelle colonie, imponevano prezzi elevatissimi che colpirono vasti strati della popolazione: il sottoproletariato agricolo, che lavorava proprio quel riso, si ritrovò ulteriormente in condizioni di sussistenza e assoluta precarietà ; il proletariato urbano venne invece colpito dalla riduzione dei salari e allo stesso tempo da un aumento generale dei costi.<ref name="gatti">F. Gatti, ''Storia del Giappone contemporaneo'', Mondadori, 2002</ref> Il governo giapponese, sostenitore e difensore della politica economica degli ''zaibatsu'', aggravò la situazione requisendo grandi quantità  di riso per inviarle alle truppe impegnate sul fronte siberiano, il che ovviamente comportò un ulteriore incremento del prezzo del riso.
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