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== Biografia ==
== Biografia ==
Nato ad Aulla, nella provincia di Massa e Carrara, poco dopo la nascita si trasferisce a Massa con la [[famiglia]]. Nella città toscana vi passa la sua infanzia e adolescenza, frequentando la scuola e coltivando amicizie e conoscenze varie che lo porteranno a sviluppare grandi simpatie sin da ragazzo per i movimenti rivoluzionari. All'età di diciassette anni, insieme con l'amico Giuseppe Masnadi, si trasferisce in Egitto per sostenere la rivolta araba contro l'occupazione inglese. Proprio durante questo periodo conosce [[Errico Malatesta]], che pure lui s'era trasferito in nord Africa, con cui inizia una relazione d'amicizia che durerà per molti anni.
Nato ad Aulla, nella provincia di Massa e Carrara, poco dopo la nascita si trasferisce a Massa con la [[famiglia]]. Nella città toscana vi passa la sua infanzia e adolescenza, frequentando la scuola e coltivando amicizie e conoscenze varie che lo porteranno a sviluppare grandi simpatie sin da ragazzo per i movimenti rivoluzionari. All'età di diciassette anni, insieme con l'amico Giuseppe Masnadi, si trasferisce in Egitto per sostenere la rivolta araba contro l'occupazione inglese. Proprio durante questo periodo conosce [[Errico Malatesta]], che pure lui s'era trasferito in nord Africa, con cui inizia una relazione d'amicizia che durerà per molti anni.


Rientrato a Massa tra l'anno [[1883]] e [[1884]], inizia la frequentazione del [[movimento anarchico]] locale. Nello stesso anno lo si trova prima a Firenze e poi, a settembre, a Napoli, a prestare aiuto ai colerosi. Con lui ci sono numerosi anarchici, tra cui [[Malatesta]], [[Francesco Pezzi|Pezzi]], ecc.  Sempre nel 1884 firma un manifesto sulla [[Comune di Parigi]] che gli costa una condanna per reato di stampa.
Rientrato a Massa tra l'anno [[1883]] e [[1884]], inizia la frequentazione del [[movimento anarchico]] locale. Nello stesso anno lo si trova prima a Firenze e poi, a settembre, a Napoli, a prestare aiuto ai colerosi. Con lui ci sono numerosi anarchici, tra cui [[Malatesta]], [[Francesco Pezzi|Pezzi]], ecc.  Sempre nel 1884 firma un manifesto sulla [[Comune di Parigi]] che gli costa una condanna per reato di stampa.
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Gli anni che vanno dal 1894 al 1900 li trascorre al domicilio coatto: a Porto Ercole (da dove evade, salve poi essere catturato a Cecina), a Favignana (da dove evade nuovamente verso Tunisi, qui viene catturato dalle [[autorità]] francesi e riconsegnato agli italiani), a Ustica e infine a Pantelleria. Qui conosce molti anarchici italiani che condividono con lui los tesso destino: [[Oreste Ristori]], [[Luigi Galleani]] e tanti altri.
Gli anni che vanno dal 1894 al 1900 li trascorre al domicilio coatto: a Porto Ercole (da dove evade, salve poi essere catturato a Cecina), a Favignana (da dove evade nuovamente verso Tunisi, qui viene catturato dalle [[autorità]] francesi e riconsegnato agli italiani), a Ustica e infine a Pantelleria. Qui conosce molti anarchici italiani che condividono con lui los tesso destino: [[Oreste Ristori]], [[Luigi Galleani]] e tanti altri.


Finita di scontare la pena, alla fine del settembre del [[1900]] si trasferisce a Massa, risiedendo specificamente tra il [[1901]] e il [[1905]] nella frazione di Forno, un centro operaio anarchico e [[socialista]] dove convive con Caterina Michelucci e partecipa all'attività anarchica e sindacale. In particolare nel settembre del [[1902]] partecipa all'inaugurazione della Camera del Lavoro di Carrara.
Finita di scontare la pena, alla fine del settembre del [[1900]] si trasferisce a Massa, risiedendo specificamente tra il [[1901]] e il [[1905]] nella frazione di Forno, un centro operaio anarchico e [[socialista]] dove convive con Caterina Michelucci e partecipa all'attività anarchica e sindacale. In particolare nel settembre del [[1902]] partecipa all'inaugurazione della Camera del Lavoro di Carrara.


Sino al [[1910]] viene considerato uno degli anarchici più attivi e pericolosi d'[[Italia]], poi gradualmente si il suo attivismo regredisce sino a quando di fatto si ritira definitamente dalla militanza anarchica, ma questo non gli impedirà con l'avvento della [[fascismo|dittatura fascista]] di divenire un bersaglio dei [[fascismo|fascisti]].
Sino al [[1910]] viene considerato uno degli anarchici più attivi e pericolosi d'[[Italia]], poi gradualmente si il suo attivismo regredisce sino a quando di fatto si ritira definitamente dalla militanza anarchica, ma questo non gli impedirà con l'avvento della [[fascismo|dittatura fascista]] di divenire un bersaglio dei [[fascismo|fascisti]].


== Bibliografia ==
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