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Inizialmente il movimento prese piede soprattutto nell'ambito delle [[arti figurative]], successivamente si diffuse rapidamente entro altre discipline artistiche, come la poesia, la [[letteratura]], la danza e il [[teatro]]. | Inizialmente il movimento prese piede soprattutto nell'ambito delle [[arti figurative]], successivamente si diffuse rapidamente entro altre discipline artistiche, come la poesia, la [[letteratura]], la danza e il [[teatro]]. | ||
La prima manifestazione pubblica degli | La prima manifestazione pubblica degli automatisti ebbe luogo nel marzo [[1946]] in una boutique occupata della ''Rue Amherst'', a Montreal. | ||
== L'origine del nome== | == L'origine del nome== | ||
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Lentamente gli automatisti (o meglio, alcuni suoi membri) svilupparono affinità via via più consistenti con il pensiero anarchico. Il pittore [[Jean-Paul Mousseau]] portò e diffuse, di ritorno da un suo viaggio in [[Francia]], alcuni libri anarchici introvabili nel Québec, dichiarando la propria affinità con uno scrittore anarchico russo. | Lentamente gli automatisti (o meglio, alcuni suoi membri) svilupparono affinità via via più consistenti con il pensiero anarchico. Il pittore [[Jean-Paul Mousseau]] portò e diffuse, di ritorno da un suo viaggio in [[Francia]], alcuni libri anarchici introvabili nel Québec, dichiarando la propria affinità con uno scrittore anarchico russo. | ||
Uno dei maggiori esponenti | Uno dei maggiori esponenti automatisti come [[Claude Grauveau]] sottolineò esplicitamente l'allontanamento dal marxismo per indirizzarsi verso ambiti maggiormente libertari: «Di tutte questi correnti di pensiero economico-sociali, è senza dubbio l'[[anarchismo]] che mi appare il più respirabile...». | ||
Con lo scioglimento del gruppo, [[Paul-Émile Borduas|Borduas]] sviluppò una certa amarezza di fronte al periodo appena vissuto, finendo per mettere in dubbio la giustezza dei suoi scritti automatismi. Uno dei pochi a conservare la forza rivoluzionaria, dopo lo scioglimento del movimento, fu senza dubbio [[Claude Gauvreau]], unico bagliore di luce nella grande oscurità degli anni '50 del Québec. | Con lo scioglimento del gruppo, [[Paul-Émile Borduas|Borduas]] sviluppò una certa amarezza di fronte al periodo appena vissuto, finendo per mettere in dubbio la giustezza dei suoi scritti automatismi. Uno dei pochi a conservare la forza rivoluzionaria, dopo lo scioglimento del movimento, fu senza dubbio [[Claude Gauvreau]], unico bagliore di luce nella grande oscurità degli anni '50 del Québec. |