La Rivoluzione Russa: differenze tra le versioni

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Il potere politico veniva via via accentrato nel ''Politburo'' o "Ufficio politico", costituito da [[Lenin]], [[Lev Trotzkij|Trotzkij]], [[Sverolov]] e [[Stalin]].
Il potere politico veniva via via accentrato nel ''Politburo'' o "Ufficio politico", costituito da [[Lenin]], [[Lev Trotzkij|Trotzkij]], [[Sverolov]] e [[Stalin]].
[[File:Leon-trotsky.jpg|thumb|left|[[Lev Trotskij]] si oppose al centralismo stalinista ma fu anche protagonista di azioni repressive contro gli anarchici]]  
[[File:Leon-trotsky.jpg|thumb|left|[[Lev Trotskij]] si oppose al centralismo stalinista ma fu anche protagonista di azioni repressive contro gli anarchici]]  
Il partito comunista incrementò il proprio potere, escludendo ogni dissenso interno ed esterno al partito bolscevico. Vennero inoltre a fronteggiarsi sempre più aspramente due diverse visioni del [[comunismo]] e della [[rivoluzione]]: quella che voleva il [[socialismo]] in un solo paese ([[Stalin]]) e quella che voleva l'estensione della [[rivoluzione]] in tutti i paesi ([[Lev Trotzkij]]). Prevalse la fazione staliniana (Trotzkij costretto a fuggire fu assassinato in [[Messico]] da alcuni sicari mandati da Stalin) che accentrò ancor di più il proprio potere, avviando una rapida industrializzazione del paese e la collettivizzazione forzata del sistema agricolo secondo una rigida pianificazione economica da cui non si poté transigere (secondo lo statistico Prokopovic fino al [[1919]] erano stati censiti circa 25800000 nuclei familiari, nel [[1936]], finita la collettivizzazione, ne restavano 20.600.000... ciò significa che “sparirono” circa 5 milioni di famiglie <ref name="loescher">''La storia e i suoi problemi'', Loescher editore, pag. 267</ref>).  
Il partito comunista incrementò il proprio potere, escludendo ogni dissenso interno ed esterno al partito bolscevico. Vennero inoltre a fronteggiarsi sempre più aspramente due diverse visioni del [[comunismo]] e della [[rivoluzione]]: quella che voleva il [[socialismo]] in un solo paese ([[Stalin]]) e quella che voleva l'estensione della [[rivoluzione]] in tutti i paesi ([[Lev Trotzkij]]). Prevalse la fazione staliniana (Trotzkij costretto a fuggire fu assassinato in [[Messico]] da alcuni sicari mandati da Stalin) che accentrò ancor di più il proprio potere, avviando una rapida industrializzazione del paese e la collettivizzazione forzata del sistema agricolo secondo una rigida pianificazione economica da cui non si poté transigere (secondo lo statistico Prokopovic fino al [[1919]] erano stati censiti circa 25.800.000 nuclei familiari, nel [[1936]], finita la collettivizzazione, ne restavano 20.600.000... ciò significa che “sparirono” circa 5 milioni di famiglie <ref name="loescher">''La storia e i suoi problemi'', Loescher editore, pag. 267</ref>).  


Dal [[1936]], con l'inizio delle [[purghe staliniane]] <ref>Le purghe staliane furono volute da Stalin in persona dopo l'omicidio di [[Sergej Mirovič Kirov]], avvenuto a Leningrado, odierna San Pietroburgo, il [[1° dicembre]] [[1934]].</ref>, l'attività [[repressione|repressiva]] della ex-[[Ceka]] (ora NKVD) si fece più intensa. Durante quel periodo gli anarchici furono tra i più perseguitati dal servizio segreto:
Dal [[1936]], con l'inizio delle [[purghe staliniane]] <ref>Le purghe staliane furono volute da Stalin in persona dopo l'omicidio di [[Sergej Mirovič Kirov]], avvenuto a Leningrado, odierna San Pietroburgo, il [[1° dicembre]] [[1934]].</ref>, l'attività [[repressione|repressiva]] della ex-[[Ceka]] (ora NKVD) si fece più intensa. Durante quel periodo gli anarchici furono tra i più perseguitati dal servizio segreto:
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