Convegno di Palermo: rapporti tra istituzioni, fascismo e criminalità: differenze tra le versioni

Riga 45: Riga 45:
=== Intervento di Giuseppe Carlo Marino ===
=== Intervento di Giuseppe Carlo Marino ===
Il libro di Tranfaglia «è una raccolta di documenti notevoli, questo il suo merito fondamentale, che lancia una serie di spunti e di ipotesi interpretative con l'intento di mobilitare curiosità. Un titolo, ''Come nasce la Repubblica'', non soltanto ad effetto. Mi pare che voglia dire che la nostra Repubblica nasce circondata e permeata dal mistero, con il quale noi storici ci confrontiamo costantemente, come i filosofi fanno nella ricerca dell'essenza, della cosa in sé. E qual è la cosa in sé, l'essenza della storia della Repubblica? Probabilmente esiste, ma esiste al di là di quello che finora è stato scritto e di quello che ancora sappiamo».
Il libro di Tranfaglia «è una raccolta di documenti notevoli, questo il suo merito fondamentale, che lancia una serie di spunti e di ipotesi interpretative con l'intento di mobilitare curiosità. Un titolo, ''Come nasce la Repubblica'', non soltanto ad effetto. Mi pare che voglia dire che la nostra Repubblica nasce circondata e permeata dal mistero, con il quale noi storici ci confrontiamo costantemente, come i filosofi fanno nella ricerca dell'essenza, della cosa in sé. E qual è la cosa in sé, l'essenza della storia della Repubblica? Probabilmente esiste, ma esiste al di là di quello che finora è stato scritto e di quello che ancora sappiamo».
Un giovane di 24 anni, Salvatore Giuliano, un uomo di poca cultura, che di colpo diventa filo-americano di ferro e si sente autorizzato a scrivere a Truman, si proclama capo di un esercito di guerriglieri pronti a scendere in campo per la difesa della democrazia minacciata dai comunisti. Ma chi aveva messo addosso a questo contadinotto, ignorante, una casacca di anticomunismo e addirittura una casacca di guerrigliero per la democrazia? Usa nelle lettere un linguaggio da intelligence, da servizi. Qualcuno aveva scritto per lui queste lettere agli americani, con questa terminologia: democrazia, lotta per la libertà, il comunismo minaccia le libertà dell'occidente. La ''canea rossa'' è un termine che si trova nei documenti dei servizi e in affermazioni attribuite ai fascisti. Anche Giuliano parla di ''canea rossa''. «Non mi convinceva che questo fosse diventato di colpo un esemplare di fiero anticomunista per sua scelta personale, per sua evoluzione ideologica. Così come non mi convinceva il fatto che a sparare sui contadini fosse stato solo lui. Lui in fondo era il Robin Hood dei contadini. Come poteva trasformarsi di colpo in giustiziere, da uomo del popolo diventare uno che spara sul popolo, così da perdere la faccia e da buttare a mare la sua personale tradizione di bandito? E non mi convinceva neanche il fatto che la responsabilità esclusiva della strage fosse solo della mafia. In realtà scopro che scopo della strage era quello di creare una grande provocazione per potere buttare i comunisti fuori dalla legalità. Un'operazione che fa parte di una strategia mediterranea dell'imperialismo americano. I fatti siciliani vanno collegati ad uno scenario più vasto, come testimoniano le lettere di Montalbano a Palmiro Togliatti». «I due grandi leaders della storia politica nazionale, Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi, sono entrambi consapevoli del fatto che l'Italia vive una condizione di libertà vigilata. Entrambi sono consapevoli delle condizioni terribili della sovranità limitata».
La sovranità limitata in quel periodo era una doppia sovranità limitata. Non soltanto quindi nei confronti dell'impero in formazione degli USA, ma anche nei confronti del Vaticano, che era la struttura portante, dominante della società italiana e aveva in mano la società italiana. Doppia sovranità limitata. E in questi giochi s'inserivano vari personaggi, come Giulio Andreotti, che in una lettera ai servizi segreti americani (OSS) scriveva alcune rivelazioni fatte da De Gasperi. Andreotti era quindi un informatore dell'OSS (ufficio dei servizi strategici), l'odierna CIA, ed era contestualmente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Qualcuno lo aveva messo a fianco di De Gasperi per controllare e riferire che cosa stava facendo, e De Gasperi lo sapeva benissimo.
Atro episodio emblematico: Pio XII, anticomunista in modo feroce (siamo nel '46) non esclude la possibilità che i comunisti, i socialisti e la democrazia cristiana si presentino insieme alle elezioni, purché il partito comunista e socialista siano considerati un partito solo, in modo da garantire alla DC pari rappresentanti rispetto ai due partiti della sinistra. Stupefacente, infine, il fatto che la Sicilia, l'autonomia siciliana, nasca dalle lotte popolari e dagli impegni di massa, ma anche decisa e sostenuta a tavolino da un incontro dell'Alta mafia, di cui esiste un documento assai esplicito. È stato un verbale, che ne conteneva un altro, del console americano Alfred T. Nester (console a Palermo dal '44 fino alla fine del '46) a confermare quanto detto.
«Confrontiamoci col mistero e probabilmente la nostra consapevolezza della realtà e la nostra attrezzatura su come affrontarla migliorerà».
=== Le conclusioni di Nicola Tranfaglia ===
La Sicilia è stata la prima regione italiana separata, dopo la caduta del fascismo. Il problema del ruolo di Giulio Valerio Borghese e dei fascisti, non dei neofascisti: «Perché questi erano fascisti e lo sono rimasti dopo la liberazione, in tutta la fase di lotta al partito comunista, che si è svolta in Italia in quegli anni. Io non credo affatto che con la situazione italiana tra il [[1945]] e il [[1951]] non ci sia stata nessuna attività di questi gruppi. Abbiamo tracce sia negli archivi italiani che nella memorialistica di attività che vengono svolte da questi gruppi. E Borghese è un personaggio importante, di cui non abbiamo una storia critica. Andrebbe studiato meglio e di più, è un uomo che aveva tutta una serie di competenze tecniche, è un uomo che aveva dietro questa Decima Mas, con un vincolo di fedeltà molto forte al comandante. E Borghese, non bisogna dimenticarlo, è poi l'uomo che nel [[1970]] arriva vicino al golpe e si ferma soltanto dopo aver ricevuto una telefonata, su cui non riferirà mai, che ha la forza da indurlo a tornare indietro. Questo è un altro fatto della storia italiana che non possiamo ignorare. Quindi dobbiamo andare avanti nella ricerca».
Il sistema democratico americano ha permesso la desecretazione ogni anno di nuovi documenti, mentre in Italia i documenti dei servizi segreti non sono disponibili, esiste ancora il segreto di Stato.
«Soltanto l'anno scorso è stato girato dalla parte giusta l'armadio della vergogna, in cui c'erano tutti i fascicoli contro i criminali nazisti e fascisti, messi da parte perché non si facesse alcun processo. E quando i ministri italiani degli anni '50, in modo particolare i ministri della Difesa e dell'Interno, del governo Scelba, dettero ordine ai Procuratori generali di girare dall'altra parte l'armadio dei procedimenti penali iniziati nelle istruttorie, non lo fecero soltanto per la Germania, alleata degli Stati Uniti, ma perché lì c'erano una serie di fascicoli sui generali e militari italiani che erano stati reintegrati nelle loro cariche ed erano in attività nell'esercito italiano. Per quanto riguarda il peso dell'associazione mafiosa, è accertato che l'associazione mafiosa ha avuto un ruolo notevole nei sindaci che sono stati messi in Sicilia, dopo lo sbarco e dunque d'accordo con gli americani. E che dire di Angleton, capo dei servizi segreti americani? Un personaggio che ha un rilievo nella storia degli Stati Uniti del secondo dopoguerra. Repubblicano, massone e fascista come suo padre, era stato Presidente della Camera di commercio italo-americana di Milano e arriva in Sicilia con un piano molto preciso, nella direzione dell'anticomunismo e dell'utilizzazione dei fascisti. Un aspetto importante dell'antologia [il libro di Tanfraglia] è quello che riguarda la riorganizzazione dei fascisti in Sicilia. C'è un capitolo molto ampio di documenti che dimostra, da una parte, che i fascisti si riorganizzano ben prima della fondazione di organizzazioni politiche neofasciste e, dall'altra, che l'arrivo in Sicilia non solo di meridionali ma anche di puri settentrionali fa si che questi abbiano un ruolo notevole in tutta la lotta che la destra organizza contro la sinistra, contro i comunisti. Su questo esisteva soltanto un libro di Michele Fatica, intitolato ''Il fascismo clandestino'', che aveva potuto utilizzare solo documenti italiani per fare un passo avanti nello studio dell'organizzazione del fascismo dopo il '45 e la sua attività tra il '45 e il '48».
«A noi tutti sembra ormai evidente un elemento importante, la '''''tesi della doppia realtà e del doppio Stato''''', valida per gli studi sull'Italia contemporanea, per far capire come noi entriamo a far parte di un sistema politico internazionale che sicuramente, almeno fino all'89, forse anche oltre, ha avuto un peso rilevante su quella che è stata la nostra stessa storia nazionale».


== Note ==
== Note ==
64 364

contributi