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===Il rientro in Italia=== | ===Il rientro in Italia=== | ||
Dopo l'ingresso dell'Italia nella | Dopo l'ingresso dell'Italia nella Grande Guerra (maggio 2015), Dante viene richiamato alle armi nel giugno [[1915]]. È sicuramente contrario al conflitto, ma rientra in [[Italia]] nell'ottobre-novembre dello stesso anno portando con sé due oggetti emblema del suo pensiero: un modernissimo fucile automatico ed una chitarra <ref>Come una sorta di novello ''[[Joe Hill]]'' italiano, che Dante potrebbe aver conosciuto negli [[USA]]. Non era comunque propriamente nella norma che un emigrante tornasse dagli U.S.A. con un fucile automatico</ref>. Nel novembre [[1915]] si presenta al distretto reduce dall'estero ed è inviato immediatamente al fronte. Ma Dante non ha alcuna intenzione di partecipare a questo macello ed è per questo che simula a più riprese attacchi epilettici, riuscendo incredibilmente a farsi riformare. Il [[29 aprile]] [[1916]] viene congedato dal'Ospedale militare di Ravenna. | ||
La Spezia, città in cui da ora in poi ruoterà la vita di Dante Carnesecchi, all'inizio del secolo era una delle più importanti roccaforti militari. Caratterizzata dalla presenza dell'Arsenale militare e di alcune delle più importanti industrie belliche italiane, era circondata da una serie di forti e polveriere che ne dominavano il golfo. | La Spezia, città in cui da ora in poi ruoterà la vita di Dante Carnesecchi, all'inizio del secolo era una delle più importanti roccaforti militari. Caratterizzata dalla presenza dell'Arsenale militare e di alcune delle più importanti industrie belliche italiane, era circondata da una serie di forti e polveriere che ne dominavano il golfo. | ||
Dante inizia a lavorare nella Vickers Terni, una fabbrica che durante la guerra produceva armi da guerra, ma i cui operai era di predominanza anarchica. Nell'ottobre del [[1917]] lo scoppio della [[rivoluzione russa|rivoluzione bolscevica in Russia]] suscita emozioni e speranze anche tra i proletari in Italia. Speranze che si accentueranno nel novembre del [[1918]], al momento della fine della | Dante inizia a lavorare nella Vickers Terni, una fabbrica che durante la guerra produceva armi da guerra, ma i cui operai era di predominanza anarchica. Nell'ottobre del [[1917]] lo scoppio della [[rivoluzione russa|rivoluzione bolscevica in Russia]] suscita emozioni e speranze anche tra i proletari in Italia. Speranze che si accentueranno nel novembre del [[1918]], al momento della fine della Grande Guerra. In quel momento nella classe operaia comincia per davvero a serpeggiare l'idea che occorra fare come in [[Russia]] ed effettivamente a molti la [[rivoluzione]] appare un frutto maturo che aspetta solo di esser colto. | ||
===Anno 1919: moti operai ed un tragico comizio a Santo Stefano Magra === | ===Anno 1919: moti operai ed un tragico comizio a Santo Stefano Magra === |