Ivan Guerrini: differenze tra le versioni

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Nato nel giugno del [[1922]] a Brescia, dopo gli anni della guerra a cui partecipa malvolentieri e «senza sparare un colpo contro altri uomini», nell'estate del [[1945]] ha un primo incontro con i vecchi compagni bresciani tra i quali il calzolaio [[Ettore Bonometti]]; nel settembre dello stesso anno partecipa alla ricostruzione del “Gruppo Anarchico Bresciano” (GAB). Nella primavera del [[1946]] al termine di un comizio incontra Palmiro Togliatti (allora ministro di Grazia e Giustizia) sottoponendogli il caso del compagno [[Giuseppe Mariani]] (ancora detenuto nelle patrie galere) implicato nella "[[strage del teatro Diana]]" di Milano (marzo 1921) e della rivolta del penitenziario di santo Stefano ([[1943]]) dove era recluso da molti anni. Ivan ,aderente alla [[Federazione Anarchica Italiana]], partecipa a numerosi convegni e congressi: Milano [[1945]], Genova Sestri e Firenze [[1946]], Bologna e Rimini [[1947]], Livorno 1949-'54-'55, Ancona [[1950]].
Nato nel giugno del [[1922]] a Brescia, dopo gli anni della guerra a cui partecipa malvolentieri e «senza sparare un colpo contro altri uomini», nell'estate del [[1945]] ha un primo incontro con i vecchi compagni bresciani tra i quali il calzolaio [[Ettore Bonometti]]; nel settembre dello stesso anno partecipa alla ricostruzione del “Gruppo Anarchico Bresciano” (GAB). Nella primavera del [[1946]] al termine di un comizio incontra Palmiro Togliatti (allora ministro di Grazia e Giustizia) sottoponendogli il caso del compagno [[Giuseppe Mariani]] (ancora detenuto nelle patrie galere) implicato nella "[[strage del teatro Diana]]" di Milano (marzo 1921) e della rivolta del penitenziario di santo Stefano ([[1943]]) dove era recluso da molti anni. Ivan ,aderente alla [[Federazione Anarchica Italiana]], partecipa a numerosi convegni e congressi: Milano [[1945]], Genova Sestri e Firenze [[1946]], Bologna e Rimini [[1947]], Livorno 1949-'54-'55, Ancona [[1950]].


Da una serie di incontri dei compagni bresciani con quelli veneti e mantovani nasce la “[[Federazione Anarchica Triveneta]]”(FAT). Durante il [[Federazione_Anarchica_Italiana#Nascita.2C_scissioni_e_ricomposizioni_all.27interno_della_FAI|Congresso FAI di Carrara dell'ottobre-novembre 1965]] Guerrini con altri compagni contesta il nuovo “Patto Associativo” e propone un documento alternativo da sottoporre ai presenti che lo acquisiscono solo agli atti ma alla fine approvano quello  “ufficiale”?? (a maggioranza e non all'[[unanimità ]]). A questo punto Ivan con altri esce dalla sala «dove si scatena un putiferio». Nel dicembre dello stesso anno “i dissidenti” del congresso carrarino si riuniscono a Pisa e costituiscono i “[[Gruppi di Iniziativa Anarchica]]” (GIA) per «svolgere un lavoro volontario d' insieme per la propaganda anarchica». Nasce il quindicinale ''L'Internazionale'' e al compagno bresciano viene affidato l'ufficio di corrispondenza. Nel [[1966]] lo stesso produce un ciclostilato mensile : ''Notiziario GIA'', nel quale vengono raccolte e diffuse notizie interne, proposte di lavoro, corrispondenza varia. Nel frattempo si svolgono 5 congressi GIA. Nel settembre del [[1975]], in occasione di una riunione a Senigallia per le “vittime politiche”, alcuni compagni dei gruppi d'iniziativa anarchica annunciano di voler fare un congresso nello stesso giorno per discutere «l'organizzazione dei GIA in relazione al loro orientamento». Ivan si oppone al metodo inadeguato di preparazione del congresso che dovrebbe invece informare preventivamente tutti i compagni raccogliendo le loro opinioni al riguardo.[[Image:Seme_anarchico.gif|thumb|left|300 px||Didascalia del «[[Seme Anarchico]]»]]  I 4 compagni “proponenti” si oppongono alle critiche del nostro. A questo punto il compagno bresciano rassegna le dimissioni dall' UdC/GIA informando tutti i compagni tramite il bollettino e sollecitando la loro opinione. Molte risposte condividono l'analisi di Ivan e vengono decisi degli incontri per discutere sul da farsi. Si svolgono quattro riunioni a Carrara e nell'ultima viene presa la decisione di rendersi autonomi dai GIA e di rieditare un giornale, ''[[Seme Anarchico]]'' che fu pubblicato a Torino nel [[1951]] dai compagni [[Italo Garinei]] e [[Dante Armanetti]]. La redazione viene affidata a Ivan e nel febbraio del [[1980]] iniziano le pubblicazioni come mensile. Per trent'anni il compagno è stato il direttore e quasi ininterrottamente il redattore (ricordiamo le redazioni di [[Franco Bonçiuga]], [[Nicola Vitale]], [[Elisa Di Bernardo]] e [[Fabio Razzi]] e tutt'oggi di [[Antonietta Catale]] e [[Guido Durante]]). Contemporaneamente al lavoro giornalistico Ivan ha scritto opere di propaganda e letteratura pubblicate dalla fine degli anni sessanta ad oggi: ''Saggi critici di attualità  politica'', ''Almanacco  di effemeridi storiche'', ''Commentario popolare'', il romanzo ''Tomaso'', ''Raccolta di poesie'', ''Calendario antiautoritario''.  
Da una serie di incontri dei compagni bresciani con quelli veneti e mantovani nasce la “[[Federazione Anarchica Triveneta]]”(FAT). Durante il [[Federazione_Anarchica_Italiana#Nascita.2C_scissioni_e_ricomposizioni_all.27interno_della_FAI|Congresso FAI di Carrara dell'ottobre-novembre 1965]] Guerrini con altri compagni contesta il nuovo “Patto Associativo” e propone un documento alternativo da sottoporre ai presenti che lo acquisiscono solo agli atti ma alla fine approvano quello  “ufficiale” (a maggioranza e non all'[[unanimità ]]). A questo punto Ivan con altri esce dalla sala «dove si scatena un putiferio». Nel dicembre dello stesso anno “i dissidenti” del congresso carrarino si riuniscono a Pisa e costituiscono i “[[Gruppi di Iniziativa Anarchica]]” (GIA) per «svolgere un lavoro volontario d' insieme per la propaganda anarchica». Nasce il quindicinale ''L'Internazionale'' e al compagno bresciano viene affidato l'ufficio di corrispondenza. Nel [[1966]] lo stesso produce un ciclostilato mensile : ''Notiziario GIA'', nel quale vengono raccolte e diffuse notizie interne, proposte di lavoro, corrispondenza varia. Nel frattempo si svolgono 5 congressi GIA. Nel settembre del [[1975]], in occasione di una riunione a Senigallia per le “vittime politiche”, alcuni compagni dei gruppi d'iniziativa anarchica annunciano di voler fare un congresso nello stesso giorno per discutere «l'organizzazione dei GIA in relazione al loro orientamento». Ivan si oppone al metodo inadeguato di preparazione del congresso che dovrebbe invece informare preventivamente tutti i compagni raccogliendo le loro opinioni al riguardo.[[Image:Seme_anarchico.gif|thumb|left|300 px||Didascalia del «[[Seme Anarchico]]»]]  I 4 compagni “proponenti” si oppongono alle critiche del nostro. A questo punto il compagno bresciano rassegna le dimissioni dall' UdC/GIA informando tutti i compagni tramite il bollettino e sollecitando la loro opinione. Molte risposte condividono l'analisi di Ivan e vengono decisi degli incontri per discutere sul da farsi. Si svolgono quattro riunioni a Carrara e nell'ultima viene presa la decisione di rendersi autonomi dai GIA e di rieditare un giornale, ''[[Seme Anarchico]]'' che fu pubblicato a Torino nel [[1951]] dai compagni [[Italo Garinei]] e [[Dante Armanetti]]. La redazione viene affidata a Ivan e nel febbraio del [[1980]] iniziano le pubblicazioni come mensile. Per trent'anni il compagno è stato il direttore e quasi ininterrottamente il redattore (ricordiamo le redazioni di [[Franco Bonçiuga]], [[Nicola Vitale]], [[Elisa Di Bernardo]] e [[Fabio Razzi]] e tutt'oggi di [[Antonietta Catale]] e [[Guido Durante]]). Contemporaneamente al lavoro giornalistico Ivan ha scritto opere di propaganda e letteratura pubblicate dalla fine degli anni sessanta ad oggi: ''Saggi critici di attualità  politica'', ''Almanacco  di effemeridi storiche'', ''Commentario popolare'', il romanzo ''Tomaso'', ''Raccolta di poesie'', ''Calendario antiautoritario''.  


Nel dicembre [[2009]] amici e compagni bresciani hanno pubblicato una raccolta di poesie vecchie e nuove dal titolo: ''Rimembranze''. L'[[anarchismo]] di Ivan affonda le radici nella cultura illuminista e positivista e si modella sui principi del [[Internazionale_antiautoritaria#Il_Congresso_di_Saint_Imier_.281872.29|Congresso Antiautoritario di Saint-Imier]] (1872). Una riflessione costante presente nell'opera del compagno scomparso è quella del rapporto tra [[anarchismo]] e organizzazione, convivenza spesso problematica con derive a volte autoritarie. L'iniziativa, l'azione anarchica, secondo Ivan, è innanzitutto individuale e si riproduce nell'associazionismo volontario mai strutturato in organizzazioni statiche e burocratiche.  
Nel dicembre [[2009]] amici e compagni bresciani hanno pubblicato una raccolta di poesie vecchie e nuove dal titolo: ''Rimembranze''. L'[[anarchismo]] di Ivan affonda le radici nella cultura illuminista e positivista e si modella sui principi del [[Internazionale_antiautoritaria#Il_Congresso_di_Saint_Imier_.281872.29|Congresso Antiautoritario di Saint-Imier]] (1872). Una riflessione costante presente nell'opera del compagno scomparso è quella del rapporto tra [[anarchismo]] e organizzazione, convivenza spesso problematica con derive a volte autoritarie. L'iniziativa, l'azione anarchica, secondo Ivan, è innanzitutto individuale e si riproduce nell'associazionismo volontario mai strutturato in organizzazioni statiche e burocratiche.  
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