Maria Girolimetti: differenze tra le versioni

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Nel [[1912]] si stabilisce a Santarcangelo di Romagna, dove trova lavoro come domestica. Con l'avvento del [[fascismo]], come tutta la sua famiglia, assume posizioni radicalmente [[antifascismo|antifasciste]], a causa delle quali, nel [[1924]], decide di emigrare in [[Francia]]. Si ferma a Montbéliard, qui frequenta un folto gruppo di [[anarchici]] italiani in esilio e a partire dal [[1926]] viene raggiunta dal fratello [[Carlo Girolimetti|Carlo]].  
Nel [[1912]] si stabilisce a Santarcangelo di Romagna, dove trova lavoro come domestica. Con l'avvento del [[fascismo]], come tutta la sua famiglia, assume posizioni radicalmente [[antifascismo|antifasciste]], a causa delle quali, nel [[1924]], decide di emigrare in [[Francia]]. Si ferma a Montbéliard, qui frequenta un folto gruppo di [[anarchici]] italiani in esilio e a partire dal [[1926]] viene raggiunta dal fratello [[Carlo Girolimetti|Carlo]].  


Nel [[1928]], dopo essersi mantenuta facendo saltuari lavori da domestica, è ritornata in [[Italia]]. Vi resiste solo due anni e nel [[1930]] ritorna in [[Francia]]. Si stabilisce a Grasse (Provenza) con la sorella [[Felicita Girolimetti| Felicita]], moglie del militante anarchico [[Domenico Nanni]], con la quale intraprende alcune attività  imprenditoriali. Dopo il fallimento di queste iniziative, nel marzo del [[1930]], ritorna definitivamente a  Santarcangelo, dove lavora come ambulante.  
Nel [[1928]], dopo essersi mantenuta facendo saltuari lavori da domestica, è ritornata in [[Italia]]. Vi resiste solo due anni e nel [[1930]] ritorna in [[Francia]]. Si stabilisce a Grasse (Provenza) con la sorella [[Felicita Girolimetti| Felicita]], moglie del militante anarchico [[Domenico Nanni]], con la quale intraprende alcune attività  imprenditoriali. Dopo il fallimento di queste iniziative, nel marzo del [[1930]], ritorna definitivamente a  Santarcangelo, dove lavora come ambulante.  


Tra il [[1927]] e il [[1943]], le [[autorità ]] fasciste la sottopongono a stretta sorveglianza schedandola come «anarchica pericolosa». Le minacce però non le impediscono di proseguire nella sua attività  anarchica e [[antifascista]].  
Tra il [[1927]] e il [[1943]], le [[autorità ]] fasciste la sottopongono a stretta sorveglianza schedandola come «anarchica pericolosa». Le minacce però non le impediscono di proseguire nella sua attività  anarchica e [[antifascista]].  


Maria Girolimetti muore a Rimini il [[15 maggio]] [[1981]] a Rimini.
Maria Girolimetti muore a Rimini il [[15 maggio]] [[1981]] a Rimini.
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