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Grazie all'influenza esercitata da diversi militanti anarchici ([[Juan Manent]] e la conoscenza della famiglia Pestaña, Urales e di [[Rosario Dulcet]]), Lola si integra immediatamente nelle attività del [[movimento anarchico|movimento]] partecipando alle lotte in favore dei prigionieri politici. All'inizio degli anni venti entra a far parte del gruppo d'affinità «Germen», di cui è l'unica donna militante e in cui è membro anche [[Juan Manuel Molina]], detto Juanel, che diventerà suo compagno di vita e di ideali. I due convivranno prima a Granollers e poi a Barcellona. | Grazie all'influenza esercitata da diversi militanti anarchici ([[Juan Manent]] e la conoscenza della famiglia Pestaña, Urales e di [[Rosario Dulcet]]), Lola si integra immediatamente nelle attività del [[movimento anarchico|movimento]] partecipando alle lotte in favore dei prigionieri politici. All'inizio degli anni venti entra a far parte del gruppo d'affinità «Germen», di cui è l'unica donna militante e in cui è membro anche [[Juan Manuel Molina]], detto Juanel, che diventerà suo compagno di vita e di ideali. I due convivranno prima a Granollers e poi a Barcellona. | ||
Nel novembre del [[1924 ]], Lola è presente agli ultimi momenti di vita degli anarchici [[Juan José Montero]] e di [[José Llacer]], che erano stati condannati a morte per aver attaccato una caserma (sentenza eseguita nel [[carcere]] Modelo di Barcellona). Nel [[1926]], si esilia a Parigi per stare affianco di [[Juan Manuel Molina|Juanel]], che era attivamente ricercato dalla polizia spagnola. Lola l'aveva seguito anche in [[Belgio]], prima di rientrare in [[Spagna]] in seguito alla proclamazione della Repubblica (1931); diviene inoltre, sempre insieme al suo fedele compagno, redattrice di [[Tierra y Libertad (periodico)|Tierra y Libertad]] (Barcellona), l'organo della [[Federazione Anarchica Iberica]], partecipando anche a diversi meeting anarchici, tra cui alcuni con [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]], e alle insurrezioni del [[1933]] e del [[1934]]. | Nel novembre del [[1924]], Lola è presente agli ultimi momenti di vita degli anarchici [[Juan José Montero]] e di [[José Llacer]], che erano stati condannati a morte per aver attaccato una caserma (sentenza eseguita nel [[carcere]] Modelo di Barcellona). Nel [[1926]], si esilia a Parigi per stare affianco di [[Juan Manuel Molina|Juanel]], che era attivamente ricercato dalla polizia spagnola. Lola l'aveva seguito anche in [[Belgio]], prima di rientrare in [[Spagna]] in seguito alla proclamazione della Repubblica (1931); diviene inoltre, sempre insieme al suo fedele compagno, redattrice di [[Tierra y Libertad (periodico)|Tierra y Libertad]] (Barcellona), l'organo della [[Federazione Anarchica Iberica]], partecipando anche a diversi meeting anarchici, tra cui alcuni con [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]], e alle insurrezioni del [[1933]] e del [[1934]]. | ||
=== La rivoluzione spagnola=== | === La rivoluzione spagnola=== |