64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "... " con "... ") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "’" con "'") |
||
Riga 20: | Riga 20: | ||
Il concetto di democrazia si è via via evoluto, per esempio, [[democrazia#Il_Medioevo| durante il Medioevo]], troppo spesso denigrato e usato come sinonimo di arretratezza culturale e politica, esistevano forme di democrazie diretta che presero forma all'interno del Comune medioevale. Nel [[democrazia#Il_Rinascimento| periodo rinascimentale]] si realizza, al contrario, il passaggio alla forma di democrazia [[democrazia#Dalla_democrazia_diretta_a_quella_rappresentativa| denominata “rappresentativa”]], la quale spesso nascondeva forme di governo autoritarie e repressive. La democrazia diretta viene a questo punto dipinta dagli stati moderni come utopistica, non efficiente, caotica ecc. | Il concetto di democrazia si è via via evoluto, per esempio, [[democrazia#Il_Medioevo| durante il Medioevo]], troppo spesso denigrato e usato come sinonimo di arretratezza culturale e politica, esistevano forme di democrazie diretta che presero forma all'interno del Comune medioevale. Nel [[democrazia#Il_Rinascimento| periodo rinascimentale]] si realizza, al contrario, il passaggio alla forma di democrazia [[democrazia#Dalla_democrazia_diretta_a_quella_rappresentativa| denominata “rappresentativa”]], la quale spesso nascondeva forme di governo autoritarie e repressive. La democrazia diretta viene a questo punto dipinta dagli stati moderni come utopistica, non efficiente, caotica ecc. | ||
I principi di questa forma di democrazia ritornarono in auge durante | I principi di questa forma di democrazia ritornarono in auge durante l'esperienza della [[la Comune di Parigi (1871)| comune parigina]] (decisioni prese dalla collettività , ritiro immediato - a discrezione della cittadinanza - delle cariche rappresentative del popolo ecc.). Qualche decennio più avanti, durante [[La Rivoluzione Russa| la rivoluzione russa]], anche la cittadinanza di [[Kronstadt]] prese l'abitudine di riunirsi in pubbliche assemblee nella Piazza Ancora. | ||
Nelle altre storiche rivoluzioni libertarie, quelle della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)| Spagna del | Nelle altre storiche rivoluzioni libertarie, quelle della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)| Spagna del '36]] e quella dell'[[Ucraina libertaria]] di [[Nestor Makhno]], sono stati applicati, seppur con le difficoltà connaturate alla contemporaneità della guerra, i principi fondanti della democrazia diretta: [[collettivismo|collettivizzazione]] delle campagna e delle fabbriche, partecipazione degli operai alla guida delle stesse, comitati di fabbrica e di campagna, cooperative ecc. | ||
Durante gli anni "60-70" della contestazione giovanile (vedi [[Maggio 1968]]), i collettivi studenteschi e operai, erano spesso organizzati secondo gli schemi della democrazia diretta. | Durante gli anni "60-70" della contestazione giovanile (vedi [[Maggio 1968]]), i collettivi studenteschi e operai, erano spesso organizzati secondo gli schemi della democrazia diretta. | ||
Riga 35: | Riga 35: | ||
[[Murray Bookchin]] è stato uno dei maggiori fautori della democrazia diretta. Il suo testo ''[[Democrazia Diretta (saggio|Democrazia Diretta]]'' <ref>[http://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=18 Scheda libro]</ref> è esemplificativo nel relazionare il concetto democrazia con quello di [[anarchismo]]. | [[Murray Bookchin]] è stato uno dei maggiori fautori della democrazia diretta. Il suo testo ''[[Democrazia Diretta (saggio|Democrazia Diretta]]'' <ref>[http://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=18 Scheda libro]</ref> è esemplificativo nel relazionare il concetto democrazia con quello di [[anarchismo]]. | ||
Egli innanzitutto differenzia il significato del termine politica: nelle democrazie rappresentative la politica è intesa come prerogativa esclusiva dell'élite dei partiti strutturati burocraticamente; nelle polis greche la democrazia diretta è | Egli innanzitutto differenzia il significato del termine politica: nelle democrazie rappresentative la politica è intesa come prerogativa esclusiva dell'élite dei partiti strutturati burocraticamente; nelle polis greche la democrazia diretta è l'attività di base e d'[[autogestione]] della vita collettiva dei membri della polis. | ||
: «[la politica nelle democrazie dirette] ...aveva un senso differente da quello odierno. Significava la gestione degli affari pubblici da parte della popolazione a livello comunitario... in una condivisione emotiva di gioia e dolore che davano ad ogni località (villaggio, paese, quartiere, città che fosse) un senso di specificità e comunanza che favoriva la singolarità | : «[la politica nelle democrazie dirette] ...aveva un senso differente da quello odierno. Significava la gestione degli affari pubblici da parte della popolazione a livello comunitario... in una condivisione emotiva di gioia e dolore che davano ad ogni località (villaggio, paese, quartiere, città che fosse) un senso di specificità e comunanza che favoriva la singolarità dell'individuo più che la sua subordinazione alla dimensione collettiva». | ||
[[Image:Bookchin.jpg|right|thumb|Murray Bookchin]] | [[Image:Bookchin.jpg|right|thumb|Murray Bookchin]] | ||
Il modello assembleare della ''polis'' ateniese è il caposaldo del suo pensiero democratico e libertario: egli contrappone la Confederazione tra i liberi municipi ([[municipalismo libertario]]) all'[[autorità ]] centralizzata dello [[Stato]]. | Il modello assembleare della ''polis'' ateniese è il caposaldo del suo pensiero democratico e libertario: egli contrappone la Confederazione tra i liberi municipi ([[municipalismo libertario]]) all'[[autorità ]] centralizzata dello [[Stato]]. | ||
Il [[municipalismo libertario]], attraverso la democrazia diretta, mira | Il [[municipalismo libertario]], attraverso la democrazia diretta, mira all'allargamento della partecipazione alla vita pubblica, auspicando la nascita di città e tecnologie a misura d'uomo che permettano l'estensione e il funzionamento, su base orizzontale, di una rete di assemblee cittadine, le quali sarebbero preposte alla ratifica di decisioni che riguardino la collettività . | ||
La democrazia diretta ([[municipalismo libertario]]) nella visione "Bookchiniana", è strettamente connessa al suo pensiero ecologico ([[ecologia sociale]]) e alla visione olistica | La democrazia diretta ([[municipalismo libertario]]) nella visione "Bookchiniana", è strettamente connessa al suo pensiero ecologico ([[ecologia sociale]]) e alla visione olistica dell'universo. La democrazia diretta è il mezzo attraverso il quale rendere possibile la salvaguardia dell'individuo all'interno di un sistema sociale organizzato orizzontalmente. In sostanza, secondo Bookchin, la democrazia diretta permette la salvaguardia dell'"unità nella diversità ": | ||
: «Non | : «Non c'è nulla di nostalgico o innovativo nel tentativo dell'umanità di armonizzare il collettivo con l'individuale. L'impulso a realizzare questi scopi complementari (soprattutto in tempi come i nostri, in cui entrambi rischiano una rapida dissoluzione) è una costante ricerca umana che si è espressa tanto nel campo religioso quanto nel radicalismo secolare, negli esperimenti utopici come nella vita cittadina di quartiere, nei gruppi etnici chiusi come nei conglomerati urbani cosmopoliti. È la coscienza, e non altro, che in ultima istanza determinerà se l'umanità sarà in grado di raggiungere un senso pieno nella dimensione collettiva senza nulla sacrificare a un senso pieno della propria individualità ». | ||
La democrazia diretta è maggiormente apprezzata dagli esponenti della corrente [[anarco-comunismo |anarco-comunista]], tuttavia anche [[anarco-individualismo| | La democrazia diretta è maggiormente apprezzata dagli esponenti della corrente [[anarco-comunismo |anarco-comunista]], tuttavia anche [[anarco-individualismo| l'anarco-individualista]] [[Max Stirner]], mettendo l''''io''' al centro di tutto, ribadisce che l'individuo deve accettare solo ciò che proviene da se stesso: quello che è esterno all'individuo è al contrario l'emblema dell'[[autorità ]]. | ||
La democrazia diretta, se veramente partecipativa, non coercitiva e non burocratica, non è quindi molto distante dai principi anarco-individualisti. | La democrazia diretta, se veramente partecipativa, non coercitiva e non burocratica, non è quindi molto distante dai principi anarco-individualisti. | ||
== La democrazia diretta negli stati moderni == | == La democrazia diretta negli stati moderni == | ||
In molte cosiddette democrazie liberali esistono forme, spesso marginali, di democrazia diretta che coesistono | In molte cosiddette democrazie liberali esistono forme, spesso marginali, di democrazia diretta che coesistono all'interno del sistema rappresentativo. | ||
Il principale strumento di democrazia diretta che persiste | Il principale strumento di democrazia diretta che persiste nell'ambito degli stati moderni, è il ''referendum''. Con questo termine si indica di solito una votazione popolare indetta per abrogare un testo legislativo prodotto dal Parlamento. È più raro il referendum confermativo, il quale in Italia è riservato alle leggi costituzionali. | ||
In [[Italia]], è capitato frequentemente che le decisioni referendarie siano state poi neutralizzate dal Parlamento, attraverso nuove leggi o aggiramenti di tipo politico (il finanziamento ai partiti, abolizione del Ministero | In [[Italia]], è capitato frequentemente che le decisioni referendarie siano state poi neutralizzate dal Parlamento, attraverso nuove leggi o aggiramenti di tipo politico (il finanziamento ai partiti, abolizione del Ministero dell'agricoltura, e altri). | ||
Soprattutto la [[Svizzera]], ma anche gli [[USA]], ricorrono assai frequentemente al referendum. | Soprattutto la [[Svizzera]], ma anche gli [[USA]], ricorrono assai frequentemente al referendum. | ||
Riga 75: | Riga 75: | ||
I principi della democrazia diretta per essere pienamente compresi, devono essere inseriti in un ambito antistatale, [[autorità |antiautoritario]] e [[gerarchia|antigerarchico]]. | I principi della democrazia diretta per essere pienamente compresi, devono essere inseriti in un ambito antistatale, [[autorità |antiautoritario]] e [[gerarchia|antigerarchico]]. | ||
Tutti quei movimenti che si rifanno, a parole, alla democrazia diretta, senza però criticare | Tutti quei movimenti che si rifanno, a parole, alla democrazia diretta, senza però criticare l'[[autorità ]] dello [[Stato]], sono estranei al pensiero libertario, visto che non colgono appieno le potenzialità di questa forma di autogoverno ([[autogestione]]). Citando [[Murray Bookchin]], la democrazia diretta, non cerca altro che conciliare l''''unità nella diversità ''', l'''io nel noi''. | ||
La maggior parte delle critiche sono quindi per lo più infondate in quanto essi, non percependo gli aspetti libertari della stessa, continuano a ragionare secondo una logica [[gerarchia |gerarchica]] e [[capitalismo| capitalistica]]. | La maggior parte delle critiche sono quindi per lo più infondate in quanto essi, non percependo gli aspetti libertari della stessa, continuano a ragionare secondo una logica [[gerarchia |gerarchica]] e [[capitalismo| capitalistica]]. | ||
Riga 85: | Riga 85: | ||
*'''La democrazia diretta funziona bene su sistemi piccoli''' (... il recente movimento [[NO TAV]] dimostra che è possibile, attraverso il coordinamento di varie realtà , prendere decisioni importanti anche su ambiti di vasta scala); | *'''La democrazia diretta funziona bene su sistemi piccoli''' (... il recente movimento [[NO TAV]] dimostra che è possibile, attraverso il coordinamento di varie realtà , prendere decisioni importanti anche su ambiti di vasta scala); | ||
*'''Praticabilità ed efficienza''' ([[Murray Bookchin]] auspica la formazione di assemblee riguardanti porzioni di territorio non troppo vaste - quartieri, paesi, collettivi vari - tra loro federati orizzontalmente, in maniera che la partecipazione sia effettivamente popolare e non si perda in efficienza); | *'''Praticabilità ed efficienza''' ([[Murray Bookchin]] auspica la formazione di assemblee riguardanti porzioni di territorio non troppo vaste - quartieri, paesi, collettivi vari - tra loro federati orizzontalmente, in maniera che la partecipazione sia effettivamente popolare e non si perda in efficienza); | ||
*'''Demagogia''' (... cosa | *'''Demagogia''' (... cosa c'è di più demagogico della classe politica che si sviluppa negli stati moderni?); | ||
*'''Complessità ''' (un sistema basato sulla democrazia diretta semplificherebbe la vita stessa dei cittadini poiché tutto il sistema burocratico su cui si reggono le democrazie rappresentative scomparirebbe); | *'''Complessità ''' (un sistema basato sulla democrazia diretta semplificherebbe la vita stessa dei cittadini poiché tutto il sistema burocratico su cui si reggono le democrazie rappresentative scomparirebbe); | ||
*'''Apatia dei votanti''' (in realtà il votante è apatico proprio perché si rende conto che il suo voto vale praticamente niente); | *'''Apatia dei votanti''' (in realtà il votante è apatico proprio perché si rende conto che il suo voto vale praticamente niente); |