Classismo: differenze tra le versioni

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Le classi sono definibili come l'insieme degli individui e delle famiglie che condividono una medesima posizione (economica, professionale, di prestigio o di potere) nella stratificazione sociale. Sono gruppi sociali che possono essere identificati in base alla propria collocazione nel ciclo della produzione e nella posizione relativa alla distribuzione dei beni. Per quanto la definizione possa esser semplice, le divergenze compaiono quando si intende concretamente catalogare le persone all'interno di una classe piuttosto che in un'altra.
Le classi sono definibili come l'insieme degli individui e delle famiglie che condividono una medesima posizione (economica, professionale, di prestigio o di potere) nella stratificazione sociale. Sono gruppi sociali che possono essere identificati in base alla propria collocazione nel ciclo della produzione e nella posizione relativa alla distribuzione dei beni. Per quanto la definizione possa esser semplice, le divergenze compaiono quando si intende concretamente catalogare le persone all'interno di una classe piuttosto che in un'altra.


Alcuni, ad esempio, aggregano le persone in base alla professione che esercitano. In questa maniera vengono catalogati omogeneamente persone socialmente molto differenziate; ad esempio tra gli "ingegneri" comparirebbero insieme il [[capitalismo |capitalista]] De Benedetti, il dipendente subordinato di una grande fabbrica e il libero professionista. Un altro criterio discutibile é quello della classificazione secondo il reddito. Si rischirebbe così di collocare in una stessa categoria il bottegaio senza dipendenti, un tirchissimo piccolo [[capitalismo|capitalista]] che riserva per sé una quota irrilevante dei profitti, un operaio. Queste tre figure sociali potrebbero percepire lo stesso reddito, ma nei fatti curerebebro interessi sociali diversi ed addirittura opposti. Ancora profondamente sbagliato è il criterio psicologico. Un operaio con idee [[Fascismo|fasciste]], non per questo cessa di essere un operaio, così come un [[capitalismo|capitalista]] marxista, non per questo cessa di essere un capitalista.
Alcuni, ad esempio, aggregano le persone in base alla professione che esercitano. In questa maniera vengono catalogati omogeneamente persone socialmente molto differenziate; ad esempio tra gli "ingegneri" comparirebbero insieme il [[capitalismo |capitalista]] De Benedetti, il dipendente subordinato di una grande fabbrica e il libero professionista. Un altro criterio discutibile è quello della classificazione secondo il reddito. Si rischirebbe così di collocare in una stessa categoria il bottegaio senza dipendenti, un tirchissimo piccolo [[capitalismo|capitalista]] che riserva per sé una quota irrilevante dei profitti, un operaio. Queste tre figure sociali potrebbero percepire lo stesso reddito, ma nei fatti curerebebro interessi sociali diversi ed addirittura opposti. Ancora profondamente sbagliato è il criterio psicologico. Un operaio con idee [[Fascismo|fasciste]], non per questo cessa di essere un operaio, così come un [[capitalismo|capitalista]] marxista, non per questo cessa di essere un capitalista.


Vista la complessità  della catalogazione, prevalgono attualmente due interpretazioni per definire il concetto di classe:
Vista la complessità  della catalogazione, prevalgono attualmente due interpretazioni per definire il concetto di classe:
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