Kronstadt: differenze tra le versioni

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I rivoltosi di Kronstadt erano informati di quanto accadeva al di là della loro isola e furono molto colpiti dai numerosi scioperi organizzati dai lavoratori russi, che non potevano certamente essere considerati tutti dei reazionari. Nel febbraio precedente avevano inviato una delegazione che acquisisse notizie più dettagliate sugli [[sciopero|scioperi]] di Pietrogrado in particolare (ma in generale in buona parte della [[Russia]]), la quale non fece altro che confermare l'involuzione autoritaria e [[gerarchia|gerarchica]] della [[rivoluzione russa|rivoluzione]]. Per questo, il [[28 febbraio]] [[1921]] si tenne a bordo della nave da guerra ''Petropavlosk''<ref>[http://archive.is/56CIK Petropavlovsk (nave da battaglia 1894)]</ref> (essendo in pieno inverno, essa si trovava intrappolata nel ghiaccio del porto di Kronstadt insieme alla ''Sevastopol'') una storica assemblea in cui si votò una risoluzione che divenne la piattaforma politica degli insorti. [[1 marzo|1° marzo]] del [[1921]] la [[rivoluzione]] di Kronstadt prese una direzione decisamente antiautoritaria, in opposizione al potere bolscevico ed in favore di un "[[socialismo]] dal basso" e veramente popolare.
I rivoltosi di Kronstadt erano informati di quanto accadeva al di là della loro isola e furono molto colpiti dai numerosi scioperi organizzati dai lavoratori russi, che non potevano certamente essere considerati tutti dei reazionari. Nel febbraio precedente avevano inviato una delegazione che acquisisse notizie più dettagliate sugli [[sciopero|scioperi]] di Pietrogrado in particolare (ma in generale in buona parte della [[Russia]]), la quale non fece altro che confermare l'involuzione autoritaria e [[gerarchia|gerarchica]] della [[rivoluzione russa|rivoluzione]]. Per questo, il [[28 febbraio]] [[1921]] si tenne a bordo della nave da guerra ''Petropavlosk''<ref>[http://archive.is/56CIK Petropavlovsk (nave da battaglia 1894)]</ref> (essendo in pieno inverno, essa si trovava intrappolata nel ghiaccio del porto di Kronstadt insieme alla ''Sevastopol'') una storica assemblea in cui si votò una risoluzione che divenne la piattaforma politica degli insorti. [[1 marzo|1° marzo]] del [[1921]] la [[rivoluzione]] di Kronstadt prese una direzione decisamente antiautoritaria, in opposizione al potere bolscevico ed in favore di un "[[socialismo]] dal basso" e veramente popolare.
[[File:1917_kronstadt.jpg|thumb|300 px|Assemblea a Kronstadt]]  
[[File:1917_kronstadt.jpg|thumb|300 px|Assemblea a Kronstadt]]  
L'assemblea popolare di quel giorno approvò la risoluzione del [[28 febbraio]] che prevedeva essenzialmente l'abolizione dei provvedimenti di ogni sorta di privilegio (esistevano grandi ineguaglianze in merito alla distribuzione delle abitazioni tra la popolazione: spesso ai funzionari di partito venivano attribuite case grandi e spaziose mentre ai più poveri spettavano case decrepite...), per questo «[[La proprietà |La proprietà privata]], per ciò che concerne i beni fondiari e gli immobili, è abolita» quindi gli appartamenti furono ridistribuiti tra i cittadini bisognosi, dando alla rivoluzione un indirizzo libertario <ref name="isv">[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm Bolscevismo ed anarchismo, cap. 6]</ref>. L'assemblea di Piazza Ancora stabilì ancora che: <ref name="isv">[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm Bolscevismo ed anarchismo, cap. 6]</ref>
L'assemblea popolare di quel giorno approvò la risoluzione del [[28 febbraio]] che prevedeva essenzialmente l'abolizione dei provvedimenti di ogni sorta di privilegio (esistevano grandi ineguaglianze in merito alla distribuzione delle abitazioni tra la popolazione: spesso ai funzionari di partito venivano attribuite case grandi e spaziose mentre ai più poveri spettavano case decrepite... ), per questo «[[La proprietà |La proprietà privata]], per ciò che concerne i beni fondiari e gli immobili, è abolita» quindi gli appartamenti furono ridistribuiti tra i cittadini bisognosi, dando alla rivoluzione un indirizzo libertario <ref name="isv">[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm Bolscevismo ed anarchismo, cap. 6]</ref>. L'assemblea di Piazza Ancora stabilì ancora che: <ref name="isv">[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm Bolscevismo ed anarchismo, cap. 6]</ref>
# Considerando che oggi i soviet esistenti non interpretano l'anelito degli operai e dei contadini, esigiamo che vengano indette nuove elezioni per i soviet, con voto segreto, e che tutti i contadini ed operai possano fare propaganda in libertà per le elezioni.
# Considerando che oggi i soviet esistenti non interpretano l'anelito degli operai e dei contadini, esigiamo che vengano indette nuove elezioni per i soviet, con voto segreto, e che tutti i contadini ed operai possano fare propaganda in libertà per le elezioni.
#Libertà di riunione per i sindacati industriali e per le organizzazioni dei contadini.
#Libertà di riunione per i sindacati industriali e per le organizzazioni dei contadini.
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Il Comita­to, alla cui presidenza era stato eletto [[Stepan Maximovich Petrichenko]], pubblicò inoltreun bollettino, «l'Isvestia», che informava sul corso degli eventi. Sul conosciuto organo di stampa francese «Les Temps Nouveaux», tale Isdinie pubblicò parecchi resoconti trat­ti da «Isvestia». In uno di questi, intitolato ''Perché lottiamo'' si legge:  
Il Comita­to, alla cui presidenza era stato eletto [[Stepan Maximovich Petrichenko]], pubblicò inoltreun bollettino, «l'Isvestia», che informava sul corso degli eventi. Sul conosciuto organo di stampa francese «Les Temps Nouveaux», tale Isdinie pubblicò parecchi resoconti trat­ti da «Isvestia». In uno di questi, intitolato ''Perché lottiamo'' si legge:  
: «La pazien­za degli operai è finita. In tutto il paese si notano i primi sintomi dell'opposizione ad un sistema dì violenza e op­pressione. Gli operai si dichiarano in sciopero, ma i bol­scevichi si valgono di tutti i mezzi per soffocare la Terza Rivoluzione al suo inizio. Però questa è iniziata nonostan­te tutto, essendo gli stessi operai ari averla dichiarata... Qui a Kronstadt sono state collocate le basi della terza ri­voluzione, che aprirà la strada verso il socialismo. Che la nostra rivoluzione convinca gli operai tutti dell'Oriente e dell'Occidente che tutto ciò che è accaduto in Russia nul­la ha a che fare con il socialismo.» <ref name="isv">[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm Bolscevismo ed anarchismo, cap. 6]</ref>
: «La pazien­za degli operai è finita. In tutto il paese si notano i primi sintomi dell'opposizione ad un sistema dì violenza e op­pressione. Gli operai si dichiarano in sciopero, ma i bol­scevichi si valgono di tutti i mezzi per soffocare la Terza Rivoluzione al suo inizio. Però questa è iniziata nonostan­te tutto, essendo gli stessi operai ari averla dichiarata [...] Qui a Kronstadt sono state collocate le basi della terza ri­voluzione, che aprirà la strada verso il socialismo. Che la nostra rivoluzione convinca gli operai tutti dell'Oriente e dell'Occidente che tutto ciò che è accaduto in Russia nul­la ha a che fare con il socialismo.» <ref name="isv">[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm Bolscevismo ed anarchismo, cap. 6]</ref>


Il Comitato si preoccuò di organizzare l'amministrazione di quella che era diventata una vera e propria Comune, definita la loro stessi "reubblica dei lavoratori", portando avanti la parole d'ordine di "tutto il potere ai soviet". A partire dall'attacco dell'Armata Rossa, iniziato il [[7 marzo]], i comitati dovettero impegnarsi esclusivamente nella disperata difesa della cittadina dalla [[repressione]] bolscevica.
Il Comitato si preoccuò di organizzare l'amministrazione di quella che era diventata una vera e propria Comune, definita la loro stessi "reubblica dei lavoratori", portando avanti la parole d'ordine di "tutto il potere ai soviet". A partire dall'attacco dell'Armata Rossa, iniziato il [[7 marzo]], i comitati dovettero impegnarsi esclusivamente nella disperata difesa della cittadina dalla [[repressione]] bolscevica.
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Il regime sovietico non gradiva l'autonomismo proletario e sin dal [[1918]] aveva cominciato a mostrare il proprio volto autoritario con la “bolscevizzazione” dei [[soviet]], in virtù della quale non solo venivano espulse tutte le componenti di opposizione ma anche si gerarchizzava un organismo (i soviet appunto) nata per promuovere la [[libertà]] di [[autogestione]] dei lavoratori.  
Il regime sovietico non gradiva l'autonomismo proletario e sin dal [[1918]] aveva cominciato a mostrare il proprio volto autoritario con la “bolscevizzazione” dei [[soviet]], in virtù della quale non solo venivano espulse tutte le componenti di opposizione ma anche si gerarchizzava un organismo (i soviet appunto) nata per promuovere la [[libertà]] di [[autogestione]] dei lavoratori.  
[[Image:Emma Goldman.jpg|thumb|200 px|[[Emma Goldman]], anarchica russa, fu attivamente impegnata ad impedire la repressione di Kronstadt]]
[[Image:Emma Goldman.jpg|thumb|200 px|[[Emma Goldman]], anarchica russa, fu attivamente impegnata ad impedire la repressione di Kronstadt]]
Per contrastare il [[socialismo libertario]] di Kronostad, i bolscevichi usarono l'arma della diffamazione, affiggendo sui muri delle principali città manifesti in cui si millantava il tradimento del [[soviet]] di Kronstadt, passato al comando del fantomatico controrivoluzionario Kozlovskij (esisteva a Kronstadt un ex-ufficiale con quel nome, ma non esercitava alcuna [[autorità]] e inoltre non era un controrivoluzionario). La «Leningradskaja Pravda» pubblicò la falsa notizia dell'arresto e dell'esecuzione non eseguita “per miracolo” del "Commissario della flotta e dell'esercito" Kuzmin (successivamente Kuzmin ebbe a dire che sostanzialmente se l'era vista brutta ma che non gli fu fatto niente...).  
Per contrastare il [[socialismo libertario]] di Kronostad, i bolscevichi usarono l'arma della diffamazione, affiggendo sui muri delle principali città manifesti in cui si millantava il tradimento del [[soviet]] di Kronstadt, passato al comando del fantomatico controrivoluzionario Kozlovskij (esisteva a Kronstadt un ex-ufficiale con quel nome, ma non esercitava alcuna [[autorità]] e inoltre non era un controrivoluzionario). La «Leningradskaja Pravda» pubblicò la falsa notizia dell'arresto e dell'esecuzione non eseguita “per miracolo” del "Commissario della flotta e dell'esercito" Kuzmin (successivamente Kuzmin ebbe a dire che sostanzialmente se l'era vista brutta ma che non gli fu fatto niente).  


In realtà gli insorti (i “leader” della rivolta erano sostanzialmente degli sconosciuti: [[Stepan Petrichenko|Petricenko]] <ref name="Petrichenko">Prima di Kronstadt, Petrichenko fu uno dei leaders dell'esperienza vissuta nella [[Repubblica Sovietica di Naissaar]]</ref>, [[Perepelkin]] ecc.) avevano cercato di limitare gli episodi di [[violenza]] contro i bolscevichi (alcuni brutti episodi sono imputabili alle libere inizative di qualche testa calda del luogo), arrestando solo qualche funzionario bolscevico che si era dissociato dalle decisioni del "popolo di Piazza Ancora". Anzi, ancor di più, lo stesso Kuzmin e il "Presidente Esecutivo della Repubblica" Kalinin, furono accolti amichevolmente, ma quest'ultimo li accusò di egoismo e tradimento, promettendo una dura repressione che non tardò ad arrivare. <ref name="menzogne"> Le menzogne bolsceviche sono state ben illustrate da [[Victor Serge]] nel suo ''[[Memorie di un rivoluzionario]]'' (da pag. 154 a pag. 162)</ref>
In realtà gli insorti (i “leader” della rivolta erano sostanzialmente degli sconosciuti: [[Stepan Petrichenko|Petricenko]] <ref name="Petrichenko">Prima di Kronstadt, Petrichenko fu uno dei leaders dell'esperienza vissuta nella [[Repubblica Sovietica di Naissaar]]</ref>, [[Perepelkin]] ecc.) avevano cercato di limitare gli episodi di [[violenza]] contro i bolscevichi (alcuni brutti episodi sono imputabili alle libere inizative di qualche testa calda del luogo), arrestando solo qualche funzionario bolscevico che si era dissociato dalle decisioni del "popolo di Piazza Ancora". Anzi, ancor di più, lo stesso Kuzmin e il "Presidente Esecutivo della Repubblica" Kalinin, furono accolti amichevolmente, ma quest'ultimo li accusò di egoismo e tradimento, promettendo una dura repressione che non tardò ad arrivare. <ref name="menzogne"> Le menzogne bolsceviche sono state ben illustrate da [[Victor Serge]] nel suo ''[[Memorie di un rivoluzionario]]'' (da pag. 154 a pag. 162)</ref>
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[[File:Lenin CL Colour.jpg|150px|left|thumb|Vladimir [[Lenin]], uno dei responsabili della [[repressione]] di Kronstadt]]
[[File:Lenin CL Colour.jpg|150px|left|thumb|Vladimir [[Lenin]], uno dei responsabili della [[repressione]] di Kronstadt]]
Prima dell'assalto la popolazione fu avvisata da un manifesto diffuso a Kronstadt tramite un aereoplano, erroneamente poi attribuito a [[Lev Trotzkij|Trotzkij]] ma in realtà opera di Zinoviev, che recitava quanto segue:  
Prima dell'assalto la popolazione fu avvisata da un manifesto diffuso a Kronstadt tramite un aereoplano, erroneamente poi attribuito a [[Lev Trotzkij|Trotzkij]] ma in realtà opera di Zinoviev, che recitava quanto segue:  
:«Dietro i social rivoluzionari e i menscevichi, gli ufficiali bianchi mostrano i loro artigli. I capi reali della ribellione sono il generale Koslovski e i suoi complici Burkser, Kostrimintinov, Scirmanovski, e altre guardie bianche che vi ingannano. In realtà essi si battono per la restaurazione dello zarismo e perché un nuovo Viren <ref>Feroce comandante della base navale di Kronstadt fino alla sua esecuzione, opera degli abitanti di Kronstadt, sino al momento della sua esecuzione avvenuta nel febbraio 1917</ref> si istalli sulle vostre spalle. Che Pietrogrado, la Siberia e l'Ucraina siano pronte a seguirvi è un'infame menzogna. La verità è che siete circondati da ogni parte... all'ultimo minuto i Koslovski e i Petricenko vi lasceranno e si rifugeranno in Finlandia. Che cosa farete allora? Se li seguirete, pensate che i finlandesi vi daranno da mangiare? Non avete sentito che cosa è successo agli uomini di Wrangel, che muoiono come mosche di fame e malattie? Lo stesso destino vi attende, a meno che non vi arrendiate entro 24 ore. Se lo farete sarete perdonati; ma se non lo farete sarete massacrati come pernici.» <ref>Riportato da Paul Avrich in Kronstadt 1921, Res gestae, pag. 137, 138</ref> <ref name="mitragliati">[[Victor Serge]], in ''[[Memorie di un rivoluzionario]]'', pag. 159, riporta invece in maniera più sintetica che il manifesto arrecava il seguente ultimatum  «'''''Arrendetevi o sarete mitragliati come conigli!'''''»  </ref>
:«Dietro i social rivoluzionari e i menscevichi, gli ufficiali bianchi mostrano i loro artigli. I capi reali della ribellione sono il generale Koslovski e i suoi complici Burkser, Kostrimintinov, Scirmanovski, e altre guardie bianche che vi ingannano. In realtà essi si battono per la restaurazione dello zarismo e perché un nuovo Viren <ref>Feroce comandante della base navale di Kronstadt fino alla sua esecuzione, opera degli abitanti di Kronstadt, sino al momento della sua esecuzione avvenuta nel febbraio 1917</ref> si istalli sulle vostre spalle. Che Pietrogrado, la Siberia e l'Ucraina siano pronte a seguirvi è un'infame menzogna. La verità è che siete circondati da ogni parte [...] all'ultimo minuto i Koslovski e i Petricenko vi lasceranno e si rifugeranno in Finlandia. Che cosa farete allora? Se li seguirete, pensate che i finlandesi vi daranno da mangiare? Non avete sentito che cosa è successo agli uomini di Wrangel, che muoiono come mosche di fame e malattie? Lo stesso destino vi attende, a meno che non vi arrendiate entro 24 ore. Se lo farete sarete perdonati; ma se non lo farete sarete massacrati come pernici.» <ref>Riportato da Paul Avrich in Kronstadt 1921, Res gestae, pag. 137, 138</ref> <ref name="mitragliati">[[Victor Serge]], in ''[[Memorie di un rivoluzionario]]'', pag. 159, riporta invece in maniera più sintetica che il manifesto arrecava il seguente ultimatum  «'''''Arrendetevi o sarete mitragliati come conigli!'''''»  </ref>


Il [[7 marzo]] [[1921]] l'[[Armata Rossa]], fondata da [[Lev Trotskij|Trotskij]], sotto il comando di Michail Nikolaevič Tuchačevskij iniziò i primi attacchi contro Kronstadt, proprio nel momento in cui il X Congresso del Partito Comunista aboliva le requisizioni forzate delle derrate alimentari (accettando quindi alcune proposte del soviet di Kronstadt) e proclamava la [[NEP]] (nuova politica economica). I bolscevichi però, preoccupati di possibili insubordinazioni dei militari, decisero di chiudere definitivamente la “questione Kronstadt”,.  
Il [[7 marzo]] [[1921]] l'[[Armata Rossa]], fondata da [[Lev Trotskij|Trotskij]], sotto il comando di Michail Nikolaevič Tuchačevskij iniziò i primi attacchi contro Kronstadt, proprio nel momento in cui il X Congresso del Partito Comunista aboliva le requisizioni forzate delle derrate alimentari (accettando quindi alcune proposte del soviet di Kronstadt) e proclamava la [[NEP]] (nuova politica economica). I bolscevichi però, preoccupati di possibili insubordinazioni dei militari, decisero di chiudere definitivamente la “questione Kronstadt”,.  
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