Maurice Joyeux: differenze tra le versioni

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[[anarco-sindacalismo|Anarchico-sindacalista]] e anti-marxista convinto, partecipa alla ricostruzione della [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]] attorno a un nuovo giornale, «[[Le Monde Libertaire]]», e alla sua libreria, «Publico». I principi di base della nuova [[Fédération Anarchiste|FA]] vengono scritti per riunire il maggior numero di anarchici, combinando tutte le tendenze. Una scommessa difficile da tenere, perché è costretto a scendere a compromessi con gli [[anarco-individualismo|anarchici individualisti]]. Il risultato è un meccanismo di funzionamento che giudica «impossibile»: unanime processo decisionale, ogni membro della [[Fédération Anarchiste|FA]] ha il diritto di veto su qualsiasi orientamento della [[Fédération Anarchiste|FA]]. Nel settembre [[1960]] è tra i firmatari del «Manifesto dei 121» («Manifeste des 121»), intitolato «Dichiarazione sul diritto di renitenza alla leva per la guerra d'Algeria».
[[anarco-sindacalismo|Anarchico-sindacalista]] e anti-marxista convinto, partecipa alla ricostruzione della [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]] attorno a un nuovo giornale, «[[Le Monde Libertaire]]», e alla sua libreria, «Publico». I principi di base della nuova [[Fédération Anarchiste|FA]] vengono scritti per riunire il maggior numero di anarchici, combinando tutte le tendenze. Una scommessa difficile da tenere, perché è costretto a scendere a compromessi con gli [[anarco-individualismo|anarchici individualisti]]. Il risultato è un meccanismo di funzionamento che giudica «impossibile»: unanime processo decisionale, ogni membro della [[Fédération Anarchiste|FA]] ha il diritto di veto su qualsiasi orientamento della [[Fédération Anarchiste|FA]]. Nel settembre [[1960]] è tra i firmatari del «Manifesto dei 121» («Manifeste des 121»), intitolato «Dichiarazione sul diritto di renitenza alla leva per la guerra d'Algeria».
Nel maggio [[1968]], con la sua compagna [[Suzy Chevet]] ([[1905]]-[[1972]]) e il «[[Gruppo Louise Michel]]», crea «[[La Rue]]», un giornale di espressione culturale libertaria di cui furono pubblicati 87 numeri, dal [[1968]] al [[1987]]. Nel [[1981]], Joyeux è il primo ospite di «[[Radio Libertaire]]», radio libera della [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]] di Parigi. Nella sua vita Joyeux è stato amico di [[André Breton]], [[Albert Camus]], [[Georges Brassens]] e [[Léo Ferré]]; quest'ultimo lo ommaggia nominandolo nella sua canzone «[[Les Anarchistes]]».
Nel maggio [[1968]], con la sua compagna [[Suzy Chevet]] ([[1905]]-[[1972]]) e il «[[Gruppo Louise Michel]]», crea «[[La Rue]]», un giornale di espressione culturale libertaria di cui furono pubblicati 87 numeri, dal [[1968]] al [[1987]]. Nel [[1981]], Joyeux è il primo ospite di «[[Radio Libertaire]]», radio libera della [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]] di Parigi. Nella sua vita Joyeux è stato amico di [[André Breton]], [[Albert Camus]], [[Georges Brassens]] e [[Léo Ferré]]; quest'ultimo lo ommaggia nominandolo nella sua canzone «[[Les Anarchistes]]». <ref>«Qu’y’en a pas un sur cent et pourtant ils existent<br>
Et qu’ils se tiennent bien le bras dessus bras dessous<br>
Joyeux, et c’est pour ça qu’ils sont toujours debout<br>
Les anarchistes... » .</ref>


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