Cronologia delle rivolte e dei morti dalla caduta del fascismo ai giorni nostri: differenze tra le versioni

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Il [[6 giugno]] i rappresentanti locali dei partiti della sinistra e gli [[antifascismo|antifascisti]] fanno stampare un manifesto dove esprimevano "''il disprezzo del popolo genovese nei confronti degli eredi del fascismo''"<ref>[[Indro Montanelli]] - ''Opera citata'' pag. 416 </ref>. Il [[25 giugno]], durante un corteo di protesta, iniziano gli scontri con i poliziotti; il [[28 giugno]] il futuro presidente della Repubblica, Sandro Pertini affermando la sua opposizione al congresso disse: ''La polizia sta cercando i sobillatori di queste manifestazioni (...) non abbiamo nessuna difficoltà  ad indicarglieli. Sono i fucilati del Turchino, di Cravasco, della Benedicta, i torturati della casa dello studente''<ref>[http://www.centropertini.org/300660.htm da fondazione Pertini]</ref>
Il [[6 giugno]] i rappresentanti locali dei partiti della sinistra e gli [[antifascismo|antifascisti]] fanno stampare un manifesto dove esprimevano "''il disprezzo del popolo genovese nei confronti degli eredi del fascismo''"<ref>[[Indro Montanelli]] - ''Opera citata'' pag. 416 </ref>. Il [[25 giugno]], durante un corteo di protesta, iniziano gli scontri con i poliziotti; il [[28 giugno]] il futuro presidente della Repubblica, Sandro Pertini affermando la sua opposizione al congresso disse: ''La polizia sta cercando i sobillatori di queste manifestazioni (...) non abbiamo nessuna difficoltà  ad indicarglieli. Sono i fucilati del Turchino, di Cravasco, della Benedicta, i torturati della casa dello studente''<ref>[http://www.centropertini.org/300660.htm da fondazione Pertini]</ref>
Il [[30 giugno]] è indetto lo [[sciopero generale]] dalle 14 alle 20, con corteo e manifestazione [[antifascismo|antifascista]]. È ancora Sandro Pertini che scrive  nella presentazione del libro "''A Genova non si passa''", di Francesco Gandolfi (edizioni Avanti!, 1960): "''È Genova che ha riaffermato come i valori della [[Resistenza italiana|Resistenza]] costituiscano un patrimonio sacro, inalienabile della Nazione intera e che chiunque osasse calpestarli si troverebbe contro tutti gli uomini liberi, pronti a ristabilire l'antica unità  al di sopra di ogni differenza ideologica e di ogni contrasto politico.''"
Il [[30 giugno]] è indetto lo [[sciopero generale]] dalle 14 alle 20, con corteo e manifestazione [[antifascismo|antifascista]]. È ancora Sandro Pertini che scrive  nella presentazione del libro "''A Genova non si passa''", di Francesco Gandolfi (edizioni Avanti!, 1960): "''È Genova che ha riaffermato come i valori della [[Resistenza italiana|Resistenza]] costituiscano un patrimonio sacro, inalienabile della Nazione intera e che chiunque osasse calpestarli si troverebbe contro tutti gli uomini liberi, pronti a ristabilire l'antica unità  al di sopra di ogni differenza ideologica e di ogni contrasto politico.''"


Nelle foto della manifestazione si vedono sia politici che comandanti partigiani sfilare preceduti dai Gonfaloni della città  <ref>[http://digilander.libero.it/infoprc/genova60_file/image014.jpg Foto  manifestazione],[[Genova]], piazza De Ferrari, sfilano i comandanti partigiani e i leader politici,al centro son posizionati Luigi Longo e Ferruccio Parri
Nelle foto della manifestazione si vedono sia politici che comandanti partigiani sfilare preceduti dai Gonfaloni della città  <ref>[http://digilander.libero.it/infoprc/genova60_file/image014.jpg Foto  manifestazione],[[Genova]], piazza De Ferrari, sfilano i comandanti partigiani e i leader politici,al centro son posizionati Luigi Longo e Ferruccio Parri
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