Libertinismo: differenze tra le versioni

Nessun cambiamento nella dimensione ,  11:05, 28 mar 2019
m
Sostituzione testo - " é " con " è "
m (Sostituzione testo - "…" con "...")
m (Sostituzione testo - " é " con " è ")
Riga 20: Riga 20:
Ciò indusse molti di loro ad elaborare clandestinamente le loro ipotesi spesso tratte da varie parti dei maggiori sistemi filosofici e scientifici del tempo e portate alle conseguenze più estreme. La circolazione delle loro opere fu per molto tempo anche manoscritta, affidandosi alla copia pura e semplice. Nei periodi o meglio ancora nelle città  in cui maggiore era la tolleranza, e cioè soprattutto Londra, Amsterdam o varie località  della [[Svizzera]], a volte fu loro anche possibile stampare copie delle loro opere ed attraverso canali non ufficiali la diffusione in [[patria]] in modo clandestino spesso, durante soprattutto il XVIII secolo, sotto la voluta distrazione della censura o della polizia.
Ciò indusse molti di loro ad elaborare clandestinamente le loro ipotesi spesso tratte da varie parti dei maggiori sistemi filosofici e scientifici del tempo e portate alle conseguenze più estreme. La circolazione delle loro opere fu per molto tempo anche manoscritta, affidandosi alla copia pura e semplice. Nei periodi o meglio ancora nelle città  in cui maggiore era la tolleranza, e cioè soprattutto Londra, Amsterdam o varie località  della [[Svizzera]], a volte fu loro anche possibile stampare copie delle loro opere ed attraverso canali non ufficiali la diffusione in [[patria]] in modo clandestino spesso, durante soprattutto il XVIII secolo, sotto la voluta distrazione della censura o della polizia.


Il libertinismo fu quindi fondamentalmente un movimento speculativo improntato al [[materialismo|materialisti]] <ref name="meslier">[http://www.emsf.rai.it/aforismi/aforismi.asp?d=319 Il materialismo di Meslier e La Mettrie]</ref>, i libertini riscoprirono [[Epicuro]] e ritennnero che tutto nell'universo fosse costituito da materia (anche l'anima secondo [[Pierre Gassendi]]), la quale é la sola a poter imporre le sue leggi. I libertini ripudiarono tanto i principi dogmatici religiosi che quelli scientifici. I primi, principalmente quelli creazionisti, furono allora confutati dalle nuove scoperte scientifiche e geografiche (l'universo è infinito, la terra non è al centro dell'universo, ecc.); i secondi descrivevano un mondo perfettamente ordinato e spiegabile dalle leggi scientifiche e dagli scienziati. In qualche modo quest'ordine era accordabile con la fede divina e pertanto da contrastare.
Il libertinismo fu quindi fondamentalmente un movimento speculativo improntato al [[materialismo|materialisti]] <ref name="meslier">[http://www.emsf.rai.it/aforismi/aforismi.asp?d=319 Il materialismo di Meslier e La Mettrie]</ref>, i libertini riscoprirono [[Epicuro]] e ritennnero che tutto nell'universo fosse costituito da materia (anche l'anima secondo [[Pierre Gassendi]]), la quale è la sola a poter imporre le sue leggi. I libertini ripudiarono tanto i principi dogmatici religiosi che quelli scientifici. I primi, principalmente quelli creazionisti, furono allora confutati dalle nuove scoperte scientifiche e geografiche (l'universo è infinito, la terra non è al centro dell'universo, ecc.); i secondi descrivevano un mondo perfettamente ordinato e spiegabile dalle leggi scientifiche e dagli scienziati. In qualche modo quest'ordine era accordabile con la fede divina e pertanto da contrastare.


Il libertinismo, come già  detto, non ha prodotto una [[filosofia]] omogenea; nonostante ciò negli scritti dei libertini è riscontrabile la critica — storica e teorica — della [[religione]] rivelata. Le credenze cristiane furono per loro non più che superstizioni.  
Il libertinismo, come già  detto, non ha prodotto una [[filosofia]] omogenea; nonostante ciò negli scritti dei libertini è riscontrabile la critica — storica e teorica — della [[religione]] rivelata. Le credenze cristiane furono per loro non più che superstizioni.  
Riga 56: Riga 56:
Si comprende meglio perché “l'edonista” libertario [[Michel Onfray]] lo definisca «un libertino erudito», «un esempio di ribellione»” e dunque un «libertario» che può presentarsi come «una pre-incarnazione del dandismo» ed un rivoltoso di stampo baudelairiano che rimette in discussione la morale costrittiva del suo tempo. <ref>Si veda Michel Onfray, ''Le désir d'être un volcan. Journal hédoniste'', Parigi, Grasset, 392p, 1996, p.20 à  22</ref>
Si comprende meglio perché “l'edonista” libertario [[Michel Onfray]] lo definisca «un libertino erudito», «un esempio di ribellione»” e dunque un «libertario» che può presentarsi come «una pre-incarnazione del dandismo» ed un rivoltoso di stampo baudelairiano che rimette in discussione la morale costrittiva del suo tempo. <ref>Si veda Michel Onfray, ''Le désir d'être un volcan. Journal hédoniste'', Parigi, Grasset, 392p, 1996, p.20 à  22</ref>


Cyrano è ugualmente uno degli scrittori che più insiste per trovare misure che limitino il potere: per Cyrano «la libertà  del cittadino è inversamente proporzionale a quella del sovrano» <ref>Si veda Fernandez-Récatala, ''Denis Mémoires du futur''. 1991, p.112</ref> e la scelta del sovrano deve essere concepita per far sì che per il popolo valga il motto: «pensate a vivere liberamente».  Il principe per Cyrano dovrebbe essere «il più debole, il più morbido ed il più pacifico», di modo che il potere possa subire il sistema di rotazione e cambiare «ogni 6 mesi» ed il sovrano debba essere deposto in caso di reclami almeno di 3 persone, cosa che comporta automaticamente altre elezioni. Egli quindi concepisce un monarca con forti responsabilità  dinanzi al soggetto-cittadino, annunciando e descrivendo uno dei regimi più democratici dell'epoca. Non é un caso che il suo lavoro fu giudicato troppo duro riguardo al potere e Cyrano é costretto ad autocensurarsi per non incorrere nella violenza istituzionale. Per precauzione egli sceglie quindi di utilizzare la favola come metafora, raccontando, per esempio nel suo secondo romanzo, un governo degli uccelli il cui “capo” era uno dei più deboli, dunque facilmente sostituibile se non decide o cerca di rafforzare i suoi poteri.  
Cyrano è ugualmente uno degli scrittori che più insiste per trovare misure che limitino il potere: per Cyrano «la libertà  del cittadino è inversamente proporzionale a quella del sovrano» <ref>Si veda Fernandez-Récatala, ''Denis Mémoires du futur''. 1991, p.112</ref> e la scelta del sovrano deve essere concepita per far sì che per il popolo valga il motto: «pensate a vivere liberamente».  Il principe per Cyrano dovrebbe essere «il più debole, il più morbido ed il più pacifico», di modo che il potere possa subire il sistema di rotazione e cambiare «ogni 6 mesi» ed il sovrano debba essere deposto in caso di reclami almeno di 3 persone, cosa che comporta automaticamente altre elezioni. Egli quindi concepisce un monarca con forti responsabilità  dinanzi al soggetto-cittadino, annunciando e descrivendo uno dei regimi più democratici dell'epoca. Non è un caso che il suo lavoro fu giudicato troppo duro riguardo al potere e Cyrano è costretto ad autocensurarsi per non incorrere nella violenza istituzionale. Per precauzione egli sceglie quindi di utilizzare la favola come metafora, raccontando, per esempio nel suo secondo romanzo, un governo degli uccelli il cui “capo” era uno dei più deboli, dunque facilmente sostituibile se non decide o cerca di rafforzare i suoi poteri.  
<ref>Fonte capitolo: [http://rousseaustudies.free.fr/articlefermentslibertaires.htm La fantaisie libertaire de Cyrano. 1657]</ref>
<ref>Fonte capitolo: [http://rousseaustudies.free.fr/articlefermentslibertaires.htm La fantaisie libertaire de Cyrano. 1657]</ref>
==Note==
==Note==
64 364

contributi