Lao Tze: differenze tra le versioni

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== Lao-Tze fondò l'Anarchismo ==
== Lao-Tze fondò l'Anarchismo ==


: «Io affermo che la ragione dell'incapacità della [[Cina]] di progredire al passo con il resto del mondo sta nella sua enfasi sulle cose antiche e nel  suo trattamento  superficiale delle cose moderne.  La  ragione  del   progresso  dell'Occidente  sta   proprio  nel  suo  atteggiamento opposto. Noi cinesi abbiamo la tendenza a considerare le novità occidentali come se fossero una copia di cose che la  Cina ha da tempo posseduto  o  sperimentato.  Per esempio, diciamo che la Cina ha conosciuto l'Imperialismo sotto i Mongoli; che il Nazionalismo risale all'Imperatore Giallo; che  '''Lao-Tze fondò l'Anarchismo'''; che  Mo  Zi fu il primo a propugnare l'amore universale; che tanto tempo fa la  Cina praticò il [[Comunismo]] sotto il nome di ''Sistema dei Campi a Pozzo''. <ref>Il  Sistema dei  Campi a Pozzo (井田制度, ''jingtian zhidu'')  è stato un metodo di distribuzione della terra esistente in  Cina fra il  IX  secolo a.C. (fine dinastia  Zhou  Occidentale) e la fine del periodo degli  Stati Combattenti. Il suo nome deriva dal carattere cinese 井 (jǐng), che significa 'bene' e rappresenta un sistema di divisione della divisione della terra  stessa: uno  spazio  quadrato di terra  veniva divisa in nove  sezioni di misura identica. Le parti esterne erano divise in otto sezioni (私田, sītián) e venivano coltivate privatamente dai  servi della gleba; la  sezione centrale (公田, gōngtián) veniva coltivata in comunità  dagli  stessi per conto dei nobili proprietari terrieri. Mentre tutti i campi erano di proprietà  degli aristocratici, i campi privati erano gestiti esclusivamente dai servi della gleba e la produzione agricola apparteneva direttamente agli agricoltori.  Soltanto il prodotto dei campi comuni, a cui lavoravano tutte e otto le famiglie, andava agli aristocratici.</ref> È invece  vero che dietro alla nascita di nuove conoscenze c'è una ragione.  Essa avviene a tempo debito, quando ha il potenziale per realizzarsi. Non si può invocare qualche detto antico per dimostrare che tutto era già   stato previsto,  o che tutto deve adattarsi agli insegnamenti antichi. Ci sono innumerevoli cose che nemmeno l'uomo moderno può prevedere. Pertanto, quanto possiamo aspettarci dagli antichi?» <ref>[http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/3288/812771-1149820.pdf?sequence=2 Tratto da: ''Il Movimento Anarchico nella Cina PreRepubblicana e Repubblicana'']</ref>
: «Io affermo che la ragione dell'incapacità della [[Cina]] di progredire al passo con il resto del mondo sta nella sua enfasi sulle cose antiche e nel  suo trattamento  superficiale delle cose moderne.  La  ragione  del progresso  dell'Occidente  sta proprio  nel  suo  atteggiamento opposto. Noi cinesi abbiamo la tendenza a considerare le novità occidentali come se fossero una copia di cose che la  Cina ha da tempo posseduto  o  sperimentato.  Per esempio, diciamo che la Cina ha conosciuto l'Imperialismo sotto i Mongoli; che il Nazionalismo risale all'Imperatore Giallo; che  '''Lao-Tze fondò l'Anarchismo'''; che  Mo  Zi fu il primo a propugnare l'amore universale; che tanto tempo fa la  Cina praticò il [[Comunismo]] sotto il nome di ''Sistema dei Campi a Pozzo''. <ref>Il  Sistema dei  Campi a Pozzo (井田制度, ''jingtian zhidu'')  è stato un metodo di distribuzione della terra esistente in  Cina fra il  IX  secolo a.C. (fine dinastia  Zhou  Occidentale) e la fine del periodo degli  Stati Combattenti. Il suo nome deriva dal carattere cinese 井 (jǐng), che significa 'bene' e rappresenta un sistema di divisione della divisione della terra  stessa: uno  spazio  quadrato di terra  veniva divisa in nove  sezioni di misura identica. Le parti esterne erano divise in otto sezioni (私田, sītián) e venivano coltivate privatamente dai  servi della gleba; la  sezione centrale (公田, gōngtián) veniva coltivata in comunità  dagli  stessi per conto dei nobili proprietari terrieri. Mentre tutti i campi erano di proprietà  degli aristocratici, i campi privati erano gestiti esclusivamente dai servi della gleba e la produzione agricola apparteneva direttamente agli agricoltori.  Soltanto il prodotto dei campi comuni, a cui lavoravano tutte e otto le famiglie, andava agli aristocratici.</ref> È invece  vero che dietro alla nascita di nuove conoscenze c'è una ragione.  Essa avviene a tempo debito, quando ha il potenziale per realizzarsi. Non si può invocare qualche detto antico per dimostrare che tutto era già   stato previsto,  o che tutto deve adattarsi agli insegnamenti antichi. Ci sono innumerevoli cose che nemmeno l'uomo moderno può prevedere. Pertanto, quanto possiamo aspettarci dagli antichi?» <ref>[http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/3288/812771-1149820.pdf?sequence=2 Tratto da: ''Il Movimento Anarchico nella Cina PreRepubblicana e Repubblicana'']</ref>


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