Ernesto Che Guevara: differenze tra le versioni

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=== La politica, il Guatemala, il Messico e Fidel Castro===
=== La politica, il Guatemala, il Messico e Fidel Castro===
Una volta giunto in [[Perù]] entra in contatto con  [[Ricardo Rojo]], un esiliato argentino, che gli parla della riforma agraria del Guatemala (febbraio [[1953]]). Nel dicembre del [[1953]] giunge proprio in [[Guatemala]], fa il venditore ambulante e matura definitivamente le sue idee [[marxismo-leninismo|marxiste-leniniste]]. Il [[27 dicembre]] [[1953]] [[Hilda Gadea]] (nell’agosto [[1955]] diverrà  moglie di Ernesto) presenta ad Ernesto i sopravissuti all'assalto alla caserma Moncada di L’Avana (Cuba): López, Dalmau e Arancibia che gli parlano di [[Fidel Castro]]. È in questo periodo che ad Ernesto Guevara de la Serna viene attribuito il nomignolo "Che".  
Una volta giunto in [[Perù]] entra in contatto con  [[Ricardo Rojo]], un esiliato argentino, che gli parla della riforma agraria del Guatemala (febbraio [[1953]]). Nel dicembre del [[1953]] giunge proprio in [[Guatemala]], fa il venditore ambulante e matura definitivamente le sue idee [[marxismo-leninismo|marxiste-leniniste]]. Il [[27 dicembre]] [[1953]] [[Hilda Gadea]] (nell'agosto [[1955]] diverrà  moglie di Ernesto) presenta ad Ernesto i sopravissuti all'assalto alla caserma Moncada di L'Avana (Cuba): López, Dalmau e Arancibia che gli parlano di [[Fidel Castro]]. È in questo periodo che ad Ernesto Guevara de la Serna viene attribuito il nomignolo "Che".  


Nel giugno [[1954]], quando [[Carlos Castello Armas]] aggredisce il governo guatemalteco di [[Arbenz]], accusato di essere “[[comunismo|comunista]]”, Guevara cerca di organizzare la resistenza, ma il tentativo fallisce ed egli, insieme ai suoi compagni, trova rifugio nell’ambasciata argentina del [[Guatemala]].
Nel giugno [[1954]], quando [[Carlos Castello Armas]] aggredisce il governo guatemalteco di [[Arbenz]], accusato di essere “[[comunismo|comunista]]”, Guevara cerca di organizzare la resistenza, ma il tentativo fallisce ed egli, insieme ai suoi compagni, trova rifugio nell'ambasciata argentina del [[Guatemala]].
Nel [[1955]] si trasferisce in [[Messico]], dove vince un posto in un ospedale pubblico; incontra [[Nino Lopez]] e  [[Maria Atonia Gonzalez]], due esiliati cubani e perseguitati dal regime di [[Batista]]. Conosce anche [[Raul Castro]] e, nel luglio [[1955]], [[Fidel Castro]], il quale lo “arruola”, come medico, nella progettata rivolta contro [[Batista]]. Nel giugno [[1956]] i cospiratori anti-Batista vengono tutti arrestati, ma dopo circa due mesi vengono rilasciati grazie all'intercessione dell'ex Presidente messicano [[Lazaro Cardenas]],  oltre al versamento di una forte somma di denaro.
Nel [[1955]] si trasferisce in [[Messico]], dove vince un posto in un ospedale pubblico; incontra [[Nino Lopez]] e  [[Maria Atonia Gonzalez]], due esiliati cubani e perseguitati dal regime di [[Batista]]. Conosce anche [[Raul Castro]] e, nel luglio [[1955]], [[Fidel Castro]], il quale lo “arruola”, come medico, nella progettata rivolta contro [[Batista]]. Nel giugno [[1956]] i cospiratori anti-Batista vengono tutti arrestati, ma dopo circa due mesi vengono rilasciati grazie all'intercessione dell'ex Presidente messicano [[Lazaro Cardenas]],  oltre al versamento di una forte somma di denaro.


===Il "Che" e la rivoluzione cubana===
===Il "Che" e la rivoluzione cubana===
Il [[25 novembre]] [[1956]], da Tuxpán, parte il [[Granma]] (una barca, il cui nome deriva dalla contrazione di "''grand mother''" = nonna) che sbarca, dopo una serie di disavventure, il [[2 dicembre]] a Playa de Las Coloradas. Sui giornali messicani viene annunciata l’invasione di [[Cuba]] e anche la morte del “Che”, che però viene immediatamente smentita. Inizia la durissima e lunghissima marcia nella Sierra dei rivoluzionari, conosciuti anche come "Barbudos"; il [[9 dicembre]] [[1956]] il "Che" si incontra con [[Camilo Cienfuegos]], con cui rimarrà  legato tutta la vita.
Il [[25 novembre]] [[1956]], da Tuxpán, parte il [[Granma]] (una barca, il cui nome deriva dalla contrazione di "''grand mother''" = nonna) che sbarca, dopo una serie di disavventure, il [[2 dicembre]] a Playa de Las Coloradas. Sui giornali messicani viene annunciata l'invasione di [[Cuba]] e anche la morte del “Che”, che però viene immediatamente smentita. Inizia la durissima e lunghissima marcia nella Sierra dei rivoluzionari, conosciuti anche come "Barbudos"; il [[9 dicembre]] [[1956]] il "Che" si incontra con [[Camilo Cienfuegos]], con cui rimarrà  legato tutta la vita.
[[File:M-26-7.png|150 px|left|thumb|Logo del Movimento 26 luglio]]
[[File:M-26-7.png|150 px|left|thumb|Logo del Movimento 26 luglio]]
Il [[30 agosto]] [[1957]] iniziano le battaglie contro l’esercito cubano;  Guevara è membro del ''Movimento del 26 di luglio''. Via via che i rivoluzionari proseguono la lotta contro Battista riescono anche ad attirarsi le simpatie di parte dei contadini cubani. Il [[28 dicembre]] [[1958]] l'esercito del "Che" arriva a Santa Clara, il cuore di [[Cuba]]. I "batistiani" sfoderano la loro arma segreta: un treno con 408 uomini tra ufficiali e soldati dotati di poderosi armamenti: lanciarazzi, mitragliatrici, abbondanti munizioni, dinamite. I rivoluzionari però scardinano la ferrovia e il treno deraglia con tutto il suo carico. Il [[2 gennaio]] [[1959]] la colonna del Che entra nella capitale di Cuba, La Habana, e occupa la fortezza militare "La Cabaña". Proprio qui, organizza una scuola di alfabetizzazione per tutti gli ex combattenti. È la vittoria di Ernesto e dei suoi compagni.
Il [[30 agosto]] [[1957]] iniziano le battaglie contro l'esercito cubano;  Guevara è membro del ''Movimento del 26 di luglio''. Via via che i rivoluzionari proseguono la lotta contro Battista riescono anche ad attirarsi le simpatie di parte dei contadini cubani. Il [[28 dicembre]] [[1958]] l'esercito del "Che" arriva a Santa Clara, il cuore di [[Cuba]]. I "batistiani" sfoderano la loro arma segreta: un treno con 408 uomini tra ufficiali e soldati dotati di poderosi armamenti: lanciarazzi, mitragliatrici, abbondanti munizioni, dinamite. I rivoluzionari però scardinano la ferrovia e il treno deraglia con tutto il suo carico. Il [[2 gennaio]] [[1959]] la colonna del Che entra nella capitale di Cuba, La Habana, e occupa la fortezza militare "La Cabaña". Proprio qui, organizza una scuola di alfabetizzazione per tutti gli ex combattenti. È la vittoria di Ernesto e dei suoi compagni.


Dopo il successo della rivoluzione cubana, assume il ruolo di ministro dell’Industria e direttore della Banca nazionale, un ruolo secondo per importanza al solo [[Fidel Castro]]. Nella prima metà  del [[1959]] (fra gennaio e giugno), è il responsabile della fortezza militare di La Habana in cui vengono svolti i processi a carico dei militari del regime accusati di crimini di guerra, mentre riveste tale ruolo decide la condanna alla pena capitale tramite fucilazione di circa 55 prigionieri. <ref name="processo"> Secondo Orlando Borrego Guevara fece osservare tutte le regole processuali e fu accusato da alcuni di rallentare i processi per "esigere eccesso di elementi probatori". Secondo Tony Saunois vennero condannati coloro che si erano resi responsabili di torture e assassinii durante la dittatura di Batista.</ref>
Dopo il successo della rivoluzione cubana, assume il ruolo di ministro dell'Industria e direttore della Banca nazionale, un ruolo secondo per importanza al solo [[Fidel Castro]]. Nella prima metà  del [[1959]] (fra gennaio e giugno), è il responsabile della fortezza militare di La Habana in cui vengono svolti i processi a carico dei militari del regime accusati di crimini di guerra, mentre riveste tale ruolo decide la condanna alla pena capitale tramite fucilazione di circa 55 prigionieri. <ref name="processo"> Secondo Orlando Borrego Guevara fece osservare tutte le regole processuali e fu accusato da alcuni di rallentare i processi per "esigere eccesso di elementi probatori". Secondo Tony Saunois vennero condannati coloro che si erano resi responsabili di torture e assassinii durante la dittatura di Batista.</ref>


Come ministro dell’Industria stringe rapporti con l’URSS, sia per affinità  ideologiche, ma anche perché Cuba viene stretta dal duro embargo occidentale. Come ministro deve fronteggiare la “crisi dei missili” con gli [[USA]] di [[J.F.Kennedy]]; tiene discorsi all’ONU e non smette di propagandare la rivoluzione comunista.
Come ministro dell'Industria stringe rapporti con l'URSS, sia per affinità  ideologiche, ma anche perché Cuba viene stretta dal duro embargo occidentale. Come ministro deve fronteggiare la “crisi dei missili” con gli [[USA]] di [[J.F.Kennedy]]; tiene discorsi all'ONU e non smette di propagandare la rivoluzione comunista.


===In Africa e in Bolivia===
===In Africa e in Bolivia===
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Gli [[anarchismo|anarchici]] e gli [[anarco-sindacalismo|anarcosindacalisti]] cubani sono stati parte integrante della rivoluzione cubana, rappresentando per lungo tempo la principale componente del movimento operaio e contadino dell'isola. Già  nella seconda metà  del XIX secolo, gli anarchici del "''[[Gruppo dei 3 Enriques]]''" ([[Enrique Roig de San Martin]], [[Enrique Messonier]] ed [[Enrique Creci]]), furono attivi, sulle pagine del giornale anarchico "''[[El Productor]]''", propagando la [[lotta di classe]] contro lo [[Stato]] ed i partiti politici. Questa premessa serve a sottolineare che la caduta di [[Batista]] fu possibile anche grazie al clima di intensa agitazione promosso dai libertari cubani.
Gli [[anarchismo|anarchici]] e gli [[anarco-sindacalismo|anarcosindacalisti]] cubani sono stati parte integrante della rivoluzione cubana, rappresentando per lungo tempo la principale componente del movimento operaio e contadino dell'isola. Già  nella seconda metà  del XIX secolo, gli anarchici del "''[[Gruppo dei 3 Enriques]]''" ([[Enrique Roig de San Martin]], [[Enrique Messonier]] ed [[Enrique Creci]]), furono attivi, sulle pagine del giornale anarchico "''[[El Productor]]''", propagando la [[lotta di classe]] contro lo [[Stato]] ed i partiti politici. Questa premessa serve a sottolineare che la caduta di [[Batista]] fu possibile anche grazie al clima di intensa agitazione promosso dai libertari cubani.


Non è quindi in dubbio la sincerità  e l’ardore di Che Guevara a favore del proletariato, tuttavia è innegabile che egli contribuì, visto che fu parte integrante del governo castrista nonché guida della gestione economica di [[Cuba]], alla repressione delle richieste di [[uguaglianza]] e [[libertà ]] e all’imposizione del [[socialismo di Stato]], ispirato al modello sovietico. Inoltre, Che Guevara non ha mai nascosto il suo [[stalinismo]].<ref>[http://www.workersliberty.org/node/3076 Che Guevara: the politics behind the icon]</ref>
Non è quindi in dubbio la sincerità  e l'ardore di Che Guevara a favore del proletariato, tuttavia è innegabile che egli contribuì, visto che fu parte integrante del governo castrista nonché guida della gestione economica di [[Cuba]], alla repressione delle richieste di [[uguaglianza]] e [[libertà ]] e all'imposizione del [[socialismo di Stato]], ispirato al modello sovietico. Inoltre, Che Guevara non ha mai nascosto il suo [[stalinismo]].<ref>[http://www.workersliberty.org/node/3076 Che Guevara: the politics behind the icon]</ref>


Non bisogna dimenticare che il modello centralista sovietico determinò, nel gennaio [[1959]], l’espulsione degli [[anarco-sindacalismo|anarcosindacalisti]] da tutti i [[sindacalismo|sindacati]], la chiusura di [[El Libertario]], organo della [[Federazione Libertaria di Cuba]], e di [[Solidaridad Gastronomica]], costringendo gli anarchici alla clandestinità , alla cessazione dell’attività  politica o all’esilio.
Non bisogna dimenticare che il modello centralista sovietico determinò, nel gennaio [[1959]], l'espulsione degli [[anarco-sindacalismo|anarcosindacalisti]] da tutti i [[sindacalismo|sindacati]], la chiusura di [[El Libertario]], organo della [[Federazione Libertaria di Cuba]], e di [[Solidaridad Gastronomica]], costringendo gli anarchici alla clandestinità , alla cessazione dell'attività  politica o all'esilio.
==Note==
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