La Questione Sociale (settimanale di Buenos Aires): differenze tra le versioni

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[[Malatesta]] aveva già diretto un settimanale con il titolo ''La Questione Sociale'' a Firenze nel [[1883]]-[[1884]]. Il foglio (sottotitolato «'''Organo [[comunista-anarchico]]'''» e, dal [[3 giugno]] [[1888]], «'''Voce dei lavoratori'''»), recava il motto «'''Perchè parlate di libertà? Chi è povero è schiavo'''».
[[Malatesta]] aveva già diretto un settimanale con il titolo ''La Questione Sociale'' a Firenze nel [[1883]]-[[1884]]. Il foglio (sottotitolato «'''Organo [[comunista-anarchico]]'''» e, dal [[3 giugno]] [[1888]], «'''Voce dei lavoratori'''»), recava il motto «'''Perchè parlate di libertà? Chi è povero è schiavo'''».


Venne pubblicato dal [[22 dicembre]] [[1883]] al [[26 maggio]] [[1889]], ma subì interruzioni dal [[10 febbraio]] al [[4 maggio]] [[1884]], dal [[1° giugno]] [[1884]] al [[20 maggio]] [[1888]] dal [[21 ottobre]] [[1888]] al [[19 maggio]] [[1889]] (negli anni [[1888]]-[[1889]] fu pubblicato anche a Livorno e Pisa).
Venne pubblicato dal [[22 dicembre]] [[1883]] al [[26 maggio]] [[1889]], ma subì interruzioni dal [[10 febbraio]] al [[4 maggio]] [[1884]], dal [[1° giugno]] [[1884]] al [[20 maggio]] [[1888]] e dal [[21 ottobre]] [[1888]] al [[19 maggio]] [[1889]] (negli anni [[1888]]-[[1889]] fu pubblicato anche a Livorno e Pisa).


Verso la fine del [[1884]], onde sottrarsi alla condanna emessa contro di lui dal Tribunale di Roma, [[Errico Malatesta]] abbandona l'[[Italia]] e, dopo una breve sosta a Londra, s'imbarca per l'[[Argentina]]. Lo accompagnano gli internazionalisti [[Francesco Pezzi]] e [[Francesco Natta]] (anch'essi condannati, in contumacia, per avere preso le difese del loro correligionario firmando, con altri 53 sovversivi, un manifesto di protesta contro la sentenza dei giudici romani), [[Cesare Agostinelli]] e il giovane [[anarchico]] [[Galileo Palla]].
Verso la fine del [[1884]], onde sottrarsi alla condanna emessa contro di lui dal Tribunale di Roma, [[Errico Malatesta]] abbandona l'[[Italia]] e, dopo una breve sosta a Londra, s'imbarca per l'[[Argentina]]. Lo accompagnano gli internazionalisti [[Francesco Pezzi]] e [[Francesco Natta]] (anch'essi condannati, in contumacia, per avere preso le difese del loro correligionario firmando, con altri 53 sovversivi, un manifesto di protesta contro la sentenza dei giudici romani), [[Cesare Agostinelli]] e il giovane [[anarchico]] [[Galileo Palla]].
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