Cospirazione delle Cellule di Fuoco: differenze tra le versioni

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La Cospirazione delle Cellule di Fuoco ('''CCF''') o Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco ('''O.R. C.C.F''') è venuta alla ribalta per la prima volta il [[21 gennaio]] [[2008]], quando un'ondata di esplosioni incendiarie contro alcune concessionarie di auto di lusso, diverse [[banca|banche]] di Atene e Salonicco e la casa dell'ex ministro della giustizia  Anastasios Papaligouras <ref>[http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=817948 athens.indymedia.org]</ref> furono rivendicate da questa nuova organizzazione. Da quel momento le [[azione diretta|azioni dirette]] si sono susseguite sempre con maggior frequenza, spesso accompagnate da rivendicazioni contro lo [[Stato]] o in [[solidarietà]] ad anarchici arrestati in [[Grecia]] e altrove.  
La Cospirazione delle Cellule di Fuoco ('''CCF''') o Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco ('''O.R. C.C.F''') è venuta alla ribalta per la prima volta il [[21 gennaio]] [[2008]], quando un'ondata di esplosioni incendiarie contro alcune concessionarie di auto di lusso, diverse [[banca|banche]] di Atene e Salonicco e la casa dell'ex ministro della giustizia  Anastasios Papaligouras <ref>[http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=817948 athens.indymedia.org]</ref> furono rivendicate da questa nuova organizzazione. Da quel momento le [[azione diretta|azioni dirette]] si sono susseguite sempre con maggior frequenza, spesso accompagnate da rivendicazioni contro lo [[Stato]] o in [[solidarietà]] ad anarchici arrestati in [[Grecia]] e altrove.  


Nel settembre [[2009]], dopo una serie di azioni che avevano colpito vari obiettivi (tra cui la casa del viceministro dell'Ordine Pubblico Hinofotis, il Ministero della Macedonia e Tracia, l'abitazione della politica Louka Katseli...), diversi membri sono stati arrestati e processati con l'accusa di appartenenza alla CCF. Il processo, denominato «caso Halandri», si è diviso in due tronconi: il primo si è concluso con la condanna di Haris Hadzimihelakis, Fthiotida Domokos e Panagiotis Argyrou a 37 anni ciascuno (più altre condanne minori); in seguito si è svolta la seconda parte, che ha visto a giudizio altri quattro anarchici (Christos Tsakalos, Damiano Bolano ed i fratelli Mihalis e Giorgos Nikolopoulos), i quali sono stati condannati «a 7 anni di reclusione per la loro partecipazione all'O.R. CCF e 10 anni di carcere ciascuno dei quattro per fabbricazione, trasporto e possesso di esplosivi. Sono stati anche condannati per semplice complicità  ed istigazione, e quindi ognuno condannato a 7 anni di reclusione per ciascuna delle tre esplosioni di rivendicazione ignota che hanno messo in pericolo cose e persone. In sintesi, ognuno di loro è stato condannato a 68 anni di carcere. Ogni sentenza è stata accumulata in 34 anni, ma la pena detentiva massima è di 25 anni, che in genere viene servita sia come una detenzione completa (o con giorni salariati dal lavoro nelle carceri), o dopo il completamento dei 3/5 della pena detentiva, quando un ad prigioniero può essere concessa la libertà  condizionale a determinate condizioni.»<ref>[https://radioazione.org/2012/10/c-c-f-sentenze-caso-halandri-e-libro-scaricabile/ CCF: sentenze caso Halandri]</ref>
Nel settembre [[2009]], dopo una serie di azioni che avevano colpito vari obiettivi (tra cui la casa del viceministro dell'Ordine Pubblico Hinofotis, il Ministero della Macedonia e Tracia, l'abitazione della politica Louka Katseli...), diversi membri sono stati arrestati e processati con l'accusa di appartenenza alla CCF. Il processo, denominato «caso Halandri», si è diviso in due tronconi: il primo si è concluso con la condanna di Haris Hadzimihelakis, Fthiotida Domokos e Panagiotis Argyrou a 37 anni ciascuno (più altre condanne minori); in seguito si è svolta la seconda parte, che ha visto a giudizio altri quattro anarchici (Christos Tsakalos, Damiano Bolano ed i fratelli Mihalis e Giorgos Nikolopoulos), i quali sono stati condannati «a 7 anni di reclusione per la loro partecipazione all'O.R. CCF e 10 anni di carcere ciascuno dei quattro per fabbricazione, trasporto e possesso di esplosivi. Sono stati anche condannati per semplice complicità  ed istigazione, e quindi ognuno condannato a 7 anni di reclusione per ciascuna delle tre esplosioni di rivendicazione ignota che hanno messo in pericolo cose e persone. In sintesi, ognuno di loro è stato condannato a 68 anni di carcere. Ogni sentenza è stata accumulata in 34 anni, ma la pena detentiva massima è di 25 anni, che in genere viene servita sia come una detenzione completa (o con giorni salariati dal lavoro nelle carceri), o dopo il completamento dei 3/5 della pena detentiva, quando un ad prigioniero può essere concessa la libertà  condizionale a determinate condizioni.» <ref>[https://radioazione.org/2012/10/c-c-f-sentenze-caso-halandri-e-libro-scaricabile/ CCF: sentenze caso Halandri]</ref>


Nel novembre del [[2010]], altri due sospetti sono stati arrestati durante il tentativo di spedire pacchi bomba a varie ambasciate e ai leader dell'Unione Europea. Lo stesso anno, un'esplosione ha gravemente danneggiato la sede del partito neo[[nazista]] [[Alba Dorata]]. L'azione era stata una ritorsione contro un attentato [[razzista]] compiuto ai danni della comunità  pakistana. <ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/8577614.stm Greece bomb hits Pakistani leader's home in Athens ]</ref>
Nel novembre del [[2010]], altri due sospetti sono stati arrestati durante il tentativo di spedire pacchi bomba a varie ambasciate e ai leader dell'Unione Europea. Lo stesso anno, un'esplosione ha gravemente danneggiato la sede del partito neo[[nazista]] [[Alba Dorata]]. L'azione era stata una ritorsione contro un attentato [[razzista]] compiuto ai danni della comunità  pakistana. <ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/8577614.stm Greece bomb hits Pakistani leader's home in Athens ]</ref>
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Durante un'udienza, un militante anarchico sotto processo ha voluto puntualizzare e respingere l'ipotesi ventilata dai giudici che il gruppo fosse strutturato su base gerarchica:
Durante un'udienza, un militante anarchico sotto processo ha voluto puntualizzare e respingere l'ipotesi ventilata dai giudici che il gruppo fosse strutturato su base gerarchica:
:«La CCF sono un'organizzazione anarchica-informale, che sostiene la rete [[Federazione Anarchica Informale|FAI-FRI]]. Noi siamo anarchici, perché non accettiamo di essere né leader nè seguaci. Noi siamo informali, perché noi non accettiamo modelli centrati e forme che generano specializzazioni e ruoli. Il ruolo del leader, l'esecutore, il teorico, il ladro, il bomber limita la creatività  generando autorità. Cioè, l'autorità  informale, che mente nelle relazioni sociali per accrescere il potere istituzionale. Le persone, che accettano il loro ruolo di autorità, comunicano tanto e svolgono solamente semplici compiti. Per noi, i rapporti sono fluidi e basati sullo sviluppo delle competenze di ognuno.»<ref>[http://radioazione.noblogs.org/?tag=c-c-f Grecia: Ulteriori aggiornamenti sul processo alle CCF]</ref>
:«La CCF sono un'organizzazione anarchica-informale, che sostiene la rete [[Federazione Anarchica Informale|FAI-FRI]]. Noi siamo anarchici, perché non accettiamo di essere né leader nè seguaci. Noi siamo informali, perché noi non accettiamo modelli centrati e forme che generano specializzazioni e ruoli. Il ruolo del leader, l'esecutore, il teorico, il ladro, il bomber limita la creatività  generando autorità. Cioè, l'autorità  informale, che mente nelle relazioni sociali per accrescere il potere istituzionale. Le persone, che accettano il loro ruolo di autorità, comunicano tanto e svolgono solamente semplici compiti. Per noi, i rapporti sono fluidi e basati sullo sviluppo delle competenze di ognuno.» <ref>[http://radioazione.noblogs.org/?tag=c-c-f Grecia: Ulteriori aggiornamenti sul processo alle CCF]</ref>
La CCF rifiuta il concetto di [[lotta di classe]] ed altri principi appartenenti all'[[anarco-comunismo|anarchismo sociale]], focalizzando il proprio obiettivo nella lotta allo [[Stato]] a alle sue istituzioni, intesa come una battaglia per l'auto-realizzazione di se stessi e per vivere immediatamente l'[[anarchia]] senza aspettare l'avvento della [[rivoluzione]]. Le loro azioni sono spessissimo volte ad esprimere [[propaganda col fatto|con i fatti]] la [[solidarietà]] ad anarchici imprigionati in Grecia e in altri paesi.
La CCF rifiuta il concetto di [[lotta di classe]] ed altri principi appartenenti all'[[anarco-comunismo|anarchismo sociale]], focalizzando il proprio obiettivo nella lotta allo [[Stato]] a alle sue istituzioni, intesa come una battaglia per l'auto-realizzazione di se stessi e per vivere immediatamente l'[[anarchia]] senza aspettare l'avvento della [[rivoluzione]]. Le loro azioni sono spessissimo volte ad esprimere [[propaganda col fatto|con i fatti]] la [[solidarietà]] ad anarchici imprigionati in Grecia e in altri paesi.


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