L'anarchia spiegata ai tifosi di calcio: differenze tra le versioni

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La nazionale olandese di quel periodo era figlia degli anni '60, anni in cui i giovani di tutto il mondo presero a contestare radicalmente il sistema vigente. Vennero attaccati e messi in dubbio tutti i principi e i valori che fungevano da pilastro della società [[Capitalismo|capitalistico-borghese]]: la tradizione, l'ordine costituito, l'[[autorità]] e i dogmi di ogni campo. '''Tutto era contestabile. Tutto poteva e doveva essere rivoluzionato.''' In “Olanda” quel tutto coinvolse anche il mondo del calcio, solitamente restio ad accettare ammodernamenti e novità di qualsiasi tipo.
La nazionale olandese di quel periodo era figlia degli anni '60, anni in cui i giovani di tutto il mondo presero a contestare radicalmente il sistema vigente. Vennero attaccati e messi in dubbio tutti i principi e i valori che fungevano da pilastro della società [[Capitalismo|capitalistico-borghese]]: la tradizione, l'ordine costituito, l'[[autorità]] e i dogmi di ogni campo. '''Tutto era contestabile. Tutto poteva e doveva essere rivoluzionato.''' In “Olanda” quel tutto coinvolse anche il mondo del calcio, solitamente restio ad accettare ammodernamenti e novità di qualsiasi tipo.


Fino ad allora le squadre di calcio si erano fondate su concetti semplici e schematici: marcature a uomo in difesa <ref>Nella marcatura a uomo il difensore prende in consegna un avversario e lo segue in qualsiasi zona del campo (il difensore quindi quasi non partecipa al gioco effettivo della squadra poichè tutto il suo lavoro è finalizzato a distruggere quello altrui). Nella marcatura a zona invece il difensore prende in consegna una determinata zona del campo e "marca" coloro che passano per quella zona (il difensore tende a partecipare maggiormente al gioco offensivo della squadra).</ref> e rigido rispetto dei ruoli in campo e fuori (la dirigenza comanda sull'allenatore, l'allenatore comanda sui giocatori, i giocatori ubbidiscono: il difensore difende, l'attaccante attacca...). L'arrivo di Rinus Michels, detto "il Santone", alla guida degli Orange (gli orange è il nomignolo con cui viene identificata la nazionale olandese per via della classica maglia arancione) cambierà radicalmente questo modo conformista di intendere il gioco del calcio, sia dentro che fuori dal campo.
Fino ad allora le squadre di calcio si erano fondate su concetti semplici e schematici: marcature a uomo in difesa <ref>Nella marcatura a uomo il difensore prende in consegna un avversario e lo segue in qualsiasi zona del campo (il difensore quindi quasi non partecipa al gioco effettivo della squadra poiché tutto il suo lavoro è finalizzato a distruggere quello altrui). Nella marcatura a zona invece il difensore prende in consegna una determinata zona del campo e "marca" coloro che passano per quella zona (il difensore tende a partecipare maggiormente al gioco offensivo della squadra).</ref> e rigido rispetto dei ruoli in campo e fuori (la dirigenza comanda sull'allenatore, l'allenatore comanda sui giocatori, i giocatori ubbidiscono: il difensore difende, l'attaccante attacca...). L'arrivo di Rinus Michels, detto "il Santone", alla guida degli Orange (gli orange è il nomignolo con cui viene identificata la nazionale olandese per via della classica maglia arancione) cambierà radicalmente questo modo conformista di intendere il gioco del calcio, sia dentro che fuori dal campo.


Michels aveva cominciato a dar corpo alle sue idee sin dagli anni in cui allenava l'Ajax (3 scudetti dal 1966 al 1968, 1 finale di Coppa dei Campioni persa nel 1969 e una vinta nel 1971), ma è alla guida della nazionale del suo paese che “l'[[anarchia]]” entrerà prepotentemente nel mondo del calcio.
Michels aveva cominciato a dar corpo alle sue idee sin dagli anni in cui allenava l'Ajax (3 scudetti dal 1966 al 1968, 1 finale di Coppa dei Campioni persa nel 1969 e una vinta nel 1971), ma è alla guida della nazionale del suo paese che “l'[[anarchia]]” entrerà prepotentemente nel mondo del calcio.
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Michels-"il Santone" non mette in piedi nessuna [[gerarchia]]; non si comporta come un'[[autorità]] (si pensi all'allenatore italiano Fabio Capello, noto simpatizzante franchista, e fautore della gerarchizzazione dei rapporti tra allenatore e squadra... <ref>[http://aconservativemind.blogspot.com/2006/03/fenomenologia-di-fabio-capello-teocon.html Fenomenologia di Fabio Capello, teocon berlusconiano ]</ref> <ref>[http://archive.is/LzAHQ Il fascista Capello carica la nazionale inglese con un video dall'Afganistan]</ref>) ma da punto di riferimento per i calciatori; è uno che li guida dal basso, ponendosi al loro pari e non su un piano superiore. In questo modo l'Olanda raggiungerà due finali di Coppa del Mondo, entrambe perse contro i padroni di casa: nel 1974 contro la Germania (2-1) e nel 1978 contro l'Argentina (3-1) <ref>Nel 1978 alla guida dell'Olanda non c'era più Rinus Michels bensì Hernst Happel, un tedesco che più o meno ricalcò le ombre del suo predecessore. I mondiali argentini inoltre furono notevolmente inficiati dalle influenze esercitate dalla dittatura dei colonnelli sulla FIFA e quindi sugli arbitraggi. C'è inoltre da aggiungere che anche la fortuna non fu dalla parte degli olandesi perché al 90° della finale, con il risultato sull'1-1, l'olandese Rensebrick mancò il gol della vittoria prendendo il palo a portiere battuto. Le squadre andarono ai supplementari e l'Argentina si impose per 3-1</ref>.
Michels-"il Santone" non mette in piedi nessuna [[gerarchia]]; non si comporta come un'[[autorità]] (si pensi all'allenatore italiano Fabio Capello, noto simpatizzante franchista, e fautore della gerarchizzazione dei rapporti tra allenatore e squadra... <ref>[http://aconservativemind.blogspot.com/2006/03/fenomenologia-di-fabio-capello-teocon.html Fenomenologia di Fabio Capello, teocon berlusconiano ]</ref> <ref>[http://archive.is/LzAHQ Il fascista Capello carica la nazionale inglese con un video dall'Afganistan]</ref>) ma da punto di riferimento per i calciatori; è uno che li guida dal basso, ponendosi al loro pari e non su un piano superiore. In questo modo l'Olanda raggiungerà due finali di Coppa del Mondo, entrambe perse contro i padroni di casa: nel 1974 contro la Germania (2-1) e nel 1978 contro l'Argentina (3-1) <ref>Nel 1978 alla guida dell'Olanda non c'era più Rinus Michels bensì Hernst Happel, un tedesco che più o meno ricalcò le ombre del suo predecessore. I mondiali argentini inoltre furono notevolmente inficiati dalle influenze esercitate dalla dittatura dei colonnelli sulla FIFA e quindi sugli arbitraggi. C'è inoltre da aggiungere che anche la fortuna non fu dalla parte degli olandesi perché al 90° della finale, con il risultato sull'1-1, l'olandese Rensebrick mancò il gol della vittoria prendendo il palo a portiere battuto. Le squadre andarono ai supplementari e l'Argentina si impose per 3-1</ref>.


I detrattori di quell'esperienza sostengono ancora oggi che gli olandesi, vista la straordinaria forza dei singoli, avrebbero dovuto vincere molto di più, poichè in pratica non hanno vinto nulla. Rincarando l'accredine, spesso si aggiunge che con un maggior rigore, dentro e fuori del campo, probabilmente l'Olanda non sarebbe rimasta una squadra bella e incompiuta <ref>A metà degli anni '80 Michels tornerà a guidare la nazionale olandese e la condurrà alla vittoria dei campionati europei del 1988.</ref> e che alla fin fine quello che conta sono i risultati.  
I detrattori di quell'esperienza sostengono ancora oggi che gli olandesi, vista la straordinaria forza dei singoli, avrebbero dovuto vincere molto di più, poiché in pratica non hanno vinto nulla. Rincarando l'accredine, spesso si aggiunge che con un maggior rigore, dentro e fuori del campo, probabilmente l'Olanda non sarebbe rimasta una squadra bella e incompiuta <ref>A metà degli anni '80 Michels tornerà a guidare la nazionale olandese e la condurrà alla vittoria dei campionati europei del 1988.</ref> e che alla fin fine quello che conta sono i risultati.  
[[File:Anarchy symbol neat.png|thumb|150px|La "A" cerchiata, uno dei simboli del movimento anarchico]]
[[File:Anarchy symbol neat.png|thumb|150px|La "A" cerchiata, uno dei simboli del movimento anarchico]]
Essi però non comprendono che, forse, proprio quel clima libertario che si respirava in campo e fuori ha permesso ad una piccola nazione come l'Olanda (13 milioni di abitanti) di tirar fuori campioni così grandi, come mai ne ha avuto nella sua lunga storia. Inoltre, la stessa FIFA <ref>L'organo mondiale che guida il gioco del calcio e i suoi "affari".</ref> nel 1999 ha riconosciuto la grandezza di Rinus Michels nominandolo allenatore del secolo.
Essi però non comprendono che, forse, proprio quel clima libertario che si respirava in campo e fuori ha permesso ad una piccola nazione come l'Olanda (13 milioni di abitanti) di tirar fuori campioni così grandi, come mai ne ha avuto nella sua lunga storia. Inoltre, la stessa FIFA <ref>L'organo mondiale che guida il gioco del calcio e i suoi "affari".</ref> nel 1999 ha riconosciuto la grandezza di Rinus Michels nominandolo allenatore del secolo.
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