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Dopo aver dimissionato da ''Die Internationale'', Korsch partecipò all'organizzazione dell'ala sinistra del KPD, che creerà  una corrente chiamata ''Entschiedene Linke'', e la rivista ''Kommunistische Politik''. Dopo la sua espulsione dal KPD creerà , insieme ad altri deputati comunisti esclusi e dissidenti, un gruppo parlamentare denominatosi ''Linke Kommunisten'', che raggrupperà  15 deputati al Reichstag. Unitosi all'opposizione consiliare tedesca, Korsch si pose in relazione con il gruppo russo Centralismo Democratico e entrò in contatto con il Partito Comunista Operaio Tedesco (KAPD) e l'opposizione di estrema sinistra presente all'interno del SPD.
Dopo aver dimissionato da ''Die Internationale'', Korsch partecipò all'organizzazione dell'ala sinistra del KPD, che creerà  una corrente chiamata ''Entschiedene Linke'', e la rivista ''Kommunistische Politik''. Dopo la sua espulsione dal KPD creerà , insieme ad altri deputati comunisti esclusi e dissidenti, un gruppo parlamentare denominatosi ''Linke Kommunisten'', che raggrupperà  15 deputati al Reichstag. Unitosi all'opposizione consiliare tedesca, Korsch si pose in relazione con il gruppo russo Centralismo Democratico e entrò in contatto con il Partito Comunista Operaio Tedesco (KAPD) e l'opposizione di estrema sinistra presente all'interno del SPD.


Ostile alla degenerazione opportunista dell'[[Internazionale comunista]], Korsch, la cui conoscenza e comprensione della teoria [[marxista]] per la sua alta formazione culturale e spirito critico erano superiori a quelle dei teorici ufficiali del partito, entrò in conflitto con l'ideologia ufficiale del partito bolscevico. Nel [[1923]], pubblicò ''Marxismo e filosofia'', che segnò la sua rottura definitiva con il [[leninismo]], libro che gli varrà  la denuncia da parte dell'Internazionale comunista nel [[1924]]. Korsch pubblicò in questo stesso anno anche una “anticritica” nella quale riaffermò la pertinenza delle sue tesi antibolsceviche.
Ostile alla degenerazione opportunista dell'[[Internazionale comunista]], Korsch, la cui conoscenza e comprensione della teoria [[marxista]] per la sua alta formazione culturale e spirito critico erano superiori a quelle dei teorici ufficiali del partito, entrò in conflitto con l'ideologia ufficiale del partito bolscevico. Nel [[1923]], pubblicò ''Marxismo e filosofia'', che segnò la sua rottura definitiva con il [[leninismo]], libro che gli varrà  la denuncia da parte dell'Internazionale comunista nel [[1924]]. Korsch pubblicò in questo stesso anno anche una “anticritica” nella quale riaffermò la pertinenza delle sue tesi antibolsceviche.


Dopo il [[1928]] abbandonò la vita politica attiva per dedicarsi alla ricerca teorica. Nel [[1933]] l'ascesa al potere di Hitler lo costrinse a lasciare la [[Germania]] per andare in [[Inghilterra]], per poi emigrare nel [[1936]] negli [[Stati Uniti]], dove insegnò a New Orleans, dedicandosi unicamente, a causa delle circostanze storiche e politiche, allo studio della teoria marxista. Nel [[1936]], sostenne apertamente i [[comunismo libertario|comunisti libertari]] durante la [[rivoluzione spagnola]].
Dopo il [[1928]] abbandonò la vita politica attiva per dedicarsi alla ricerca teorica. Nel [[1933]] l'ascesa al potere di Hitler lo costrinse a lasciare la [[Germania]] per andare in [[Inghilterra]], per poi emigrare nel [[1936]] negli [[Stati Uniti]], dove insegnò a New Orleans, dedicandosi unicamente, a causa delle circostanze storiche e politiche, allo studio della teoria marxista. Nel [[1936]], sostenne apertamente i [[comunismo libertario|comunisti libertari]] durante la [[rivoluzione spagnola]].
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