Insurrezione anarchica del dicembre 1933 (Spagna): differenze tra le versioni

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== Conseguenze ==
== Conseguenze ==
Il bilancio dei sette giorni di insurrezione fu di 75 morti e 101 feriti, tra gli insorti, 11 morti e 45 feriti tra le guardie civili e 3 morti e 18 feriti tra le guardie de asalto. Agli implicati nella “revolución de diciembre”, como la chiamarono alcuni anarchici, gli venne applicata la legge denominata "Ley de Orden Público de 1933" (Legge di Ordine Pubblico). La repressione causò una grave crisi nella [[CNT spagnola|CNT]], che risultò disarticolata e senza più organi d'espressione. I dirigenti più moderati che erano stati espulsi dalla [[CNT spagnola|CNT]], come [[Joan Peiró]] della ''[[Federación Sindicalista Libertaria]]'', incolparono la fazione più radicale per il fallimento dell'insurrezione, la [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]], in cui erano inseriti i membri del comitato rivoluzionario.<ref>Casanova, Julián (2007). ''República y Guerra Civil. Vol. 8 de la Historia de España'', scritta da Josep Fontana e Ramón Villares. Barcellona: Crítica/Marcial Pons., pag 117</ref>
Il bilancio dei sette giorni di insurrezione fu di 75 morti e 101 feriti, tra gli insorti, 11 morti e 45 feriti tra le guardie civili e 3 morti e 18 feriti tra le guardie de asalto. Agli implicati nella “revolución de diciembre”, como la chiamarono alcuni anarchici, gli venne applicata la legge denominata "Ley de Orden Público de 1933" (Legge di Ordine Pubblico). La repressione causò una grave crisi nella [[CNT spagnola|CNT]], che risultò disarticolata e senza più organi d'espressione. I dirigenti più moderati che erano stati espulsi dalla [[CNT spagnola|CNT]], come [[Joan Peiró]] della ''[[Federación Sindicalista Libertaria]]'', incolparono la fazione più radicale per il fallimento dell'insurrezione, la [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]], in cui erano inseriti i membri del comitato rivoluzionario.<ref>Casanova, Julián (2007). ''República y Guerra Civil. Vol. 8 de la Historia de España'', scritta da Josep Fontana e Ramón Villares. Barcellona: Crítica/Marcial Pons., pag 117</ref>


Durante la rivolta si verificarono gravi scontri con le forze dell'ordine, distruzione di treni, mezzi pubblici, archivi, incendi di chiese, sabotaggio di strade e linee telefoniche.
Durante la rivolta si verificarono gravi scontri con le forze dell'ordine, distruzione di treni, mezzi pubblici, archivi, incendi di chiese, sabotaggio di strade e linee telefoniche.
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