64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "[à][\s][.]" con "à.") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "[à][\s][]]" con "à]") |
||
Riga 11: | Riga 11: | ||
== Il contratto come mezzo di legittimazione della sovranità == | == Il contratto come mezzo di legittimazione della sovranità == | ||
Diversi [[filosofia|filosofi]] ([[Tommaso Hobbes|Hobbes]], [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]]...vedasi paragrafi seguenti) hanno provato a legittimare l'[[autorità ]] dello [[Stato]], seppur in maniera differente, con l'idea del libero contratto pattuito tra [[Individuo|individui]], i quali avrebbero in questo modo ceduto parte dei loro diritti per godere di un po'più di sicurezza e pace. | Diversi [[filosofia|filosofi]] ([[Tommaso Hobbes|Hobbes]], [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]]...vedasi paragrafi seguenti) hanno provato a legittimare l'[[autorità]] dello [[Stato]], seppur in maniera differente, con l'idea del libero contratto pattuito tra [[Individuo|individui]], i quali avrebbero in questo modo ceduto parte dei loro diritti per godere di un po'più di sicurezza e pace. | ||
Tale legittimità fu dichiarata infondata dall'[[anarco-individualismo|anarco-individualista]] americano [[Lysander Spooner]], il quale ritenne che proprio perché le costituzioni dei paesi cosiddetti democratici possono essere assimilate a dei contratti, esse sono da ritenersi giuridicamente “non-valide”. La costituzione, se mai dotata di legittimità, è stata ratificata da [[Individuo|individui]] ormai deceduti e quindi è inconcepibile che essa venga ritenuta ancora valida, proprio perché parte dei contraenti non esistono più. Spooner inoltre riteneva che tali “contratti” vengano raramente rispettati e quindi, proprio per inadempienza, dovrebbero ritenersi "non più validi". A partire da questi ragionamenti egli affermò che «le nazioni, i governi e gli stati non hanno legalità alcuna e che i giuramenti sulla costituzione non hanno validità giuridica», quindi i governi devono essere considerati come un'associazione di malfattori, '''una mafia''', che dietro la pretesa d'offrire protezione ai cittadini, impone il pagamento delle tasse. | Tale legittimità fu dichiarata infondata dall'[[anarco-individualismo|anarco-individualista]] americano [[Lysander Spooner]], il quale ritenne che proprio perché le costituzioni dei paesi cosiddetti democratici possono essere assimilate a dei contratti, esse sono da ritenersi giuridicamente “non-valide”. La costituzione, se mai dotata di legittimità, è stata ratificata da [[Individuo|individui]] ormai deceduti e quindi è inconcepibile che essa venga ritenuta ancora valida, proprio perché parte dei contraenti non esistono più. Spooner inoltre riteneva che tali “contratti” vengano raramente rispettati e quindi, proprio per inadempienza, dovrebbero ritenersi "non più validi". A partire da questi ragionamenti egli affermò che «le nazioni, i governi e gli stati non hanno legalità alcuna e che i giuramenti sulla costituzione non hanno validità giuridica», quindi i governi devono essere considerati come un'associazione di malfattori, '''una mafia''', che dietro la pretesa d'offrire protezione ai cittadini, impone il pagamento delle tasse. | ||
Riga 20: | Riga 20: | ||
Per [[Tommaso Hobbes|Hobbes]] lo «stato di natura» è quello caratterizzato dalla perenne «guerra di tutti contro tutti». Per evitare quindi questo stato di continuo pericolo per tutti e tutte, [[Tommaso Hobbes|Hobbes]] suggerisce la stipula di un contratto che vincoli ognuno alla stessa maniera, anche se fosse stato esclusivamente stipulato dalla maggioranza o addirittura se la sottoscrizione fosse coatta. Questi dettami pattuiti tra i singoli (o tra la maggioranza) – i cui più importanti sono: 1) ricerca della pace; 2) rinunciare ad avere diritti su tutti; 3) rispettare i patti – sono per il [[Filosofia|filosofo]] inglese la legittimazione dell'ordinamento statale e delle sue leggi. | Per [[Tommaso Hobbes|Hobbes]] lo «stato di natura» è quello caratterizzato dalla perenne «guerra di tutti contro tutti». Per evitare quindi questo stato di continuo pericolo per tutti e tutte, [[Tommaso Hobbes|Hobbes]] suggerisce la stipula di un contratto che vincoli ognuno alla stessa maniera, anche se fosse stato esclusivamente stipulato dalla maggioranza o addirittura se la sottoscrizione fosse coatta. Questi dettami pattuiti tra i singoli (o tra la maggioranza) – i cui più importanti sono: 1) ricerca della pace; 2) rinunciare ad avere diritti su tutti; 3) rispettare i patti – sono per il [[Filosofia|filosofo]] inglese la legittimazione dell'ordinamento statale e delle sue leggi. | ||
Il contratto hobbesiano legittima l'assolutismo più radicale, infatti poiché i cittadini con il contratto hanno ceduto una parte dei loro diritti ad un sovrano o ad un'istituzione, la sola [[libertà ]] che spetta al singolo [[individuo]] è quella di agire secondo leggi; inoltre secondo Hobbes solo un'[[autorità ]] assoluta può assolvere bene al suo compito autoritario ([[Tommaso Hobbes|Hobbes]] simpatizza per la monarchia) e di dominio sulle [[Individualità |individualità ]] che hanno stipulato, o "subito", il contratto. | Il contratto hobbesiano legittima l'assolutismo più radicale, infatti poiché i cittadini con il contratto hanno ceduto una parte dei loro diritti ad un sovrano o ad un'istituzione, la sola [[libertà]] che spetta al singolo [[individuo]] è quella di agire secondo leggi; inoltre secondo Hobbes solo un'[[autorità]] assoluta può assolvere bene al suo compito autoritario ([[Tommaso Hobbes|Hobbes]] simpatizza per la monarchia) e di dominio sulle [[Individualità |individualità]] che hanno stipulato, o "subito", il contratto. | ||
=== Il "contratto sociale" (secondo Rousseau) === | === Il "contratto sociale" (secondo Rousseau) === | ||
Nel “Contratto sociale”, [[Jean-Jacques Rousseau]] parte dal principio che l'essere umano è nato libero (il «buon selvaggio») ed è diventato schiavo a causa della convivenza sociale. La società per [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] è una necessità venutasi a creare quando l'essere umano ha compreso di non poter più vivere isolato dagli altri. Il “Patto”, il “[[Contratto sociale]]”, ha lo scopo di unire e difendere ogni [[Individuo|individuo]], senza che questo debba perdere la propria [[libertà ]] sottomettendosi ad una qualche [[autorità ]]. | Nel “Contratto sociale”, [[Jean-Jacques Rousseau]] parte dal principio che l'essere umano è nato libero (il «buon selvaggio») ed è diventato schiavo a causa della convivenza sociale. La società per [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] è una necessità venutasi a creare quando l'essere umano ha compreso di non poter più vivere isolato dagli altri. Il “Patto”, il “[[Contratto sociale]]”, ha lo scopo di unire e difendere ogni [[Individuo|individuo]], senza che questo debba perdere la propria [[libertà]] sottomettendosi ad una qualche [[autorità]]. | ||
Il contratto sociale attribuisce [[sovranità ]] e autorità (autorevolezza) inalienabile a tutto il corpo sociale, di conseguenza la sua idea è [[democrazia|democratica]]; e poiché la sovranità è indivisibile, la [[democrazia]] per il quale propende è quella [[democrazia diretta|diretta]]: i governanti non sono padroni e nemmeno rappresentanti del popolo. Essi sono dei “commissari” che non decidono in nome del popolo, ma solo ed esclusivamente con la ratifica popolare. | Il contratto sociale attribuisce [[sovranità]] e autorità (autorevolezza) inalienabile a tutto il corpo sociale, di conseguenza la sua idea è [[democrazia|democratica]]; e poiché la sovranità è indivisibile, la [[democrazia]] per il quale propende è quella [[democrazia diretta|diretta]]: i governanti non sono padroni e nemmeno rappresentanti del popolo. Essi sono dei “commissari” che non decidono in nome del popolo, ma solo ed esclusivamente con la ratifica popolare. | ||
[[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] è ostile all'idea dello [[Stato]] moderno che si andava consolidando, immaginando al suo posto una società formata dalla [[federalismo|federazione]] di piccole comunità. | [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] è ostile all'idea dello [[Stato]] moderno che si andava consolidando, immaginando al suo posto una società formata dalla [[federalismo|federazione]] di piccole comunità. |