Félix Vallotton: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "[à][\s][.]" con "à."
m (Sostituzione testo - "[à][\s\s]" con "à ")
m (Sostituzione testo - "[à][\s][.]" con "à.")
Riga 6: Riga 6:
A partire dal [[1891]] si interessa alla xilografia grazie a [[Charles Maurin]] (che lo avvicinerà  pure all'[[anarchismo]]) e realizza delle acqueforti che avranno un successo internazionale apparendo su ''La Revue blanche'', ''Le Mercure de France'' o la celebre [[L'Assiette au Beurre]] di Parigi che ospitavano spesso artisti, scrittori e critici libertari, e anche su riviste all'estero come Chap Book di Chicago, Jugend di Monaco e Scribner di New York. In molte delle sue opere di questo periodo mostra chiaramente le sue simpatie anarchiche e denuncia la [[violenza]] della [[civiltà ]] borghese.
A partire dal [[1891]] si interessa alla xilografia grazie a [[Charles Maurin]] (che lo avvicinerà  pure all'[[anarchismo]]) e realizza delle acqueforti che avranno un successo internazionale apparendo su ''La Revue blanche'', ''Le Mercure de France'' o la celebre [[L'Assiette au Beurre]] di Parigi che ospitavano spesso artisti, scrittori e critici libertari, e anche su riviste all'estero come Chap Book di Chicago, Jugend di Monaco e Scribner di New York. In molte delle sue opere di questo periodo mostra chiaramente le sue simpatie anarchiche e denuncia la [[violenza]] della [[civiltà ]] borghese.


Il suo gusto senza sofisticazioni di arte naif, si basa sulla semplificazione delle forme e l'eliminazione delle sfumature come nella pittura dei cosiddetti ''nabis'' di cui entrerà  a far parte nel [[1897]]. Le sue tele sono a volte realiste, ritraggono spesso la bruttezza e il ridicolo dell'umanità . I suoi nudi sono di un erotismo glaciale e sembrano a volte anticipare Magritte o Balthus, alcune scene invece rimandano all'intimismo tipico dei nabis come Vuillard o Bonnard.
Il suo gusto senza sofisticazioni di arte naif, si basa sulla semplificazione delle forme e l'eliminazione delle sfumature come nella pittura dei cosiddetti ''nabis'' di cui entrerà  a far parte nel [[1897]]. Le sue tele sono a volte realiste, ritraggono spesso la bruttezza e il ridicolo dell'umanità. I suoi nudi sono di un erotismo glaciale e sembrano a volte anticipare Magritte o Balthus, alcune scene invece rimandano all'intimismo tipico dei nabis come Vuillard o Bonnard.


Nel [[1900]], si fa naturalizzare francese. Esporrà  durante il primo decennio del XX secolo in molte manifestazioni importanti in europa, [[Svizzera]], [[Austria]], [[Germania]], [[Russia]].
Nel [[1900]], si fa naturalizzare francese. Esporrà  durante il primo decennio del XX secolo in molte manifestazioni importanti in europa, [[Svizzera]], [[Austria]], [[Germania]], [[Russia]].
Nel 1914 vorrebbe arruolarsi ma è rifiutato per via della sua età . Durante la guerra dipingerà  delle tele molto colorate rifacendosi all'[[futurismo|estetica futurista]] per sottolineare la [[violenza]] dei combattimenti. Nel [[1916]] pubblicherà  una raccolta di sei incisioni a proprie spese intitolata ''C'est la guerre!'' che testimonia della sua rabbia e rifiuto di fronte a quell'avvenimento ritenuto assurdo e iniquo.
Nel 1914 vorrebbe arruolarsi ma è rifiutato per via della sua età. Durante la guerra dipingerà  delle tele molto colorate rifacendosi all'[[futurismo|estetica futurista]] per sottolineare la [[violenza]] dei combattimenti. Nel [[1916]] pubblicherà  una raccolta di sei incisioni a proprie spese intitolata ''C'est la guerre!'' che testimonia della sua rabbia e rifiuto di fronte a quell'avvenimento ritenuto assurdo e iniquo.


Si ammala verso il [[1924]] ma continua a dipingere e esporre ancora finché nel novembre [[1925]] deve farsi ricoverare all'[[ospedale]] per un intervento operatorio che non riuscirà  a superare.
Si ammala verso il [[1924]] ma continua a dipingere e esporre ancora finché nel novembre [[1925]] deve farsi ricoverare all'[[ospedale]] per un intervento operatorio che non riuscirà  a superare.
64 364

contributi