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La casa editrice '''Freedom Press''' venne fondata nel [[1886]] nel quartiere londinese di Whitechapel dagli anarchici [[Pëtr Kropotkin]] e [[Charlotte Wilson]]. I due, dopo aver dato vita nell'ottobre [[1886]] ad un [[Freedom (rivista)|omonimo giornale anarchico]], decisero di fondare anche una casa editrice.  Con lo scoppio della [[rivoluzione spagnola|guerra civile in Spagna]], Freedom Press accentuò la propria attività  propagandistica in difesa dei repubblicani spagnoli. Furono [[Vernon Richards]] e [[Maria Luisa Berneri]] ad editare, grazie a Freedom Press, il quindicinale ''[[Spain and the World]]'' che s'era assunto il compito di informare il mondo anglossassone sugli accadimenti spagnoli. Comparve dal dicembre [[1936]] al dicembre [[1938]] come quindicinale ed in seguito assunse il nome di ''Revolt'' (Rivolta).
La casa editrice '''Freedom Press''' venne fondata nel [[1886]] nel quartiere londinese di Whitechapel dagli anarchici [[Pëtr Kropotkin]] e [[Charlotte Wilson]]. I due, dopo aver dato vita nell'ottobre [[1886]] ad un [[Freedom (rivista)|omonimo giornale anarchico]], decisero di fondare anche una casa editrice.  Con lo scoppio della [[rivoluzione spagnola|guerra civile in Spagna]], Freedom Press accentuò la propria attività  propagandistica in difesa dei repubblicani spagnoli. Furono [[Vernon Richards]] e [[Maria Luisa Berneri]] ad editare, grazie a Freedom Press, il quindicinale ''[[Spain and the World]]'' che s'era assunto il compito di informare il mondo anglossassone sugli accadimenti spagnoli. Comparve dal dicembre [[1936]] al dicembre [[1938]] come quindicinale ed in seguito assunse il nome di ''Revolt'' (Rivolta).
[[Image:Freedom2.JPG|thumb|L'entrata della libreria Freedom Press a [[Whitechapel]]]]
[[Image:Freedom2.JPG|thumb|L'entrata della libreria Freedom Press a [[Whitechapel]]]]
Durante la guerra comparve un nuovo periodico della "Freedom Press": ''War Commentary'', che iniziò le pubblicazioni nel novembre del [[1939]] ed al quale collaborarono anche numerosi [[pacifismo|pacifisti]], [[antimilitarismo|antimilitaristi]] e socialisti radicali. Quando, all'inizio del [[1945]], [[Vernon Richards]], il gestore di Freedom Press, ed altri tre editori furono arrestati con l'accusa di «aver minato l'affetto dei membri delle Forze di Sua Maestà » <ref name="freedom">''George Orwell at Home'' pp 71-72 Freedom Press (1998)</ref>, [[Benjamin Britten]], [[E. M. Forster]], [[Augustus John]], [[Herbert Read]], [[Osbert Sitwell]] e [[George Orwell]] diedero vita al Comitato per la Difesa della Libertà  con lo scopo di «ripristinare le libertà  elementari degli individui e delle organizzazioni, e per difendere coloro che sono stati perseguitati per aver esercitato il loro diritto d'esprimersi».
Durante la guerra comparve un nuovo periodico della "Freedom Press": ''War Commentary'', che iniziò le pubblicazioni nel novembre del [[1939]] ed al quale collaborarono anche numerosi [[pacifismo|pacifisti]], [[antimilitarismo|antimilitaristi]] e socialisti radicali. Quando, all'inizio del [[1945]], [[Vernon Richards]], il gestore di Freedom Press, ed altri tre editori furono arrestati con l'accusa di «aver minato l'affetto dei membri delle Forze di Sua Maestà » <ref name="freedom">''George Orwell at Home'' pp 71-72 Freedom Press (1998)</ref>, [[Benjamin Britten]], [[E. M. Forster]], [[Augustus John]], [[Herbert Read]], [[Osbert Sitwell]] e [[George Orwell]] diedero vita al Comitato per la Difesa della Libertà  con lo scopo di «ripristinare le libertà  elementari degli individui e delle organizzazioni, e per difendere coloro che sono stati perseguitati per aver esercitato il loro diritto d'esprimersi».


Dal [[1951]] [[Vernons Richard]] lanciò ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' come settimanale. Durante gli anni '60 la Freedom Press editò ''[[Anarchy]]'' e negli anni '80 il trimestrale ''[[The Raven]]''. Durante questa fase storica di Freedom Press l'anarchica [[Lilian Wolfe]] fu, per quanto ababstanza anziana, una dei membri più attivi.
Dal [[1951]] [[Vernons Richard]] lanciò ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' come settimanale. Durante gli anni '60 la Freedom Press editò ''[[Anarchy]]'' e negli anni '80 il trimestrale ''[[The Raven]]''. Durante questa fase storica di Freedom Press l'anarchica [[Lilian Wolfe]] fu, per quanto ababstanza anziana, una dei membri più attivi.
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== Organizzazione ==
== Organizzazione ==


Oggi Freedom Press rimane in uso come casa editrice, mentre la stampa è stata affidata ad Aldgate Press (una cooperativa fondata nel [[1981]]). L'edificio ospita inoltre un club indipendente, un archivio, una biblioteca, un [[hacklab]] e un giornale.  Freedom Press ha stretti rapporti con la ''The London Coalition Against Poverty'' (Coalizione londinese contro la povertà ), l'[[Anarchist Federation]], la [[Solidarity Federation]] e l'''[[Advisory Service for Squatters and Corporate Watch]]''. La libreria di Freedom Press si trova nella ''Bishopsgate Library''.
Oggi Freedom Press rimane in uso come casa editrice, mentre la stampa è stata affidata ad Aldgate Press (una cooperativa fondata nel [[1981]]). L'edificio ospita inoltre un club indipendente, un archivio, una biblioteca, un [[hacklab]] e un giornale.  Freedom Press ha stretti rapporti con la ''The London Coalition Against Poverty'' (Coalizione londinese contro la povertà ), l'[[Anarchist Federation]], la [[Solidarity Federation]] e l'''[[Advisory Service for Squatters and Corporate Watch]]''. La libreria di Freedom Press si trova nella ''Bishopsgate Library''.


Oltre che ai suoi numerosi libri e opuscoli, il gruppo pubblica anche un periodico quindicinale, ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' (libertà , in inglese), l'unico giornale nazionale anarchico regolare in [[Gran Bretagna]].
Oltre che ai suoi numerosi libri e opuscoli, il gruppo pubblica anche un periodico quindicinale, ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' (libertà , in inglese), l'unico giornale nazionale anarchico regolare in [[Gran Bretagna]].


== Autori ==
== Autori ==
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