Michele Angiolillo: differenze tra le versioni

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[[File:Angiolillo.jpg|right|thumb|Michele Angiolillo]]'''Michele Angiolillo Lombardi''', comunemente noto come '''Michele Angiolillo''' (Foggia, [[5 giugno]] [[1871]] - Vergara, [[Spagna]], [[20 agosto]] [[1897]]), è stato un anarchico italiano che l'[[8 agosto]] [[1897]] uccise il presidente del consiglio spagnolo Antonio Cánovas del Castillo. <ref>Alcune parti sono state tratte da [http://www.ecn.org/ponte/mediateca/caff.pdf "Al caffè"] di [[Errico Malatesta]] del 1922.</ref>
[[File:Angiolillo2.jpg|right|thumb|Michele Angiolillo]]'''Michele Angiolillo Lombardi''', comunemente noto come '''Michele Angiolillo''' (Foggia, [[5 giugno]] [[1871]] - Vergara, [[Spagna]], [[20 agosto]] [[1897]]), è stato un anarchico italiano che l'[[8 agosto]] [[1897]] uccise il presidente del consiglio spagnolo Antonio Cánovas del Castillo. <ref>Alcune parti sono state tratte da [http://www.ecn.org/ponte/mediateca/caff.pdf "Al caffè"] di [[Errico Malatesta]] del 1922.</ref>


==Biografia ==
==Biografia ==
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Nel [[1892]] iniziò a svolgere il [[militarismo|servizio militare]], a Napoli, come allievo ufficiale. È proprio durante questo periodo che fu accusato di propaganda sovversiva nell'esercito, per aver contestato, durante la commemorazione della Repubblica partenopea del [[1799]], il deputato radicale [[Matteo Imbriani]]. Venne allora degradato a soldato semplice e trasferito, prima a Borgo San Donato (Parma), successivamente alla "Quinta compagnia" di disciplina di Capua (una sorta di campo rieducativo per i [[militari]] "ribelli"). Dopo essersi congedato nel [[1894]], ritornò a Foggia e si allontanò dal Partito Repubblicano con cui non si sentiva più in sintonia a causa del suo radicalismo via via crescente.
Nel [[1892]] iniziò a svolgere il [[militarismo|servizio militare]], a Napoli, come allievo ufficiale. È proprio durante questo periodo che fu accusato di propaganda sovversiva nell'esercito, per aver contestato, durante la commemorazione della Repubblica partenopea del [[1799]], il deputato radicale [[Matteo Imbriani]]. Venne allora degradato a soldato semplice e trasferito, prima a Borgo San Donato (Parma), successivamente alla "Quinta compagnia" di disciplina di Capua (una sorta di campo rieducativo per i [[militari]] "ribelli"). Dopo essersi congedato nel [[1894]], ritornò a Foggia e si allontanò dal Partito Repubblicano con cui non si sentiva più in sintonia a causa del suo radicalismo via via crescente.


A Foggia lavorò presso una tipografia, dove, durante le elezioni del [[1895]], scrisse, stampò e diffuse un manifesto di propaganda per la candidatura del socialista Nicola Barbato. Il "manifesto" conteneva una dura reprimenda contro il governo Crispi che aveva recentemente approvato leggi speciali contro gli [[anarchismo|anarchici]] (domicilio coatto, scioglimento di tutte le associazioni anarchiche, socialiste ed operaie). Le leggi severissime dell'epoca lo accusarono di «eccitamento all'odio fra le classi sociali», venne arrestato e poi rilasciato in [[libertà]] provvisoria.
A Foggia lavorò presso una tipografia, dove, durante le elezioni del [[1895]], scrisse, stampò e diffuse un manifesto di propaganda per la candidatura del [[socialista]] Nicola Barbato. Il "manifesto" conteneva una dura reprimenda contro il governo Crispi che aveva recentemente approvato leggi speciali contro gli [[anarchismo|anarchici]] (domicilio coatto, scioglimento di tutte le associazioni anarchiche, socialiste ed operaie). Le leggi severissime dell'epoca lo accusarono di «eccitamento all'odio fra le classi sociali», venne arrestato e poi rilasciato in [[libertà]] provvisoria.


Dopo aver scritto una lettera ([[31 agosto]] [[1895]]) aperta all'allora Ministro di Grazia e Giustizia, pare per far sì che venisse concesso il patrocinio gratuito ad una zia, fu condannato a diciotto mesi di [[carcere]] e a tre anni di domicilio coatto alle Isole Tremiti. Condanna che non scontò mai.
Dopo aver scritto una lettera ([[31 agosto]] [[1895]]) aperta all'allora Ministro di Grazia e Giustizia, pare per far sì che venisse concesso il patrocinio gratuito ad una zia, fu condannato a diciotto mesi di [[carcere]] e a tre anni di domicilio coatto alle Isole Tremiti. Condanna che non scontò mai.
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Nel corso del processo, invece, l'anarchico italiano disse ai giudici: «Per la carneficina fatta, la mia vittima era da solo più che cento tigri, più che mille rettili. Essa personificava, in ciò che hanno di più ripugnante, la ferocia religiosa, la crudeltà militare, l'implacabilità della magistratura, la tirannia del potere e la cupidità delle classi possidenti. Io ne ho sbarazzato la Spagna, l'Europa, il mondo intero. Ecco perché non sono un assassino, ma un giustiziere!».
Nel corso del processo, invece, l'anarchico italiano disse ai giudici: «Per la carneficina fatta, la mia vittima era da solo più che cento tigri, più che mille rettili. Essa personificava, in ciò che hanno di più ripugnante, la ferocia religiosa, la crudeltà militare, l'implacabilità della magistratura, la tirannia del potere e la cupidità delle classi possidenti. Io ne ho sbarazzato la Spagna, l'Europa, il mondo intero. Ecco perché non sono un assassino, ma un giustiziere!».


Angiolillo sarà garrotato il [[20 agosto]]. Poco prima dell'esecuzione urlò: «'''''[[Germinal|Germinal!]]'''''». Questo grido di [[libertà]], titolo anche di un noto romanzo di [[Emile Zola]], fu in seguito il nome di centinaia di giornali anarchici in tutto il mondo. Va anche ricordato che il titolo del romanzo di Zola non era altro che il nome del mese di primavera del calendario repubblicano riformato ai tempi della Repubblica rivoluzionaria della rivoluzione francese. Il significato simbolico del titolo del romanzo intendeva riferirsi quindi al rinascere dell'uguaglianza umana dai germogli della nuova era della rivoluzione sociale.
Angiolillo sarà garrotato il [[20 agosto]]. Poco prima dell'esecuzione urlò: «'''''[[Germinal|Germinal!]]'''''». Questo grido di [[libertà]], titolo anche di un noto romanzo di [[Émile Zola]], fu in seguito il nome di centinaia di giornali anarchici in tutto il mondo. Va anche ricordato che il titolo del romanzo di Zola non era altro che il nome del mese di primavera del calendario repubblicano riformato ai tempi della Repubblica rivoluzionaria della rivoluzione francese. Il significato simbolico del titolo del romanzo intendeva riferirsi quindi al rinascere dell'uguaglianza umana dai germogli della nuova era della rivoluzione sociale.


==Note==
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Anarchismo insurrezionale]]
*[[Anarchismo insurrezionale]]
*[[Propaganda col fatto]]
*[[Sante Caserio]]
*[[Sante Caserio]]
*[[Gaetano Bresci]]
*[[Gaetano Bresci]]
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[[Categoria:Anarchici|Angiolillo, Michele]]
[[Categoria:Anarchici|Angiolillo, Michele]]
[[Categoria:Anarchici italiani|Angiolillo, Michele]]
[[Categoria:Anarchici italiani|Angiolillo, Michele]]
[[Categoria:Propagandisti del fatto|Angiolillo, Michele]]


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