Discorso di Buenaventura Durruti a Bujaraloz: differenze tra le versioni

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== Discorso di B. Durruti Bujaraloz ==
== Discorso di B. Durruti Bujaraloz ==


Amici, nessuno è entrato in questa Colonna forzatamente. E’ ognuno di voi ad aver scelto liberamente la propria sorte, e la sorte  della  prima Colonna della CNT e della Federazione Anarchica Iberica è molto ingrata. Garcia Oliver lo annunciò per radio a Barcellona: “saliamo verso Argon a conquistare Saragozza o a lasciare la vita nel tentativo”. Io ripeto la medesima cosa: “Piuttosto che indietreggiare, meglio morire”. Saragozza è nelle mani dei fascisti, e lì si incontrano centinaia, migliaia di operai sotto la minaccia dei cannoni, che possono essere sterminati in ogni momento causando il decesso dei nostri fratelli. Perché siamo arrivati da Barcellona, se non per liberarli? Loro ci sperano e noi, davanti al primo attacco nemico scappiamo a correre. Bella maniera di mostrare al mondo e ai nostri compagni il coraggio degli anarchici che si intimoriscono di fronte davanti a tre aerei.
Amici, nessuno è entrato in questa Colonna forzatamente. È ognuno di voi ad aver scelto liberamente la propria sorte, e la sorte  della  prima Colonna della CNT e della Federazione Anarchica Iberica è molto ingrata. Garcia Oliver lo annunciò per radio a Barcellona: “saliamo verso Argon a conquistare Saragozza o a lasciare la vita nel tentativo”. Io ripeto la medesima cosa: “Piuttosto che indietreggiare, meglio morire”. Saragozza è nelle mani dei fascisti, e lì si incontrano centinaia, migliaia di operai sotto la minaccia dei cannoni, che possono essere sterminati in ogni momento causando il decesso dei nostri fratelli. Perché siamo arrivati da Barcellona, se non per liberarli? Loro ci sperano e noi, davanti al primo attacco nemico scappiamo a correre. Bella maniera di mostrare al mondo e ai nostri compagni il coraggio degli anarchici che si intimoriscono di fronte davanti a tre aerei.


La borghesia non ci permetterà  di instaurare il comunismo libertario semplicemente perché queste è il nostro desiderio. L’unico modo che abbiamo per impiantare il comunismo libertario è distruggendo la borghesia. Il cammino del nostro ideale è sicuro, però bisogna seguirlo con coraggio. I contadini che abbiamo portato nelle nostre fila e che hanno cominciato a mettere in pratica le nostre teorie, lo hanno fatto prendendo i nostri fucili come garanzia del raccolto. Se lasciamo il cammino libero al nemico, vuol dire che queste iniziative, conquistate dai contadini, sono inutili, e quello che è peggio, i vincitori gli faranno pagare la loro audacia assassinandoli. E’ questo e non altro l’animo della nostra lotta. Lotta ingrata che non si rassomiglia a nessuna di quelle che abbiamo fatto sino ad ora. Quello che abbiamo passato oggi non è che una semplice avvertenza. Adesso la lotta inizia veramente. Ci rovesceranno addosso tonnellate di proiettili e cercheremo di difenderci con bombe a mano e perfino con i coltelli. Nella misura in cui il nemico si sente cercato ci morderà  come una bestia accerchiata e ci morderà  duramente. Ma non si è arrivati ancora a questo punto e adesso si batte per non cadere sotto il peso delle nostre armi, e in più, conta nell’appoggio di Germania e Italia, mentre noialtri contiamo nient’altro che nella nostra fede, nel nostro ideale, ma contro questa fede si sono rotti i denti tutte le repressioni e oggi se li dovrà  rompere anche il fascismo.
La borghesia non ci permetterà  di instaurare il comunismo libertario semplicemente perché queste è il nostro desiderio. L’unico modo che abbiamo per impiantare il comunismo libertario è distruggendo la borghesia. Il cammino del nostro ideale è sicuro, però bisogna seguirlo con coraggio. I contadini che abbiamo portato nelle nostre fila e che hanno cominciato a mettere in pratica le nostre teorie, lo hanno fatto prendendo i nostri fucili come garanzia del raccolto. Se lasciamo il cammino libero al nemico, vuol dire che queste iniziative, conquistate dai contadini, sono inutili, e quello che è peggio, i vincitori gli faranno pagare la loro audacia assassinandoli. È questo e non altro l’animo della nostra lotta. Lotta ingrata che non si rassomiglia a nessuna di quelle che abbiamo fatto sino ad ora. Quello che abbiamo passato oggi non è che una semplice avvertenza. Adesso la lotta inizia veramente. Ci rovesceranno addosso tonnellate di proiettili e cercheremo di difenderci con bombe a mano e perfino con i coltelli. Nella misura in cui il nemico si sente cercato ci morderà  come una bestia accerchiata e ci morderà  duramente. Ma non si è arrivati ancora a questo punto e adesso si batte per non cadere sotto il peso delle nostre armi, e in più, conta nell’appoggio di Germania e Italia, mentre noialtri contiamo nient’altro che nella nostra fede, nel nostro ideale, ma contro questa fede si sono rotti i denti tutte le repressioni e oggi se li dovrà  rompere anche il fascismo.


Noi contiamo a nostro favore la vittoria che abbiamo conseguito a Barcellona e dobbiamo approfittare con rapidità  di questo vantaggio, perché se non ne approfittiamo il nemico, rifornito dai tedeschi e dagli italiani, sarà  più forte di noi e ci imporrà  la dura legge del vincitore.
Noi contiamo a nostro favore la vittoria che abbiamo conseguito a Barcellona e dobbiamo approfittare con rapidità  di questo vantaggio, perché se non ne approfittiamo il nemico, rifornito dai tedeschi e dagli italiani, sarà  più forte di noi e ci imporrà  la dura legge del vincitore.
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