Michel Onfray: differenze tra le versioni

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All'interno di quella che egli definisce la «galassia anarchica», in cui sono presenti le più diverse posizioni, anche in netto contrasto l'una con l'altra (l'[[illegalismo]] assoluto di [[Jules Bonnot|Bonnot]] e quello mitigato di [[Alexandre Marius Jacob|Jacob]], la violenza rivoluzionaria di [[Bakunin]] e il pacifismo pedagogico di [[Sébastien Faure]], l'egotismo di [[Max Stirner]] o il solidarismo alla [[Kropotkin]]) Onfray sceglie il pragmatismo austero di [[Proudhon]], che aveva eliminato ogni trascendentalismo di stampo hegeliano a vantaggio dell'immanenza e aveva proposto soluzioni concrete, come il [[federalismo]], il [[cooperativismo]], il [[mutualismo]] e le [[banca del popolo|banche del popolo]].  
All'interno di quella che egli definisce la «galassia anarchica», in cui sono presenti le più diverse posizioni, anche in netto contrasto l'una con l'altra (l'[[illegalismo]] assoluto di [[Jules Bonnot|Bonnot]] e quello mitigato di [[Alexandre Marius Jacob|Jacob]], la violenza rivoluzionaria di [[Bakunin]] e il pacifismo pedagogico di [[Sébastien Faure]], l'egotismo di [[Max Stirner]] o il solidarismo alla [[Kropotkin]]) Onfray sceglie il pragmatismo austero di [[Proudhon]], che aveva eliminato ogni trascendentalismo di stampo hegeliano a vantaggio dell'immanenza e aveva proposto soluzioni concrete, come il [[federalismo]], il [[cooperativismo]], il [[mutualismo]] e le [[banca del popolo|banche del popolo]].  


Onfray contrappone a una tradizione russo-tedesca la tradizione francese, più interessata alla positività costruttiva che alla negatività dialettica e, contro gli "hegeliani e Marx", la sua scelta va a [[Etienne de la Boétie]] e ai suoi seguaci ([[Han Ryner]], [[Sébastien Faure|Faure]], [[Elisee Reclus|Reclus]]).
Onfray contrappone a una tradizione russo-tedesca la tradizione francese, più interessata alla positività costruttiva che alla negatività dialettica e, contro gli "hegeliani e Marx", la sua scelta va a [[Étienne de La Boétie]] e ai suoi seguaci ([[Han Ryner]], [[Sébastien Faure|Faure]], [[Elisee Reclus|Reclus]]).


Il filosofo, spesso criticato e disconosciuto dal mondo anarchico erede dell'anarchismo canonico che gli rimprovera posizioni moderate e fumose, opta per un'anarchia “positiva”, voltando le spalle all'“anarchia del risentimento”, quella infantile che è sempre “contro”, così come all'anarchia dell'Utopia di tipo rousseauiano, che vorrebbe realizzare un paradiso terreno in cui si concretizzi l'abolizione del capitale, del lavoro salariato, delle prigioni, della polizia, del “male”, insomma.
Il filosofo, spesso criticato e disconosciuto dal mondo anarchico erede dell'anarchismo canonico che gli rimprovera posizioni moderate e fumose, opta per un'anarchia “positiva”, voltando le spalle all'“anarchia del risentimento”, quella infantile che è sempre “contro”, così come all'anarchia dell'Utopia di tipo rousseauiano, che vorrebbe realizzare un paradiso terreno in cui si concretizzi l'abolizione del capitale, del lavoro salariato, delle prigioni, della polizia, del “male”, insomma.
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