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== Storia degli Hussiti ==  
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I sermoni del teologo [[Jan Huss]] non erano esclusivamente volti a denunciare la corruzione della [[Chiesa]], accusandola di superstizione e di paganesimo, ma contestavano anche la validità  stessa della tradizione ecclesiastica, l'[[autorità ]] dei pontefici e la legittimità  della [[gerarchia]] della [[Chiesa]], appellandosi, quale unica fonte di verità, ai testi sacri.
I sermoni del teologo [[Jan Huss]] non erano esclusivamente volti a denunciare la corruzione della [[Chiesa]], accusandola di superstizione e di paganesimo, ma contestavano anche la validità  stessa della tradizione ecclesiastica, l'[[autorità]] dei pontefici e la legittimità  della [[gerarchia]] della [[Chiesa]], appellandosi, quale unica fonte di verità, ai testi sacri.


Il movimento Hussita ebbe modo di svilupparsi in un ambito geografico, la Boemia appunto, che non agevolava i rapporti con la [[Chiesa]] di Roma, favorendo di conseguenza una certa autonomia dal potere ecclesiastico di Roma. Ai fattori di natura geografica si aggiunsero quelli sociali (oltre un terzo dei terreni era in mano alla [[Chiesa]], erano numerosi i soprusi da parte delle autorità  ecclesiastiche e nobiliari sui ceti meno abbienti ecc...) che scatenarono la rabbia dei contadini e dei poveri, spingendoli ad assumere posizioni via via più radicali (soprattutto entro certe fazioni Hussite).
Il movimento Hussita ebbe modo di svilupparsi in un ambito geografico, la Boemia appunto, che non agevolava i rapporti con la [[Chiesa]] di Roma, favorendo di conseguenza una certa autonomia dal potere ecclesiastico di Roma. Ai fattori di natura geografica si aggiunsero quelli sociali (oltre un terzo dei terreni era in mano alla [[Chiesa]], erano numerosi i soprusi da parte delle autorità  ecclesiastiche e nobiliari sui ceti meno abbienti ecc...) che scatenarono la rabbia dei contadini e dei poveri, spingendoli ad assumere posizioni via via più radicali (soprattutto entro certe fazioni Hussite).
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Durante il "Concilio di Costanza" (convocato per porre fine allo scisma d'Occidente) [[Jan Huss|Huss]] fu condannato al rogo per eresia (sentenza eseguita il [[6 luglio]] [[1415]]), poiché aveva assunto posizioni duramente critiche nei confronti della [[gerarchia]] ecclesiastica. Tuttavia l'assassinio di [[Jan Huss|Huss]], contrariamente alle intenzioni, accentuò il radicalismo, che in alcuni casi assunse carattere insurrezionale, del movimento.  
Durante il "Concilio di Costanza" (convocato per porre fine allo scisma d'Occidente) [[Jan Huss|Huss]] fu condannato al rogo per eresia (sentenza eseguita il [[6 luglio]] [[1415]]), poiché aveva assunto posizioni duramente critiche nei confronti della [[gerarchia]] ecclesiastica. Tuttavia l'assassinio di [[Jan Huss|Huss]], contrariamente alle intenzioni, accentuò il radicalismo, che in alcuni casi assunse carattere insurrezionale, del movimento.  


Nel [[1420]] furono stilati i "Quattro articoli" di Praga, che possono essere considerati il ''[[Manifesto degli Hussiti]]'': tre di questi avevano carattere prettamente religioso ([[libertà ]] per i preti di predicare in lingua, comunione eucaristica data sia agli adulti che ai bambini, pene severe per i peccati commessi da membri del clero); il quarto punto prevedeva misure che ponessero fine alle ineguaglianze di natura sociale (espropriazione dei beni ecclesiastici, la povertà  del clero e la rinuncia ai beni materiali degli stessi).
Nel [[1420]] furono stilati i "Quattro articoli" di Praga, che possono essere considerati il ''[[Manifesto degli Hussiti]]'': tre di questi avevano carattere prettamente religioso ([[libertà]] per i preti di predicare in lingua, comunione eucaristica data sia agli adulti che ai bambini, pene severe per i peccati commessi da membri del clero); il quarto punto prevedeva misure che ponessero fine alle ineguaglianze di natura sociale (espropriazione dei beni ecclesiastici, la povertà  del clero e la rinuncia ai beni materiali degli stessi).


In seguito il movimento si divise in correnti radicali (i Taboriti) e moderate (i ''calixtini''), oltre ad una serie di fazioni tra cui si distinsero, per il loro carattere fortemente antiautoritario, gli Adamiti.
In seguito il movimento si divise in correnti radicali (i Taboriti) e moderate (i ''calixtini''), oltre ad una serie di fazioni tra cui si distinsero, per il loro carattere fortemente antiautoritario, gli Adamiti.
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Il radicalismo delle loro idee religiose è evidenziato dalla loro professione di fede, presentata a Guttemberg nel [[1442]], in cui, al punto VII si trova scritto «...è alla dottrina e all'insegnamento di [[Gesù anarchico|Gesù Cristo]] che si deve obbedienza e non all'anticristo impersonato dal papa...perché l'insegnamento della [[chiesa]] non può essere legato a certe persone e a certi luoghi ma solo alla pressa della dottrina...».
Il radicalismo delle loro idee religiose è evidenziato dalla loro professione di fede, presentata a Guttemberg nel [[1442]], in cui, al punto VII si trova scritto «...è alla dottrina e all'insegnamento di [[Gesù anarchico|Gesù Cristo]] che si deve obbedienza e non all'anticristo impersonato dal papa...perché l'insegnamento della [[chiesa]] non può essere legato a certe persone e a certi luoghi ma solo alla pressa della dottrina...».


Il clero e la nobiltà  della Boemia, evidentemente preoccupati più per le richieste di natura sociale (espropriazione dei beni, maggiore eguaglianza, critica all'infallibilità  della [[Chiesa]] e dell'[[autorità ]] in genere) che per quelle religiose, invasero i territori controllati dagli '''Hussiti''' (Guerre Hussite: [[1420]]-[[1434]]), sfruttando una bolla papale che li scomunicava in quanto [[Eresia | eretici]], ma subirono dure sconfitte, per merito in particolar modo proprio dei taboriti.
Il clero e la nobiltà  della Boemia, evidentemente preoccupati più per le richieste di natura sociale (espropriazione dei beni, maggiore eguaglianza, critica all'infallibilità  della [[Chiesa]] e dell'[[autorità]] in genere) che per quelle religiose, invasero i territori controllati dagli '''Hussiti''' (Guerre Hussite: [[1420]]-[[1434]]), sfruttando una bolla papale che li scomunicava in quanto [[Eresia | eretici]], ma subirono dure sconfitte, per merito in particolar modo proprio dei taboriti.


===L'antiautoritarismo degli Adamiti===
===L'antiautoritarismo degli Adamiti===
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Fortunatamente all'interno del movimento maturarono, sotto l'influenza dei “profeti”, una pluralità  di correnti e di pensieri di varia natura e comunque ostili alla “reazione”. Proprio l'involuzione del movimento determinò, secondo Kaminsky, il diffondersi, tra le comunità  di Tabor, del movimento degli Adamiti, chiamati in questo modo perché non ritenevano peccaminosa la nudità  (per questo potrebbero essere considerati dei precursori dei [[naturismo  | naturisti]]), i quali erano ostili alla “regressione autoritaria” a cui stavano andando incontro le comunità  di Tabor.
Fortunatamente all'interno del movimento maturarono, sotto l'influenza dei “profeti”, una pluralità  di correnti e di pensieri di varia natura e comunque ostili alla “reazione”. Proprio l'involuzione del movimento determinò, secondo Kaminsky, il diffondersi, tra le comunità  di Tabor, del movimento degli Adamiti, chiamati in questo modo perché non ritenevano peccaminosa la nudità  (per questo potrebbero essere considerati dei precursori dei [[naturismo  | naturisti]]), i quali erano ostili alla “regressione autoritaria” a cui stavano andando incontro le comunità  di Tabor.


Gli Adamiti ostentavano il totale rifiuto dell'[[autorità ]] dello [[Stato]], di qualunque idea di [[Stato]], dello [[Stato]] in sé in quanto istituzione non cristiana. Per questo si estraniarono dalla rivoluzione hussita, perché compresero che le loro aspirazioni non erano granché condivise.  
Gli Adamiti ostentavano il totale rifiuto dell'[[autorità]] dello [[Stato]], di qualunque idea di [[Stato]], dello [[Stato]] in sé in quanto istituzione non cristiana. Per questo si estraniarono dalla rivoluzione hussita, perché compresero che le loro aspirazioni non erano granché condivise.  


Nell'ambito del movimento degli Hussiti essi erano quindi gli utopisti, considerati, da chi voleva stabilizzare un nuovo potere, null'altro che pericolosi “anarchici” (nell'Aprile del [[1421]] Žižka li sterminò, mandandone al rogo le molte decine da lui catturati vivi), estranei al gioco politico delle forze in campo poiché le loro istanze avevano carattere individuale e sicuramente osteggiavano la deriva [[nazionalismo|nazionalista]].
Nell'ambito del movimento degli Hussiti essi erano quindi gli utopisti, considerati, da chi voleva stabilizzare un nuovo potere, null'altro che pericolosi “anarchici” (nell'Aprile del [[1421]] Žižka li sterminò, mandandone al rogo le molte decine da lui catturati vivi), estranei al gioco politico delle forze in campo poiché le loro istanze avevano carattere individuale e sicuramente osteggiavano la deriva [[nazionalismo|nazionalista]].
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