Fascismo: differenze tra le versioni

3 byte rimossi ,  09:11, 15 set 2022
m
Sostituzione testo - "Decima Mas" con "Xª MAS"
m (Sostituzione testo - "liberliber.it/mediateca/libri" con "liberliber.eu/mediateca/libri")
m (Sostituzione testo - "Decima Mas" con "Xª MAS")
 
Riga 123: Riga 123:
L'[[Italia]] è quindi divisa in due: al Sud c'è il cosiddetto '''Regno del Sud''', nel Nord l'[[Italia]] è controllata dai tedeschi e dai fascisti che costituiscono la [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI), nota informalmente come Repubblica di Salò (la cittadina lombarda sulle rive del Garda non era né la ''capitale de facto'', né la città sede del Capo di Stato e del [[governo]]. Diviene una cittadino simbolo della repubblica in quanto ivi avvenivano gli incontri di relazione estera, essendo anche sede del Ministero della Cultura Popolare e degli Esteri e la maggior parte dei dispacci ufficiali recavano l'intestazione «Salò comunica...». ). La repubblica fascista viene fondata dallo stesso [[Benito Mussolini]] per espressa volontà di [[Adolf Hitler]] il [[23 settembre]] col nome di '''Stato Nazionale Repubblicano''' e [[28 settembre|cinque giorni dopo]] viene tenuto il suo primo consiglio dei ministri alla Rocca delle Caminate, presso Forlì, per nominare i responsabili del nuovo governo repubblicano fascista. Nella RSI riecheggia il velleitarismo socialisteggiante e radicalizzante. I fascisti cercano di mettere d'accordo i capisaldi del vecchio fascismo (Partito unico, [[Stato]] onnipotente, [[gerarchia]] rigorosa) con alcune esigenze di [[libertà]] ([[libertà]] personale, diritto di critica, cariche elettive, socializzazione delle imprese pubbliche e private), senza tralasciare la xenofobia e il [[nazionalismo]] (anglofobia e antisemitismo).
L'[[Italia]] è quindi divisa in due: al Sud c'è il cosiddetto '''Regno del Sud''', nel Nord l'[[Italia]] è controllata dai tedeschi e dai fascisti che costituiscono la [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI), nota informalmente come Repubblica di Salò (la cittadina lombarda sulle rive del Garda non era né la ''capitale de facto'', né la città sede del Capo di Stato e del [[governo]]. Diviene una cittadino simbolo della repubblica in quanto ivi avvenivano gli incontri di relazione estera, essendo anche sede del Ministero della Cultura Popolare e degli Esteri e la maggior parte dei dispacci ufficiali recavano l'intestazione «Salò comunica...». ). La repubblica fascista viene fondata dallo stesso [[Benito Mussolini]] per espressa volontà di [[Adolf Hitler]] il [[23 settembre]] col nome di '''Stato Nazionale Repubblicano''' e [[28 settembre|cinque giorni dopo]] viene tenuto il suo primo consiglio dei ministri alla Rocca delle Caminate, presso Forlì, per nominare i responsabili del nuovo governo repubblicano fascista. Nella RSI riecheggia il velleitarismo socialisteggiante e radicalizzante. I fascisti cercano di mettere d'accordo i capisaldi del vecchio fascismo (Partito unico, [[Stato]] onnipotente, [[gerarchia]] rigorosa) con alcune esigenze di [[libertà]] ([[libertà]] personale, diritto di critica, cariche elettive, socializzazione delle imprese pubbliche e private), senza tralasciare la xenofobia e il [[nazionalismo]] (anglofobia e antisemitismo).


Il velleitarismo socio-economico è presente anche in campo militare, la scarsa organizzazione è "compensata" dal feroce attivismo di alcune formazioni: la famigerata [[Decima Mas]], le [[Brigate Nere]], i paracadutisti e il [[battaglione Mussolini]]. Le difficoltà della guerra e la resistenza antifascista, in cui gli anarchici (anarcorivoluzionari, anarcolibertari e anarcosocialisti) assumono un ruolo comunque non marginale (vedi [[gli anarchici e la resistenza antifascista]]), che si organizza via via capillarmente entro i [[CLN]], [[Comitati di Liberazione Nazionale]] (dal [[13 ottobre]] quando Badoglio dichiara guerra alla [[Germania]], l'[[Italia]], rappresentata dai "Comitati di Liberazione Nazionale Alta Italia", è associata alle Nazioni Unite), determinano la liberazione delle città italiane (Roma il [[4 giugno]] e Firenze il [[22 agosto]]. Nella liberazione di Milano, avvenuta il [[25 aprile]] [[1945]], è decisivo il ruolo dalle [[Brigate Bruzzi e Malatesta]]) segnano il definitivo crollo del fascismo.
Il velleitarismo socio-economico è presente anche in campo militare, la scarsa organizzazione è "compensata" dal feroce attivismo di alcune formazioni: la famigerata [[Xª MAS]], le [[Brigate Nere]], i paracadutisti e il [[battaglione Mussolini]]. Le difficoltà della guerra e la resistenza antifascista, in cui gli anarchici (anarcorivoluzionari, anarcolibertari e anarcosocialisti) assumono un ruolo comunque non marginale (vedi [[gli anarchici e la resistenza antifascista]]), che si organizza via via capillarmente entro i [[CLN]], [[Comitati di Liberazione Nazionale]] (dal [[13 ottobre]] quando Badoglio dichiara guerra alla [[Germania]], l'[[Italia]], rappresentata dai "Comitati di Liberazione Nazionale Alta Italia", è associata alle Nazioni Unite), determinano la liberazione delle città italiane (Roma il [[4 giugno]] e Firenze il [[22 agosto]]. Nella liberazione di Milano, avvenuta il [[25 aprile]] [[1945]], è decisivo il ruolo dalle [[Brigate Bruzzi e Malatesta]]) segnano il definitivo crollo del fascismo.


Sorpreso mentre cercava di mettersi in salvo in un ridotto in Valtellina, dove lo squadrista Pavolini voleva organizzare l'ultima folle resistenza ai partigiani, [[Benito Mussolini|Mussolini]] viene catturato e fucilato a Dongo (Como) il [[28 aprile]] [[1945]].
Sorpreso mentre cercava di mettersi in salvo in un ridotto in Valtellina, dove lo squadrista Pavolini voleva organizzare l'ultima folle resistenza ai partigiani, [[Benito Mussolini|Mussolini]] viene catturato e fucilato a Dongo (Como) il [[28 aprile]] [[1945]].
64 364

contributi