Mario Betto: differenze tra le versioni

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Dopo gli scontri di Barcellona tra [[Personalità  anarchiche|anarchici]] (e miliziani del [[POUM]]) e comunisti stalinisti (maggio [[1937]]), Mario Betto si avvicina all'[[anarchismo]]. Nell'aprile-maggio del [[1938]] Mario Betto rientra in [[Francia]], da cui viene però espulso, insieme ai fratelli, in quanto riconosciuti come militanti comunisti e “combattenti per la Spagna Rossa”.  
Dopo gli scontri di Barcellona tra [[Personalità  anarchiche|anarchici]] (e miliziani del [[POUM]]) e comunisti stalinisti (maggio [[1937]]), Mario Betto si avvicina all'[[anarchismo]]. Nell'aprile-maggio del [[1938]] Mario Betto rientra in [[Francia]], da cui viene però espulso, insieme ai fratelli, in quanto riconosciuti come militanti comunisti e “combattenti per la Spagna Rossa”.  


Rientrato in [[Spagna]], é viene arrestato dall'esercito repubblicano con l'accusa di diserzione ed [[carcere|incarcerato]] a Montjuich (fino al febbraio [[1939]]), assieme ad anarchici e miliziani comunisti antistalinisti del [[POUM]]. È questa la prova del suo definitivo distacco dal partito comunista <ref name="morte">[http://issuu.com/erabbit/docs/guerra_di_spagna/37 Morte accidentale di un anarchico: Mario Betto]</ref>.
Rientrato in [[Spagna]], è viene arrestato dall'esercito repubblicano con l'accusa di diserzione ed [[carcere|incarcerato]] a Montjuich (fino al febbraio [[1939]]), assieme ad anarchici e miliziani comunisti antistalinisti del [[POUM]]. È questa la prova del suo definitivo distacco dal partito comunista <ref name="morte">[http://issuu.com/erabbit/docs/guerra_di_spagna/37 Morte accidentale di un anarchico: Mario Betto]</ref>.


Rientrato in [[Francia]] dopo la fine della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione]], é arrestato e internato al campo di concentramento di Gurs, mentre la sua compagna Rosa Cervera Terricabras é arrestata. Impiegato nei lavori militarizzati di Pas-de-Calais, é arrestato dai tedeschi nel [[1940]] e internato in [[Germania]]. Anche i fratelli, temendo di essere prima o poi arrestati, erano già  scappati in [[Francia]], <ref>Non si hanno notizie sui due fratelli ma dalla loro fuga si può dedurre che con molte probabilità  fossero pure loro in rotta di collisione con gli stalinisti</ref> ma ciò non impedisce che [[Ulderico Betto|Ulderico]] venga internato nel ben noto e triste campo di concentramento di Vernet <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_d%27internamento_di_Le_Vernet Campo d'internamento di Le Vernet d'Ariège], scritto con la supervisione dello storico [http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Ramella Pietro Ramella] </ref>, dove é inserito nella sezione degli anarchici.
Rientrato in [[Francia]] dopo la fine della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione]], è arrestato e internato al campo di concentramento di Gurs, mentre la sua compagna Rosa Cervera Terricabras è arrestata. Impiegato nei lavori militarizzati di Pas-de-Calais, è arrestato dai tedeschi nel [[1940]] e internato in [[Germania]]. Anche i fratelli, temendo di essere prima o poi arrestati, erano già  scappati in [[Francia]], <ref>Non si hanno notizie sui due fratelli ma dalla loro fuga si può dedurre che con molte probabilità  fossero pure loro in rotta di collisione con gli stalinisti</ref> ma ciò non impedisce che [[Ulderico Betto|Ulderico]] venga internato nel ben noto e triste campo di concentramento di Vernet <ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_d%27internamento_di_Le_Vernet Campo d'internamento di Le Vernet d'Ariège], scritto con la supervisione dello storico [http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Ramella Pietro Ramella] </ref>, dove è inserito nella sezione degli anarchici.


=== La Resistenza ===
=== La Resistenza ===
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Il [[15 ottobre]] [[1944]], nella zona di Barcis (Friuli), i partigiani in ritirata avvistano un grosso  contingente di [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]] che stanno iniziando un "rastrellamento". Spartaco e il giovane compagno partigiano Diana il [[23 ottobre]] si offrono volontari, impedendo che la pericolosa azione potesse essere compiuta da partigiani che erano anche padri di famiglia, per l'azione di copertura: il piano prevede di far saltare la galleria di ponte Antoi e così bloccare l'avanzata dei [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]].
Il [[15 ottobre]] [[1944]], nella zona di Barcis (Friuli), i partigiani in ritirata avvistano un grosso  contingente di [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]] che stanno iniziando un "rastrellamento". Spartaco e il giovane compagno partigiano Diana il [[23 ottobre]] si offrono volontari, impedendo che la pericolosa azione potesse essere compiuta da partigiani che erano anche padri di famiglia, per l'azione di copertura: il piano prevede di far saltare la galleria di ponte Antoi e così bloccare l'avanzata dei [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]].


I due partono in bicicletta col pesante fardello, fisico e morale, ma con una tranquillità  tale che è come se «andassero a far merenda sul prato». Nel pomeriggio, la Brigata Antonio Gramsci in ritirata ode un forte boato a dimostrazione che l'operazione é riuscita: è saltata la galleria dell'Antoi. Quando Diana ritornerà  solitario al campo partigiano, racconterà  che mentre [[Spartaco il gladiatore|Spartaco]] si trovava circa a metà  del tunnel ed era intento a preparare l'innesco per far saltare la galleria, i nazifascisti erano all'improvviso comparsi. "Spartaco", secondo il racconto del giovane compagno, aveva allora deciso di usare la "miccia corta", non prima però di esser riuscito a far allontanare il compagno Diana, facendo brillare le mine e sacrificando la sua vita pur di fermare i [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]]. Termina così la sua vita il [[23 ottobre]] [[1944]], coerentemente con i suoi ideali di irriducibile combattente [[antifascismo|antifascista]], salvando la ritirata ai compagni partigiani.
I due partono in bicicletta col pesante fardello, fisico e morale, ma con una tranquillità  tale che è come se «andassero a far merenda sul prato». Nel pomeriggio, la Brigata Antonio Gramsci in ritirata ode un forte boato a dimostrazione che l'operazione è riuscita: è saltata la galleria dell'Antoi. Quando Diana ritornerà  solitario al campo partigiano, racconterà  che mentre [[Spartaco il gladiatore|Spartaco]] si trovava circa a metà  del tunnel ed era intento a preparare l'innesco per far saltare la galleria, i nazifascisti erano all'improvviso comparsi. "Spartaco", secondo il racconto del giovane compagno, aveva allora deciso di usare la "miccia corta", non prima però di esser riuscito a far allontanare il compagno Diana, facendo brillare le mine e sacrificando la sua vita pur di fermare i [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]]. Termina così la sua vita il [[23 ottobre]] [[1944]], coerentemente con i suoi ideali di irriducibile combattente [[antifascismo|antifascista]], salvando la ritirata ai compagni partigiani.


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