Edouard Carouy: differenze tra le versioni

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Nel dicembre del [[1909]] arriva a Parigi e prende a frequentare la comunità  di Romainville, dove incontra molti vecchi compagni belgi ([[Raymond Callemin]], [[Jean de Boe]], ecc.) ed altri collaboratori de ''L'anarchie'', giornale per il quale s'incaricherà  della stampa insieme a [[Octave Garnier]]. Assoggettato alla dieta scientifica («[''Edouard e [[Raymond Callemin|Callemin]] erano''..] assoggettati a discipline alimentari (vegetarianesimo assoluto, né vino né caffè, né tè né menta...), ed esponevano di continuo i misfatti del sentimento, invocando soltanto la “ragione scientifica” e “l'egoismo cosciente”» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag 42</ref>) dominante nella comunità  di Romainville, insieme alla sua compagna [[Jeanne Belardie]], all'anarchico [[Jean Huc]] e alla compagna [[Marie Bader]], che risiedono tutti a Romainville, si dedica alla vendita di oggettivistica varia nei mercati parigini, senza disdegnare con i suoi compagni il compimento di azioni illegali ed [[Espropriazione|espropri]] vari.  
Nel dicembre del [[1909]] arriva a Parigi e prende a frequentare la comunità  di Romainville, dove incontra molti vecchi compagni belgi ([[Raymond Callemin]], [[Jean de Boe]], ecc.) ed altri collaboratori de ''L'anarchie'', giornale per il quale s'incaricherà  della stampa insieme a [[Octave Garnier]]. Assoggettato alla dieta scientifica («[''Edouard e [[Raymond Callemin|Callemin]] erano''..] assoggettati a discipline alimentari (vegetarianesimo assoluto, né vino né caffè, né tè né menta...), ed esponevano di continuo i misfatti del sentimento, invocando soltanto la “ragione scientifica” e “l'egoismo cosciente”» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag 42</ref>) dominante nella comunità  di Romainville, insieme alla sua compagna [[Jeanne Belardie]], all'anarchico [[Jean Huc]] e alla compagna [[Marie Bader]], che risiedono tutti a Romainville, si dedica alla vendita di oggettivistica varia nei mercati parigini, senza disdegnare con i suoi compagni il compimento di azioni illegali ed [[Espropriazione|espropri]] vari.  


Denunciato da un altro anarchico conosciuto occasionalmente, decide di fuggire dalla comunità  ([[Jean Huc]] sarà  più avanti condannato per emissione di moneta falsa e sarà  condannato il [[5 aprile]] [[1912]] a cinque anni di lavori forzati). Carouy, insieme alla [[Jeanne Bélardie| compagna ]] e alla loro piccola figlioletta, si fermano a Thibault-des-vignes (paese nei pressi di Parigi) dove stabilisce solidi rapporti fino al [[1911]] con [[Louis Rimbault]].
Denunciato da un altro anarchico conosciuto occasionalmente, decide di fuggire dalla comunità  ([[Jean Huc]] sarà  più avanti condannato per emissione di moneta falsa e sarà  condannato il [[5 aprile]] [[1912]] a cinque anni di lavori forzati). Carouy, insieme alla [[Jeanne Bélardie| compagna]] e alla loro piccola figlioletta, si fermano a Thibault-des-vignes (paese nei pressi di Parigi) dove stabilisce solidi rapporti fino al [[1911]] con [[Louis Rimbault]].
[[File:Band a bonnot desenho.jpg|thumb|left|200 px|La [[Banda Bonnot]] in un'illustrazione di «Le Figaro»]]
[[File:Band a bonnot desenho.jpg|thumb|left|200 px|La [[Banda Bonnot]] in un'illustrazione di «Le Figaro»]]
In seguito all'arrivo del carismatico [[Jules Bonnot]], conosciuto anche per essere stato uno die primi autisti della storia, le [[illegalismo|azioni illegaliste]] di quella che viene chiamata [[Banda Bonnot]], prendono una piega maggiormente violenta. Carouy, che saltuariamente risiede a Bobigny dal garagista Dettweiler, si rende protagonista di numerosi furti (automobili ed altro), alcuni dei quali comporteranno anche la morte di persone. Carouy e [[Marius Metge]] saranno accusati dell'assassinio di un'anziana a Thiais la notte tra il [[2 gennaio|2]] e [[3 gennaio]] [[1912]]. Denunciata da un delatore, [[Jeanne Bélardie]] cade nella trappola della [[polizia]]. Carouy (che non era presente alla [[banda_Bonnot#Azioni_della_Banda_Bonnot|rapina di rue Ordener]])<ref name="cacucci">Il [[21 dicembre]] [[1911]], alle 9:00 della mattina, gli stessi tre uomini assaltarono in automobile i portavalori della banca Société Générale, in via Ordener a Parigi. Fu quella la prima volta che un'automobile venne utilizzata per una rapina bancaria; ne scaturì un conflitto a fuoco, [[Octave Garnier]] ferì gravemente un addetto al servizio del portavalori, '''Ernest Caby''', ma il totale del bottino ammontò solo a 5000 franchi e a titoli vari difficilmente smerciabili. (Callemin portò parte dei titoli all'anarchico belga De Boe nella speranza che questi riuscisse a convertirli in denaro contante. In seguito David Bellonie e Rodriguez provarono a smerciarne un'altra parte ad un usuraio parigino, che però li "ringraziò" spifferando tutto alla polizia. L'aver aiutato la banda Bonnot costò a [[Jean de Boe|De Boe]], Bellonie e Rodriguez una successiva incriminazione per complicità  e il processo insieme agli esponenti principali della banda Ne fa riferimento Pino Cacucci nel suo ''In ogni caso nessun rimorso'', edizioni Feltrinelli</ref>, è uno degli obiettivi principali della [[giustizia]] francese. Fermatosi a casa del meccanico [[Antoine Gauzy]] ad Ivry ed in seguito a Lozère, viene arrestato il [[4 aprile]] [[1912]]. Più volte in [[carcere]], tenterà  in varie occasioni di togliersi la vita:
In seguito all'arrivo del carismatico [[Jules Bonnot]], conosciuto anche per essere stato uno die primi autisti della storia, le [[illegalismo|azioni illegaliste]] di quella che viene chiamata [[Banda Bonnot]], prendono una piega maggiormente violenta. Carouy, che saltuariamente risiede a Bobigny dal garagista Dettweiler, si rende protagonista di numerosi furti (automobili ed altro), alcuni dei quali comporteranno anche la morte di persone. Carouy e [[Marius Metge]] saranno accusati dell'assassinio di un'anziana a Thiais la notte tra il [[2 gennaio|2]] e [[3 gennaio]] [[1912]]. Denunciata da un delatore, [[Jeanne Bélardie]] cade nella trappola della [[polizia]]. Carouy (che non era presente alla [[banda_Bonnot#Azioni_della_Banda_Bonnot|rapina di rue Ordener]])<ref name="cacucci">Il [[21 dicembre]] [[1911]], alle 9:00 della mattina, gli stessi tre uomini assaltarono in automobile i portavalori della banca Société Générale, in via Ordener a Parigi. Fu quella la prima volta che un'automobile venne utilizzata per una rapina bancaria; ne scaturì un conflitto a fuoco, [[Octave Garnier]] ferì gravemente un addetto al servizio del portavalori, '''Ernest Caby''', ma il totale del bottino ammontò solo a 5000 franchi e a titoli vari difficilmente smerciabili. (Callemin portò parte dei titoli all'anarchico belga De Boe nella speranza che questi riuscisse a convertirli in denaro contante. In seguito David Bellonie e Rodriguez provarono a smerciarne un'altra parte ad un usuraio parigino, che però li "ringraziò" spifferando tutto alla polizia. L'aver aiutato la banda Bonnot costò a [[Jean de Boe|De Boe]], Bellonie e Rodriguez una successiva incriminazione per complicità  e il processo insieme agli esponenti principali della banda Ne fa riferimento Pino Cacucci nel suo ''In ogni caso nessun rimorso'', edizioni Feltrinelli</ref>, è uno degli obiettivi principali della [[giustizia]] francese. Fermatosi a casa del meccanico [[Antoine Gauzy]] ad Ivry ed in seguito a Lozère, viene arrestato il [[4 aprile]] [[1912]]. Più volte in [[carcere]], tenterà  in varie occasioni di togliersi la vita:
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