Libertà di stampa: differenze tra le versioni

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Con il [[secondo governo Berlusconi]] e il susseguente [[Berlusconi bis]] ([[2001]]-[[2006]]) si riscontra una grave e celata perdità di libertà di informazione. Tant'è che, nel suo rapporto annuale del [[2005]], [[Freedom House]] declassa l'Italia al 77° posto nella scala mondiale, unico paese ''partly free'' (semi-libero) dell'Europa occidentale.
Con il [[secondo governo Berlusconi]] e il susseguente [[Berlusconi bis]] ([[2001]]-[[2006]]) si riscontra una grave e celata perdità di libertà di informazione. Tant'è che, nel suo rapporto annuale del [[2005]], [[Freedom House]] declassa l'Italia al 77° posto nella scala mondiale, unico paese ''partly free'' (semi-libero) dell'Europa occidentale.
=== La Libertà di stampa in Italia è garantita dal art. 21 della Costituzione ===
La costituzione italiana nasce forse nel migliore dei momenti, in un periodo di aperta dialettica tra gli schieramenti di destra e di sinistra, con la [[chiesa cattolica]] che esercita pressioni per salvaguardare la [[morale]] ed il [[buoncostume]], e residui delle forze di estrema destra che volevano garantire l'accesso ai mezzi d'informazione anche alle minoranze più risicate.
L'articolo 21 della Costituzione Italiana si trova nella Parte I
che regola i "Diritti e Doveri dei Cittadini", al Titolo I sotto la voce "Rapporti Civili".


== Storia ==
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