Le Libertaire: differenze tra le versioni

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Il [[21 dicembre]] [[1944]], «'''''Le Libertaire'''''» riappare dapprima con pubblicazioni irregolari e poi come quindicinale a causa di restrizioni cartacee. Dal primo all'undicesimo numero, è sottotitolato «'''''organo federalista del movimento libertario'''''». Dal dodicesimo numero, diventa l'«'''''organo della Federazione Anarchica'''''» ([[Fédération Anarchiste]]). Riprende la sua forma di settimanale dall'aprile [[1946]]. È l'epoca d'oro de ''Le Libertaire'', che conta le collaborazioni di [[Georges Brassens]] (sarà uno dei membri permanenti del giornale), [[Léo Ferré]], [[André Breton]], [[Armand Robin]] e [[Albert Camus]].
Il [[21 dicembre]] [[1944]], «'''''Le Libertaire'''''» riappare dapprima con pubblicazioni irregolari e poi come quindicinale a causa di restrizioni cartacee. Dal primo all'undicesimo numero, è sottotitolato «'''''organo federalista del movimento libertario'''''». Dal dodicesimo numero, diventa l'«'''''organo della Federazione Anarchica'''''» ([[Fédération Anarchiste]]). Riprende la sua forma di settimanale dall'aprile [[1946]]. È l'epoca d'oro de ''Le Libertaire'', che conta le collaborazioni di [[Georges Brassens]] (sarà uno dei membri permanenti del giornale), [[Léo Ferré]], [[André Breton]], [[Armand Robin]] e [[Albert Camus]].


Nel maggio del [[1953]], in seguito all'acquisizione dell'[[OPB]] e all'esclusione o alla partenza degli avversari, la [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]] francese viene trasformata nella [[Federazione Comunista Libertaria]] ([[FCL]]), che ora possiede la testata ''Le Libertaire''. Dal numero 378 del [[3 dicembre]] [[1953]], ''Le Libertaire'' è sottotitolato «'''''organo della Federazione Comunista Libertaria'''''». La [[FCL]] sostiene i separatisti algerini e accumula debiti a causa delle cause intentate dal governo francese. Durante il consiglio nazionale del [[17 luglio]] [[1956]], la [[FCL]] decide di "sospendere" la pubblicazione de ''Le Libertaire''. La 486a e ultima edizione de ''Le Libertaire'' viene pubblicata il [[5 luglio]] [[1956]]. A succederne sarà ''[[Le Monde libertaire]]'', pubblicata da una ricostituita Federazione Anarchica.
Nel maggio del [[1953]], in seguito all'acquisizione dell'[[OPB]] e all'esclusione o alla partenza degli avversari, la [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]] francese viene trasformata nella [[Federazione Comunista Libertaria]] ([[FCL]]), che ora possiede la testata ''Le Libertaire''. Dal numero 378 del [[3 dicembre]] [[1953]], ''Le Libertaire'' è sottotitolato «'''''organo della Federazione Comunista Libertaria'''''». La [[FCL]] sostiene i separatisti algerini e accumula debiti a causa delle cause intentate dal governo francese. Durante il consiglio nazionale del [[17 luglio]] [[1956]], la [[FCL]] decide di "sospendere" la pubblicazione de ''Le Libertaire''. La 486a e ultima edizione de ''Le Libertaire'' viene pubblicata il [[5 luglio]] [[1956]]. A succederne sarà ''[[Le Monde libertaire]]'', pubblicata da una ricostituita [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]].
 
=== ''Le Libertaire'' (dal 1968 ad oggi) ===
Tra il [[1968]] e il [[1972]], l'[[Unione Federale degli Anarchici]] ([[Union fédérale des anarchistes]]) gestisce la testata per dieci numeri.
 
Nel [[1977]] la testata è presa, per un numero (non uscito), dal «gruppo Fresnes-Antony» della [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]].
 
Nel maggio [[1978]], ''Le Libertaire'' riappare edito da membri della [[Fédération Anarchiste|Federazione Anarchica]] in rottura con quest'ultima. Nel [[1979]], l'editore de ''Le Libertaire'', [[Jean-Pierre Jacquinot]] lascia l'organizzazione e al congresso di Nevers (novembre [[1979]]) fonda con [[Maurice Laisant]] e altri gruppi («gruppo ''Germinal''», «gruppo ''Ni dieux ni maîtres''», ecc.) l'[[Unione degli anarchici]] ([[Union des anarchistes]]). ''Le Libertaire'' sdiventa quindi l'organo - non ufficiale - di questa organizzazione. A poco a poco, la parte editoriale che fa capo al «gruppo ''Jules Durand''» diventa preponderante (il sottotitolo traduce via via questa evoluzione: «'''pubblicazione a cura dei gruppi ''Jules Durand'', ''Atelier du Soir'', ''Germinal'''''», «'''pubblicazione a cura dei gruppi ''Jules Durand'', ''Atelier du Soir'''''», «'''pubblicazione a cura del gruppo ''Jules Durand'' e di attivisti dell'''Unione degli Anarchici'''''»).
 
Al congresso di Digione (1993) dell'Unione degli Anarchici, Jean-Pierre Jacquinot - assente - fu escluso. Al congresso dell'anno successivo - Saint Léger-les-Vignes, 1994 - la rottura fu completata, il gruppo Jules Durand si ritirò dall'Unione degli Anarchici, portando con sé Le Libertaire. L'anno seguente (Assemblea generale di Le Havre, settembre 1995) il gruppo editoriale e altri attivisti (ex membri dell'Unione degli Anarchici, tra gli altri) fondarono il Coordinamento Anarchico, Le Libertaire divenne il suo organo, ancora non ufficiale. . Nel 2001, di fronte al fallimento di questa organizzazione, il gruppo Jules Durand decise di metterlo a riposo (ma continuò a rivendicarlo).
 
Nel novembre 2005, le difficoltà finanziarie hanno costretto il gruppo a smettere di pubblicare articoli. Il giornale continua la sua pubblicazione via Internet fino al 2011, quindi diventa lo "spazio Internet" del gruppo libertario Jules Durand17.


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