Francisco Sabaté Llopart: differenze tra le versioni

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[[File:El_Quico.jpg|270px|thumb|El Quico Sabaté]]'''Francisco Sabaté Llopart''' (Llobregat, [[Spagna]], [[30 marzo]] [[1915]] – Sant Celoni, [[Spagna]], [[5 gennaio]] [[1960]]), detto "'''El Quico'''", è stato un anarchico e combattente antifranchista nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]] e [[La_Guerriglia_antifranchista|guerrigiliero antifranchista]].
[[File:El_Quico.jpg|270px|thumb|El Quico Sabaté]]'''Francisco Sabaté Llopart''' (Llobregat, [[Spagna]], [[30 marzo]] [[1915]] – Sant Celoni, [[Spagna]], [[5 gennaio]] [[1960]]), detto "'''El Quico'''", è stato un anarchico e combattente antifranchista nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]] e [[La_Guerriglia_antifranchista|guerrigiliero antifranchista]].


La sua attività  rivoluzionaria va inquadrata nell'ambito della '''[[La_Guerriglia_antifranchista|guerriglia antifranchista]]''' che si sviluppò dalla fine della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione]] e che dal '47, abbandonata dai comunisti di osservanza stalinista, fu portata avanti soprattutto dagli anarchici e, in misura minore, da frange della sinistra comunista antistalinista, ex miliziani del [[POUM]] e formazioni analoghe. Molti di questi guerriglieri, compreso Sabaté, prima di allora furono impegnati come ''maquisards'' nella [[Anarchici_e_Resistenza_in_Francia|Resistenza Francese]].
La sua attività  rivoluzionaria va inquadrata nell'ambito della '''[[La_Guerriglia_antifranchista|guerriglia antifranchista]]''' che si sviluppò dalla fine della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione]] e che dal '47, abbandonata dai comunisti di osservanza stalinista, fu portata avanti soprattutto dagli anarchici e, in misura minore, da frange della sinistra comunista antistalinista, ex miliziani del [[POUM]] e formazioni analoghe. Molti di questi guerriglieri, compreso Sabaté, prima di allora furono impegnati come ''maquisards'' nella [[Anarchici_e_Resistenza_in_Francia|Resistenza Francese]].


Il suo mito è stato tale che alla sua morte molti anarchici rifiutarono di credere che fosse effettivamente morto, ritenendo che si trattasse di propaganda degli uomini di [[Francisco Franco]]:
Il suo mito è stato tale che alla sua morte molti anarchici rifiutarono di credere che fosse effettivamente morto, ritenendo che si trattasse di propaganda degli uomini di [[Francisco Franco]]:
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===L'inizio della militanza politica di El Quico===
===L'inizio della militanza politica di El Quico===


Francisco Sabaté Llopart a 17 anni milita nel ''Sindicat d'Oficis Varis'' della [[Confederación Nacional del Trabajo]] e partecipa alla fondazione della formazione paramilitare  anarchica "[[Los Novatos]]", una struttura facente riferimento alla [[Federazione Anarchica Iberica]] ([[FAI]]), che allora operava di concerto con la [[CNT spagnola|CNT]]. Compito del gruppo, oltre alla organizzazione fin dal [[1933]] di sommosse contro il governo reazionario della Seconda Repubblica spagnola, è anche quello di organizzare la resistenza contro un possibile golpe fascista (che si concretizzerà  nel luglio del 1936).
Francisco Sabaté Llopart a 17 anni milita nel ''Sindicat d'Oficis Varis'' della [[Confederación Nacional del Trabajo]] e partecipa alla fondazione della formazione paramilitare  anarchica "[[Los Novatos]]", una struttura facente riferimento alla [[Federazione Anarchica Iberica]] ([[FAI]]), che allora operava di concerto con la [[CNT spagnola|CNT]]. Compito del gruppo, oltre alla organizzazione fin dal [[1933]] di sommosse contro il governo reazionario della Seconda Repubblica spagnola, è anche quello di organizzare la resistenza contro un possibile golpe fascista (che si concretizzerà  nel luglio del 1936).


Nel [[1935]], dopo essersi rifiutato di partire per il servizio militare,  "El Quico" dà  inizo alla propria clandestinità . Poco tempo dopo, ''[[Los Novatos]]'' effettuano una rapina per finanziare la lotta anarchica e sostenere i compagni incarcerati. Questo periodo è molto importante per la sua vita anche e soprattutto perché incontra [[Leonor Castells Martì]], che diverrà  inseparabile compagna e futura madre dei suoi figli. <ref>[http://books.google.it/books?id=DCq270qM1UgC&pg=PA46&lpg=PA46&dq=Leonor+Castells+Mart%C3%AC&source=bl&ots=Yj4IeQ4l61&sig=2vEWkKld0n8mqgFKtqWGQz2L0vA&hl=it&ei=ee5BSoiaEMmvsAai_ty_CA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1 da Ribelli! Di Pino Cacucci]</ref>
Nel [[1935]], dopo essersi rifiutato di partire per il servizio militare,  "El Quico" dà  inizo alla propria clandestinità . Poco tempo dopo, ''[[Los Novatos]]'' effettuano una rapina per finanziare la lotta anarchica e sostenere i compagni incarcerati. Questo periodo è molto importante per la sua vita anche e soprattutto perché incontra [[Leonor Castells Martì]], che diverrà  inseparabile compagna e futura madre dei suoi figli. <ref>[http://books.google.it/books?id=DCq270qM1UgC&pg=PA46&lpg=PA46&dq=Leonor+Castells+Mart%C3%AC&source=bl&ots=Yj4IeQ4l61&sig=2vEWkKld0n8mqgFKtqWGQz2L0vA&hl=it&ei=ee5BSoiaEMmvsAai_ty_CA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1 da Ribelli! Di Pino Cacucci]</ref>
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Inizialmente si occupa di accompagnare all'attraversamento dei Pirenei i delegati anarchici che dovranno partecipare ai congressi della [[CNT]] clandestini e anche di rapinare banche per finanziare la resistenza e la ricostruzione del movimento anarchico. Lentamente vede morire sotto il fuoco franchista molti suoi amici, compagni e due suoi fratelli: José e Manolo. Catturato, è arrestato e spedito a Digione, da dove esce nel [[1955]] dopo aver scontato una condanna di 5 anni. Immediatamente riprende la sua attività  espropriatrice e di assalto ai franchisti. Il [[28 maggio]] [[1957]] è nuovamente condannato da un tribunale francese per possesso d'armi. Nel luglio [[1958]] esce dal [[carcere]] e pensa di dedicarsi principalmente alla sua famiglia, ma il desiderio di schiacciare l'eterno nemico [[Fascismo|fascista]] lo porta nuovamente ad imbracciare le armi.
Inizialmente si occupa di accompagnare all'attraversamento dei Pirenei i delegati anarchici che dovranno partecipare ai congressi della [[CNT]] clandestini e anche di rapinare banche per finanziare la resistenza e la ricostruzione del movimento anarchico. Lentamente vede morire sotto il fuoco franchista molti suoi amici, compagni e due suoi fratelli: José e Manolo. Catturato, è arrestato e spedito a Digione, da dove esce nel [[1955]] dopo aver scontato una condanna di 5 anni. Immediatamente riprende la sua attività  espropriatrice e di assalto ai franchisti. Il [[28 maggio]] [[1957]] è nuovamente condannato da un tribunale francese per possesso d'armi. Nel luglio [[1958]] esce dal [[carcere]] e pensa di dedicarsi principalmente alla sua famiglia, ma il desiderio di schiacciare l'eterno nemico [[Fascismo|fascista]] lo porta nuovamente ad imbracciare le armi.


Il [[30 dicembre]] [[1959]], '''El Quico''' entra in [[Spagna]] attraversando clandestinamente il confine insieme a quattro suoi compagni: [[Antonio Miracolo Guitart]], [[Rogelio Madrigal]], [[Conesa Francisco Alcaraz]] e [[Martin Ruiz Montoya]]. Il [[4 gennaio]], a Sarriá de Ter (Catalogna), il gruppo è assediato in una fattoria dall'esercito e dalla guardia civile. Fra tutti, solo Francisco Sabaté, seriamente ferito, riesce a scappare miracolosamente. Inseguito dai franchisti, il [[5 gennaio| giorno seguente]], a San Celoni, Francisco Sabaté muore in un altro scontro a fuoco col un gruppo fascista catalano "Somaten" al servizio degli sgherri istituzionali.  
Il [[30 dicembre]] [[1959]], '''El Quico''' entra in [[Spagna]] attraversando clandestinamente il confine insieme a quattro suoi compagni: [[Antonio Miracolo Guitart]], [[Rogelio Madrigal]], [[Conesa Francisco Alcaraz]] e [[Martin Ruiz Montoya]]. Il [[4 gennaio]], a Sarriá de Ter (Catalogna), il gruppo è assediato in una fattoria dall'esercito e dalla guardia civile. Fra tutti, solo Francisco Sabaté, seriamente ferito, riesce a scappare miracolosamente. Inseguito dai franchisti, il [[5 gennaio| giorno seguente]], a San Celoni, Francisco Sabaté muore in un altro scontro a fuoco col un gruppo fascista catalano "Somaten" al servizio degli sgherri istituzionali.  


'''Per più di venti anni dopo la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]] la guerriglia anarchica [[antifascismo|antifascista]] in [[Spagna]] proseguirà  la resistenza''', e per tutto quel tempo El Quico befferà  gli sgherri di Franco. Infatti, quando alla sua morte, si diffonde la voce che '''El Quico''' sia stato ucciso dai franchisti, fra la classe operaia e la gente meno abbiente vi è incredulità  e disperazione: El Quico è una "leggenda" per gli sfruttati e rappresenta la speranza di una società  senza [[Fascismo|fascismo]] ed egualitaria per cui valga la pena vivere.
'''Per più di venti anni dopo la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]] la guerriglia anarchica [[antifascismo|antifascista]] in [[Spagna]] proseguirà  la resistenza''', e per tutto quel tempo El Quico befferà  gli sgherri di Franco. Infatti, quando alla sua morte, si diffonde la voce che '''El Quico''' sia stato ucciso dai franchisti, fra la classe operaia e la gente meno abbiente vi è incredulità  e disperazione: El Quico è una "leggenda" per gli sfruttati e rappresenta la speranza di una società  senza [[Fascismo|fascismo]] ed egualitaria per cui valga la pena vivere.
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