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== Vita e opere == | == Vita e opere == | ||
Hannah Arendt nasce da una famiglia ebrea di Hannover il [[14 ottobre]] del [[1906]]. | |||
Nel [[1933]] abbandona la [[Germania]] [[Nazionalsocialismo|nazista]] per rifugiarsi a Parigi e nel [[1941]] lascia la [[Francia]] occupata per emigrare negli [[Stati Uniti]]. | Nel [[1933]] abbandona la [[Germania]] [[Nazionalsocialismo|nazista]] per rifugiarsi a Parigi e nel [[1941]] lascia la [[Francia]] occupata per emigrare negli [[Stati Uniti]]. | ||
Dopo aver insegnato in diverse università americane, nel [[1967]] le viene assegnata la cattedra di filosofia politica presso la New York School for Research. | Dopo aver insegnato in diverse università americane, nel [[1967]] le viene assegnata la cattedra di filosofia politica presso la New York School for Research. | ||
L'opera più nota di Arendt è: ''Le origini del totalitarismo'' ([[1951]]). | L'opera più nota di Arendt è: ''Le origini del totalitarismo'' ([[1951]]). Del [[1958]] è ''Vita activa'' (''Human Condition''), ma il suo capolavoro è senz'altro ''La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme'' ([[1963]]), libro sul processo di Gerusalemme, che vide come imputato uno dei massimi responsabili dell'Olocausto. | ||
Del [[1958]] | |||
== Un'inflessibile difesa della dignità e della libertà dell'individuo == | == Un'inflessibile difesa della dignità e della libertà dell'individuo == |