Le Libertaire: differenze tra le versioni

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[[File:Le Libertaire.jpg|miniatura|''Le Libertaire'' (1892)]]
[[Image:Le Libertaire 5.png|thumb|400px|right|Il numero 5 ([[31 agosto]] [[1858]]) de ''Le Libertaire''.]]
 
:{{Citazione|''Il libertario non ha patria se non la patria universale. Egli è nemico dei confini: pietre di confine di nazioni, proprietà statali; pietre di confine di campi, di case, di officine, proprietà particolari; pietre di confine di proprietà familiari, coniugali e paterne. Per lui, l'Umanità è un corpo unico in cui tutti i membri hanno lo stesso ed eguale diritto al loro libero e intero sviluppo, che siano i figli di un continente o di un altro, che appartengano all'uno o all'altro sesso, a questa o quell'altra razza.''|(dal primo numero de ''Le Libertaire'')}}
:{{Citazione|''Il libertario non ha patria se non la patria universale. Egli è nemico dei confini: pietre di confine di nazioni, proprietà statali; pietre di confine di campi, di case, di officine, proprietà particolari; pietre di confine di proprietà familiari, coniugali e paterne. Per lui, l'Umanità è un corpo unico in cui tutti i membri hanno lo stesso ed eguale diritto al loro libero e intero sviluppo, che siano i figli di un continente o di un altro, che appartengano all'uno o all'altro sesso, a questa o quell'altra razza.''|(dal primo numero de ''Le Libertaire'')}}


''[[Le Libertaire]]'' è stata una rivista anarchica francofona pubblicata a New York il [[9 giugno]] del [[1858]] dall'esiliato anarchico [[Joseph Déjacque]] (il sottotitolo era: ''Journal du Mouvement Social"''). Apparve ad intervalli leggermente irregolari fino al febbraio [[1861]], poco prima del ritorno di [[Joseph Dejacque|Dejacque]] in Francia. La testata riapparve in Algeri nel [[1892]] e fu poi prodotta in Bruxelles tra il [[1893]] e il [[1894]].
''[[Le Libertaire]]'' è stata una [[rivista anarchica]] francofona pubblicata a New York il [[9 giugno]] del [[1858]] dall'esiliato anarchico [[Joseph Déjacque]] (il sottotitolo era: ''Journal du Mouvement Social"''). Apparve ad intervalli leggermente irregolari fino al febbraio [[1861]], poco prima del ritorno di [[Joseph Dejacque|Dejacque]] in Francia. La testata riapparve in Algeri nel [[1892]] e fu poi prodotta in Bruxelles tra il [[1893]] e il [[1894]].


Nel [[1895]], ''Le Libertaire'' fu rilanciato come pubblicazione settimanale in Francia da [[Sébastien Faure]] e [[Louise Michel]] e negli anni socialmente e politicamente turbolenti che accompagnarono il rapido cambiamento economico, durante il periodo precedente al [[1914]], divenne una testata di spicco a livello internazionale, tradotta in varie lingue.
Nel [[1895]], ''Le Libertaire'' fu rilanciato come pubblicazione settimanale in Francia da [[Sébastien Faure]] e negli anni socialmente e politicamente turbolenti che accompagnarono il rapido cambiamento economico, durante il periodo precedente al [[1914]], divenne una testata di spicco a livello internazionale, tradotta in varie lingue.


Le pubblicazioni sono continuate dal [[1918]] al [[1939]] e poi dal [[1944]] al [[1956]]. ''Le Libertaire'' è tornata nel [[1968]] ed è stata prodotta in modo intermittente fino al [[2011]] (dopo il [[2005]] è stata pubblicata soltanto online). A partire dal [[2016]] pare che esista come "spazio Internet" del gruppo libertario «[[Jules Durand16]]».
Le pubblicazioni sono continuate dal [[1918]] al [[1939]] e poi dal [[1944]] al [[1956]]. ''Le Libertaire'' è tornata nel [[1968]] ed è stata prodotta fino al [[2005]], anno dopo il quale è stata pubblicata soltanto online. A partire dal [[2016]] esiste come "spazio Internet" del «gruppo libertario ''Jules Durand''».


== Storia ==
== Storia ==


=== ''Le Libertaire'' (New York 1858-1861) ===
=== ''Le Libertaire'' (New York 1858-1861) ===
[[File:Le Libertaire2.png|miniatura|left|«''Le Libertaire''» (1860)]]
Il primo numero del quotidiano «'''''Le Libertaire - giornale del movimento sociale'''''» appare a New York il [[9 giugno]] [[1858]]. Il suo unico animatore è [[Joseph Déjacque]], scrittore e giornalista anarchico.
Il primo numero del quotidiano «'''''Le Libertaire - giornale del movimento sociale'''''» appare a New York il [[9 giugno]] [[1858]]. Il suo unico animatore è [[Joseph Déjacque]], scrittore e giornalista anarchico.
Egli è perseguito in Francia per instigazione all'odio e al disprezzo per il governo della repubblica, odio e disprezzo per i cittadini l'uno contro l'altro, apologia di fatti qualificati come reati dal diritto penale del governo di Louis-Napoléon Bonaparte. Il [[22 ottobre]] [[1851]] la corte d'assise della Senna stabilisce la distruzione della sua raccolta di poesie, ''Les Lazaréennes'', favole e poesie sociali, e lo condanna a due anni di prigione e a una multa di 2.000 franchi. Per sfuggire a questa sentenza, si rifugia prima a Bruxelles, poi a Londra, poi raggiunge Jersey e infine gli Stati Uniti, dove era rifugiato dal [[1854]].
Egli è perseguito in Francia per instigazione all'odio e al disprezzo per il governo della repubblica, odio e disprezzo per i cittadini l'uno contro l'altro, apologia di fatti qualificati come reati dal diritto penale del governo di Louis-Napoléon Bonaparte. Il [[22 ottobre]] [[1851]] la corte d'assise della Senna stabilisce la distruzione della sua raccolta di poesie, ''Les Lazaréennes'', favole e poesie sociali, e lo condanna a due anni di prigione e a una multa di 2.000 franchi. Per sfuggire a questa sentenza, si rifugia prima a Bruxelles, poi a Londra, poi raggiunge Jersey e infine gli Stati Uniti, dove era rifugiato dal [[1854]].
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=== ''Le Libertaire'' (Algeri 1892) ===
=== ''Le Libertaire'' (Algeri 1892) ===
[[File:Le Libertaire.jpg|miniatura|«''Le Libertaire''» (1892)]]
Il [[27 gennaio]] [[1892]] ad Algeri, [[Jean Faure]] pubblica «'''''Le Libertaire - organo comunista anarchico algerino'''''». Sette sono i numeri pubblicati e distribuiti lungo la costa africana, da Orano a Sfax. A parte gli annunci di alcuni incontri pubblici, pochissimi articoli riguardano l'Algeria o il movimento sociale locale. I testi riguardano principalmente l'[[antimilitarismo]], le disuguaglianze sociali, lo sfruttamento salariale, la [[Comune di Parigi]].
Il [[27 gennaio]] [[1892]] ad Algeri, [[Jean Faure]] pubblica «'''''Le Libertaire - organo comunista anarchico algerino'''''». Sette sono i numeri pubblicati e distribuiti lungo la costa africana, da Orano a Sfax. A parte gli annunci di alcuni incontri pubblici, pochissimi articoli riguardano l'Algeria o il movimento sociale locale. I testi riguardano principalmente l'[[antimilitarismo]], le disuguaglianze sociali, lo sfruttamento salariale, la [[Comune di Parigi]].


=== ''Le Libertaire'' (Bruxelles 1893-1894) ===
=== ''Le Libertaire'' (Bruxelles 1893-1894) ===
[[File:Le Libertaire3.jpg|miniatura|left|«''Le Libertaire''» (1893)]]
Il [[23 ottobre]] [[1893]] il bimestrale «'''''Le Libertaire - organo socialista-rivoluzionario dei gruppi di St-Josse-ten-Noode'''''» appare a Bruxelles (Belgio). Fondato da [[Henri Willems]] (amministratore) e [[Charles Herkelboeck]] (tipografo), segue il quotidiano ''[[L'Antipatriote]]'' ([[1892]]-[[1894]]), degli stessi autori. Accusati il [[5 aprile]] [[1894]] per "reato di stampa" a causa di un articolo in memoria di [[Auguste Vaillant]] su ''[[L'Antipatriote]]'', [[Henri Willems]] e [[Charles Herkelboeck]] sono condannati in contumacia a quattro anni di carcere e 1.000 franchi di multa dalla corte d'assise di Brabant. Il giornale cessa di apparire dopo l'undicesima edizione del [[10 marzo]] [[1894]].
Il [[23 ottobre]] [[1893]] il bimestrale «'''''Le Libertaire - organo socialista-rivoluzionario dei gruppi di St-Josse-ten-Noode'''''» appare a Bruxelles (Belgio). Fondato da [[Henri Willems]] (amministratore) e [[Charles Herkelboeck]] (tipografo), segue il quotidiano ''[[L'Antipatriote]]'' ([[1892]]-[[1894]]), degli stessi autori. Accusati il [[5 aprile]] [[1894]] per "reato di stampa" a causa di un articolo in memoria di [[Auguste Vaillant]] su ''[[L'Antipatriote]]'', [[Henri Willems]] e [[Charles Herkelboeck]] sono condannati in contumacia a quattro anni di carcere e 1.000 franchi di multa dalla corte d'assise di Brabant. Il giornale cessa di apparire dopo l'undicesima edizione del [[10 marzo]] [[1894]].


=== ''Le Libertaire'' (1895-1914) ===
=== ''Le Libertaire'' (1895-1914) ===
Il [[16 novembre]] [[1895]], [[Sébastien Faure]] lancia ''Le Libertaire''. Contrariamente alla credenza popolare, [[Louise Michel]] non è co-fondatrice del giornale. <ref>Louis Louvet, ''Les Origines de notre journal'', II, ''Le Monde libertaire'', 1965</ref> È anche sottotitolato "Fondato da S. Faure" fino al suo trentatreesimo numero1. Il giornale apparve dal 1895 al 1914, con una parentesi da febbraio a dicembre 1899, periodo in cui il settimanale fu sostituito dal quotidiano Le Journal du Peuple. Dall'agosto 1899, Le Libertaire apparve "illustrato" in aggiunta al quotidiano. Continuerà la sua vita fino al giudizio di quest'ultimo, nell'agosto 1914, quando le sue posizioni antimilitariste lo costringono a cessare la sua pubblicazione, dopo 960 numeri.
[[File:Le Libertaire5.jpg|miniatura|«''Le Libertaire''» (1895)]]
Il [[16 novembre]] [[1895]], [[Sébastien Faure]] lancia «'''''Le Libertaire'''''». Contrariamente alla credenza popolare, [[Louise Michel]] non è co-fondatrice del giornale, ma collaboratrice. <ref>Louis Louvet, ''[http://archive.is/KbIoY Les Origines de notre journal, II''], ''Le Monde Libertaire'', 1965</ref> Fino al suo trentatreesimo numero è anche sottotitolato «'''''Fondato da S. Faure'''''». Il giornale appare dal [[1895]] al [[1914]], con una sospensione da febbraio a dicembre [[1899]], periodo in cui il settimanale è sostituito dal quotidiano ''[[Le Journal du Peuple]]''. Dall'agosto [[1899]], appare il supplemento «'''''Le Libertaire illustrato'''''», in aggiunta al quotidiano. Continua la sua vita fino all'agosto [[1914]], quando le sue posizioni [[antimilitarismo|antimilitariste]] lo costringono a cessare la sua pubblicazione, dopo 960 numeri.
 
=== ''Le Libertaire'' (1919-1939) ===
[[File:Le Libertaire6.jpg|miniatura|left|Le Libertaire (1927)]]
Dopo un tentativo di pubblicazione clandestina nel [[1917]], il settimanale ritorna nel [[1919]] e viene pubblicato senza interruzione fino al [[1939]], quando la guerra ne impone la cessazione. Dal [[4 dicembre]] [[1923]] al [[26 marzo]] [[1925]] viene pubblicato ogni giorno, per un totale di 479 numeri, quindi torna ad essere un settimanale. ''Le Libertaire'' sostiene la minoranza libertaria nella nuova [[CGTU]] ([[Confédération générale du travail unitaire]]). Prima della Seconda guerra mondiale è organo dell'[[Union anarchiste]] (UA).
 
=== ''Le Libertaire'' (1944-1956) ===
[[File:Le Libertaire4.gif|miniatura|«''Le Libertaire''» (1947)]]
Il [[21 dicembre]] [[1944]], «'''''Le Libertaire'''''» riappare dapprima con pubblicazioni irregolari e poi, dal settembre [[1945]], come quindicinale a causa di restrizioni cartacee. Dal primo all'undicesimo numero, è sottotitolato «'''''organo federalista del movimento libertario'''''». Dal dodicesimo numero, diventa l'«'''''organo della Federazione Anarchica'''''» ([[Fédération Anarchiste]]). Riprende la sua forma di settimanale dall'aprile [[1946]]. È l'epoca d'oro de ''Le Libertaire'', che conta le collaborazioni di [[Georges Brassens]] (sarà uno dei membri permanenti del giornale), [[Léo Ferré]], [[André Breton]], [[Armand Robin]] e [[Albert Camus]].
 
Nel maggio del [[1953]], in seguito all'acquisizione dell'[[OPB]] e all'esclusione o alla partenza degli avversari, la [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]] francese viene trasformata nella [[Federazione Comunista Libertaria]] ([[FCL]]), che ora possiede la testata ''Le Libertaire''. Dal numero 378 del [[3 dicembre]] [[1953]], ''Le Libertaire'' è sottotitolato «'''''organo della Federazione Comunista Libertaria'''''». La [[FCL]] sostiene i separatisti algerini e accumula debiti a causa delle cause intentate dal governo francese. Durante il consiglio nazionale del [[17 luglio]] [[1956]], la [[FCL]] decide di "sospendere" la pubblicazione de ''Le Libertaire'' a causa dei debiti accumulati. La quattrocentottantaseiesima e ultima edizione de ''Le Libertaire'' viene pubblicata il [[5 luglio]] [[1956]]. A succederne sarà ''[[Le Monde Libertaire]]'', pubblicata da una ricostituita [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]].
 
=== ''Le Libertaire'' (dal 1968 ad oggi) ===
[[File:Le Libertaire7.jpg|miniatura|left|«''Le Libertaire''» (2017)]]
Tra il [[1968]] e il [[1972]], l'[[Unione Federale degli Anarchici]] ([[Union fédérale des anarchistes]]) gestisce la testata per dieci numeri.
 
Nel [[1977]] la testata è presa, per un numero (non uscito), dal «gruppo ''Fresnes-Antony''» della [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]].
 
Nel maggio [[1978]], «'''''Le Libertaire'''''» riappare edito da membri della [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]] in rottura con quest'ultima. Nel [[1979]], l'editore de ''Le Libertaire'', [[Jean-Pierre Jacquinot]] lascia l'organizzazione e al congresso di Nevers (novembre [[1979]]) fonda con [[Maurice Laisant]] e altri gruppi («gruppo ''Germinal''», «gruppo ''Ni dieux ni maîtres''»ecc.) l'[[Unione degli anarchici]] ([[Union des anarchistes]]). ''Le Libertaire'' sdiventa quindi l'organo - non ufficiale - di questa organizzazione. A poco a poco, la parte editoriale che fa capo al «gruppo ''Jules Durand''» diventa preponderante (il sottotitolo traduce via via questa evoluzione: «'''''pubblicazione a cura dei gruppi Jules Durand, Atelier du Soir, Germinal'''''», «'''''pubblicazione a cura dei gruppi Jules Durand, Atelier du Soir'''''», «'''''pubblicazione a cura del gruppo Jules Durand e di attivisti dell'Unione degli Anarchici'''''»).
 
Al congresso di Digione ([[1993]]) dell'[[Unione degli Anarchici]], [[Jean-Pierre Jacquinot]] - assente - viene escluso. Al congresso dell'anno successivo - Saint Léger-les-Vignes, [[1994]] - la rottura è completata: il «gruppo ''Jules Durand''» si ritira dall'[[Unione degli Anarchici]], portando con sé ''Le Libertaire''. L'anno seguente (Assemblea generale di Le Havre, settembre [[1995]]) il gruppo editoriale e altri attivisti (anche ex membri dell'[[Unione degli Anarchici]]) fondano il [[Coordinamento Anarchico]], ''Le Libertaire'' diventa il suo organo, ancora non ufficiale. Nel [[2001]], di fronte al fallimento di questa organizzazione, il «gruppo ''Jules Durand''» decide di metterlo a riposo (ma continerà a rivendicarlo).
 
Nel novembre [[2005]], le difficoltà finanziarie costringono il gruppo a smettere di pubblicare articoli. Il giornale continua la sua pubblicazione via Internet e diventa lo "spazio Internet" del «gruppo libertario ''Jules Durand''». <ref>[http://le-libertaire.net/ ''Le Libertaire''], spazio Internet del gruppo libertario ''Jules Durand'' e del giornale ''Le Libertaire''</ref>


== Note ==
== Note ==
<references/>
<references/>


== Bibliografia ==
* Jean Maitron, ''Le mouvement anarchiste en France'', Gallimard, coll. «Tel», 1992
* René Bianco, ''Répertoire des périodiques anarchistes de langue française: un siècle de presse anarchiste '’expression française'', 1880-1983, Aix-Marseille, 1987 <ref>Documento utilizzato per la redazione della voce.</ref>
* Fabrice Magnone, ''Le Libertaire (1917-1956) Autopsie d'un organe anarchiste'', dottorato in storia, Università di Nizza, 1998
===== Note bibliografiche =====
<references/>
== Voci correlate ==
*[[Joseph Déjacque]]
*[[Stampa anarchica]]
*[[Storia del movimento libertario in Francia]]


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* [https://archivesautonomies.org/spip.php?article77 I numeri de «Le Libertaire» dal 1944 al 1956]
* [http://joseph.dejacque.free.fr/libertaire/libertaire.htm I numeri de ''Le Libertaire'' dal 1858 al 1861]
* [https://archivesautonomies.org/spip.php?rubrique609 I numeri de ''Le Libertaire'' dal 1895 al 1904]
* [https://archivesautonomies.org/spip.php?article77 I numeri de ''Le Libertaire'' dal 1944 al 1956]
* [http://archivesautonomies.org/spip.php?article3845 I numeri de ''Le Libertaire'' dal 1968 al 1972]


[[Categoria:Stampa anarchica]]
[[Categoria:Stampa anarchica]]
[[Categoria:Anarchismo in Francia]]
[[Categoria:Anarchismo in Francia]]
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