Bruno Vespa: differenze tra le versioni

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'''Bruno Vespa''' ([[L'Aquila]], [[27 maggio]] [[1944]]) è un [[giornalista]] e conduttore televisivo ed è coniugato con il magistrato [[Augusta Iannini]], capo Dipartimento Affari di Giustizia al [[Ministero della Giustizia]].
'''Bruno Vespa''' ([[L'Aquila]], [[27 maggio]] [[1944]]) è un [[giornalista]] e conduttore televisivo ed è coniugato con il magistrato [[Augusta Iannini]], capo Dipartimento Affari di Giustizia al [[Ministero della Giustizia]].
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In questo periodo fu anche inviato del Telegiornale, intervistò i principali personaggi della politica degli [[anni 1970|anni '70]] e [[anni 1980|'80]] (si ricorda in particolare un'intervista, del [[1978]], al [[cardinale]] Karol Wojtyla, futuro [[papa Giovanni Paolo II]]).
In questo periodo fu anche inviato del Telegiornale, intervistò i principali personaggi della politica degli [[anni 1970|anni '70]] e [[anni 1980|'80]] (si ricorda in particolare un'intervista, del [[1978]], al [[cardinale]] Karol Wojtyla, futuro [[papa Giovanni Paolo II]]).
   
   
Nel [[1977]] fu conduttore, insieme ad [[Arrigo Petacco]], della rubrica televisiva di attualità ''[[Tam Tam]]''.
Nel [[1977]] fu conduttore, insieme ad [[Arrigo Petacco]], della rubrica televisiva di attualità ''Tam Tam''.


Dal [[1989]] al [[1992]] fu direttore del [[TG1]]. In quel periodo fecero scalpore alcune sue dichiarazioni pubbliche in cui affermava di considerare il partito della [[Democrazia Cristiana]] il suo "editore di riferimento"; venne di conseguenza accusato di non considerare l'informazione un servizio pubblico, ma un'informazione subordinata agli interessi della partitocrazia.<br>
Dal [[1989]] al [[1992]] fu direttore del [[TG1]]. In quel periodo fecero scalpore alcune sue dichiarazioni pubbliche in cui affermava di considerare il partito della [[Democrazia Cristiana]] il suo "editore di riferimento"; venne di conseguenza accusato di non considerare l'informazione un servizio pubblico, ma un'informazione subordinata agli interessi della partitocrazia.<br>
Nell'agosto [[1990]], allo scoppio della [[prima guerra del Golfo]], sostenne l'intervento armato con un criticato editoriale, che si concludeva con le parole "La guerra l'ha fatta la comunità internazionale. E se noi vogliamo essere iscritti al club dobbiamo pagare le quote.", che alcuni paragonarono alle parole con cui [[Benito Mussolini|Mussolini]] aveva giustificato l'ingresso dell'Italia nella [[seconda guerra mondiale]]: "devo avere un migliaio di morti per sedermi al tavolo (...) della pace e delle spartizioni."
Nell'agosto [[1990]], allo scoppio della [[prima guerra del Golfo]], sostenne l'intervento armato con un criticato editoriale, che si concludeva con le parole: "La guerra l'ha fatta la comunità internazionale. E se noi vogliamo essere iscritti al club dobbiamo pagare le quote.", che alcuni paragonarono alle parole con cui [[Benito Mussolini|Mussolini]] aveva giustificato l'ingresso dell'Italia nella [[Seconda guerra mondiale]]: "devo avere un migliaio di morti per sedermi al tavolo (...) della pace e delle spartizioni."


Il [[3 aprile]] [[2006]] è stato il moderatore del secondo confronto televisivo elettorale tra il [[Presidente del Consiglio]] uscente [[Silvio Berlusconi]] e il leader del centrosinistra [[Romano Prodi]].
Il [[3 aprile]] [[2006]] è stato il moderatore del secondo confronto televisivo elettorale tra il [[Presidente del Consiglio]] uscente [[Silvio Berlusconi]] e il leader del centrosinistra [[Romano Prodi]].
Il 6 aprile [[2009]] conduce uno speciale di ''[[Porta a Porta]]'' sul [[Terremoto dell'Aquila del 2009|terremoto del 2009]] che ha colpito l'[[Abruzzo]]: lo speciale viene aperto con un servizio dello stesso Vespa che racconta, dal suo personalissimo punto di vista, i danni creati dal terremoto a [[L'Aquila]], sua città natale.
In occasione del [[15 settembre]] [[2009]] conduce uno speciale di ''[[Porta a Porta]]'' sulla consegna delle case ai terremotati dell'[[Abruzzo]], suscitando le ire dell'opposizione di centro-sinistra, che accusano il giornalista di aver fatto "propaganda" nei confronti del governo Berlusconi. In realtà, le case furono costruite a tempo di record: Vespa ha sempre sostenuto con molti altri che la gestione dell'emergenza fu eccellente, mentre la ricostruzione del centro storico presenta ancora all'inizio del 2012 fortissimi ritardi.
Nel [[2009]], nel [[2010]] e nel 2011 conduce le serate del Premio Campiello. Nel [[2011]] ha condotto insieme a Pippo Baudo il varietà ''Centocinquanta'', dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Nello stesso anno ha vinto il premio Saint Vincent alla carriera dopo averlo vinto due volte ([[1978]] e [[2000]]) per la televisione. Vince anche il Premio Estense alla carriera.
Nel [[2010]], insieme al figlio Federico, inizia una collaborazione saltuaria con [[RTL 102.5]] dove i due conducono un programma di approfondimento della fascia mattutina intitolato ''Non Stop News: Raccontami''.
Dal [[2014]] al [[2019]] è stato direttore di QN-Quotidiano Nazionale (consorzio che riunisce i tre quotidiani ''La Nazione'', ''Il Giorno'' e ''Il Resto del Carlino'').


== Controversie ==
== Controversie ==


=== L'editore di riferimento ===
=== L'editore di riferimento ===
Nel periodo in cui dirigeva il principale telegiornale della televisione di stato, fecero scalpore alcune sue dichiarazioni pubbliche in cui affermava di considerare il [[partito]] della [[Democrazia Cristiana]] il suo "[[editore]] di riferimento"; venne di conseguenza accusato di non considerare l'informazione un [[servizio pubblico]], e di produrre un'informazione subordinata agli interessi della [[partitocrazia]].
Nel periodo in cui dirigeva il principale telegiornale della televisione di stato, fecero scalpore alcune sue dichiarazioni pubbliche in cui affermava di considerare il [[partito]] della [[Democrazia Cristiana]] il suo "[[editore]] di riferimento"; venne di conseguenza accusato di non considerare l'informazione un [[servizio pubblico]], e di produrre un'informazione subordinata agli interessi della [[partitocrazia]].
Vespa disse in realtà che essendo il [[Parlamento]] l'editore della [[Rai]] un [[Lottizzazione politica|accordo tra i partiti]] aveva assegnato alla [[Democrazia Cristiana|DC]] l'influenza sul primo canale, al [[Partito Socialista Italiano|PSI]] quella sul secondo e al [[Partito Comunista Italiano|PCI]] quella sul terzo.
Vespa disse in realtà che essendo il [[Parlamento]] l'editore della [[Rai]] un [[Lottizzazione politica|accordo tra i partiti]] aveva assegnato alla [[Democrazia Cristiana|DC]] l'influenza sul primo canale, al [[Partito Socialista Italiano|PSI]] quella sul secondo e al [[Partito Comunista Italiano|PCI]] quella sul terzo.


=== Accuse di faziosità ===
=== Accuse di faziosità ===
 
È stato contestato a Vespa un atteggiamento ritenuto troppo compiacente nei confronti dei politici di destra. <ref>[http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/economia/pensioni7/scalfa/scalfa.html la Repubblica, 2004]</ref> La polemica è stata corroborata dalla pubblicazione di una sua conversazione telefonica con Salvatore Sottile, portavoce dell'allora ministro degli esteri [[Gianfranco Fini]], intercettata dalla procura il 4 maggio [[2005]]: Vespa discusse al telefono con Sottile circa la scelta del [[contraddittorio|contraddittore]] che Fini avrebbe preferito nella puntata di ''[[Porta a porta]]'', poi ricaduta su [[Piero Fassino]]. Destò scalpore in particolare la frase di Vespa: "La puntata gliela confezioniamo addosso" <ref>[https://www.youtube.com/watch?v=UsGFSfHjceU Intercettazione telefonica Vespa - Sottile - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Tale episodio provocò critiche da parte della dirigenza Rai: [[Claudio Petruccioli]] chiese una inchiesta interna commentando che «se questo era l'andazzo, ''Porta a Porta'' si fondava su un metodo giornalisticamente miserevole». Vespa si difese affermando che «Con il portavoce di Fini, Sottile, abbiamo avuto un rapporto di proficua collaborazione. Quando le intercettazioni saranno pubblicate nella loro interezza, verranno fuori anche i profondi dissensi con lui, però, e con gli altri portavoce. Tipici di chi difende interessi diversi».<ref>[http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/cronaca/vittorio-emanuele-2/petruccioli-scandalo-savoia/petruccioli-scandalo-savoia.html Petruccioli: "Inchiesta interna" e scoppia il caso "Porta a porta" - cronaca - Repubblica.it]</ref> Vespa è stato sempre al centro di polemiche, riguardanti una tendenza del giornalista a rendersi eccessivamente amichevole verso [[Silvio Berlusconi]]. In occasione di uno speciale del 15 settembre 2009, con ospite lo stesso Berlusconi (che allora era [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei ministri]]), le puntate dei programmi potenzialmente concorrenti (''Ballarò'' su [[Rai 3]] e ''Matrix'' su [[Canale 5]]) furono sospese e rinviate ad altra data <ref>[http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/rai-3/ballaro-spostato/ballaro-spostato.html Da Vespa la consegna delle case in Abruzzo: la Rai cancella la puntata di Ballarò]</ref> <ref>[http://www.corriere.it/politica/09_settembre_14/matrix_rinvio_trasmissione_2f9b184a-a156-11de-9cad-00144f02aabc.shtml?fr=correlati Vespa senza avversari, rinviato Matrix]</ref> <ref>[http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/rai-3/polemica-ballaro/polemica-ballaro.html Ballarò, Franceschini: "Neanche Ceausescu si sarebbe prestato a questo show"]</ref>.
È stato contestato a Vespa un atteggiamento ritenuto troppo compiacente nei confronti dei politici di destra.<ref>[http://www.repubblica.it/2004/b/sezioni/economia/pensioni7/scalfa/scalfa.html Repubblica, 2004]</ref><ref>[http://espresso.repubblica.it/dettaglio-archivio/451648 L'Espresso - claudio rinaldi]</ref> La polemica è stata corroborata dalla pubblicazione di una sua conversazione telefonica con Salvatore Sottile, portavoce dell'allora ministro degli esteri [[Gianfranco Fini]], intercettata dalla procura il 4 maggio [[2005]]: Vespa discusse al telefono con Sottile circa la scelta del [[contraddittorio|contraddittore]] che Fini avrebbe preferito nella puntata di ''[[Porta a porta]]'', poi ricaduta su [[Piero Fassino]]. Destò scalpore in particolare la frase di Vespa: "La puntata gliela confezioniamo addosso"<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=UsGFSfHjceU Intercettazione telefonica Vespa - Sottile - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Tale episodio provocò critiche da parte della dirigenza Rai: [[Claudio Petruccioli]] chiese una inchiesta interna commentando che «se questo era l'andazzo, ''Porta a Porta'' si fondava su un metodo giornalisticamente miserevole». Vespa si difese affermando che «Con il portavoce di Fini, Sottile, abbiamo avuto un rapporto di proficua collaborazione. Quando le intercettazioni saranno pubblicate nella loro interezza, verranno fuori anche i profondi dissensi con lui, però, e con gli altri portavoce. Tipici di chi difende interessi diversi».<ref>[http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/cronaca/vittorio-emanuele-2/petruccioli-scandalo-savoia/petruccioli-scandalo-savoia.html Petruccioli: "Inchiesta interna" E scoppia il caso "Porta a porta" - cronaca - Repubblica.it]</ref> Vespa è stato sempre al centro di polemiche, riguardanti una tendenza del giornalista a rendersi eccessivamente amichevole verso [[Silvio Berlusconi]]. In occasione di uno speciale del 15 settembre 2009, con ospite lo stesso Berlusconi (che allora era [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei ministri]]), le puntate dei programmi potenzialmente concorrenti (''Ballarò'' su [[Rai 3]] e ''Matrix'' su [[Canale 5]]) furono sospese e rinviate ad altra data <ref>[http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/rai-3/ballaro-spostato/ballaro-spostato.html Da Vespa la consegna delle case in Abruzzo la Rai cancella la puntata di Ballarò]</ref> <ref>[http://www.corriere.it/politica/09_settembre_14/matrix_rinvio_trasmissione_2f9b184a-a156-11de-9cad-00144f02aabc.shtml?fr=correlati Vespa senza avversari, rinviato Matrix]</ref> <ref>[http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/rai-3/polemica-ballaro/polemica-ballaro.html Ballarò, Franceschini: "Neanche Ceausescu si sarebbe prestato a questo show"]</ref>.


=== Il contratto con la RAI ===
=== Il contratto con la RAI ===
 
Nel [[2009]] fece scalpore la richiesta di aumento di [[stipendio]] del 33%: da 1.200.000 euro il nuovo contratto avrebbe dovuto prevedere un importo di 1.600.000 euro <ref>[http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/rai-5/contratto-vespa/contratto-vespa.html Il contratto di Vespa è "troppo costoso", mercoledì l'esame del Cda della Rai - politica - Repubblica.it]</ref>. Vespa ha dichiarato in una [[intervista]] al ''[[Corriere della Sera]]'' che «Il consiglio Rai ha chiesto giustamente un approfondimento. Se si rifanno conti e confronti, qualche piccola limatura tecnica è possibile. Ma vorrei andare oltre. In tempi difficili bisogna essere solidali. Alle opere umanitarie, come è noto, giro ormai quasi per intero i proventi di convegni e dibattiti. Adesso vorrei rinunciare a 150 mila euro all'anno del mio nuovo contratto (600 mila euro in quattro anni) se la Rai utilizzasse questa somma per dieci borse di studio annuali da 15 mila euro l'una per dieci giovani da ammettere, dopo una accurata selezione, a un corso-concorso serissimo come quello che quarant'anni fa portò me e altri trenta colleghi in Rai. Mi piacerebbe che una somma analoga (collettiva, non voglio impoverire nessuno...) la sottoscrivessero insieme Santoro, Fazio, Dandini, Bignardi, Annunziata, Floris in modo da raggiungere le venti borse di studio. Da sempre a 'Porta a porta' il modesto turn over si fa guardando i prodotti dei candidati prima di incontrarli. E molti, ovviamente, non li incontriamo nemmeno. Ho detto ai miei: non voglio sapere per chi votate, ma fate sì che io non me ne accorga mai. Vorrei che quei dieci o venti ragazzi fossero scelti così. È un sogno? E continuo a chiedermi: ma perché tutto questo capita soltanto a me?». <ref>[http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_24/bruno-vespa-contratto-compenso-giovani-santoro_0cceebce-c06a-11de-9fa6-00144f02aabc.shtml «Darò 150 mila euro per i giovani Lo facciano anche Santoro e gli altri» - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nel [[2009]] fece scalpore la richiesta di aumento di [[stipendio]] del 33%: da 1.200.000 euro il nuovo contratto avrebbe dovuto prevedere un importo di 1.600.000 euro<ref>[http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/rai-5/contratto-vespa/contratto-vespa.html Il contratto di Vespa è "troppo costoso" Mercoledì l'esame del Cda della Rai - Politica - Repubblica.it]</ref>. Vespa ha dichiarato in una [[intervista]] al ''[[Corriere della Sera]]'' che «Il consiglio Rai ha chiesto giustamente un approfondimento. Se si rifanno conti e confronti, qualche piccola limatura tecnica è possibile. Ma vorrei andare oltre. In tempi difficili bisogna essere solidali. Alle opere umanitarie, come è noto, giro ormai quasi per intero i proventi di convegni e dibattiti. Adesso vorrei rinunciare a 150 mila euro all'anno del mio nuovo contratto (600 mila euro in quattro anni) se la Rai utilizzasse questa somma per dieci borse di studio annuali da 15 mila euro l'una per dieci giovani da ammettere, dopo una accurata selezione, a un corso-concorso serissimo come quello che quarant'anni fa portò me e altri trenta colleghi in Rai. Mi piacerebbe che una somma analoga (collettiva, non voglio impoverire nessuno...) la sottoscrivessero insieme Santoro, Fazio, Dandini, Bignardi, Annunziata, Floris in modo da raggiungere le venti borse di studio. Da sempre a 'Porta a porta' il modesto turn over si fa guardando i prodotti dei candidati prima di incontrarli. E molti, ovviamente, non li incontriamo nemmeno. Ho detto ai miei: non voglio sapere per chi votate, ma fate sì che io non me ne accorga mai. Vorrei che quei dieci o venti ragazzi fossero scelti così. È un sogno? E continuo a chiedermi: ma perché tutto questo capita soltanto a me?».<ref>[http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_24/bruno-vespa-contratto-compenso-giovani-santoro_0cceebce-c06a-11de-9fa6-00144f02aabc.shtml «Darò 150 mila euro per i giovani Lo facciano anche Santoro e gli altri» - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>


=== Ospiti mafiosi ===
=== Ospiti mafiosi ===
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== Procedimenti giudiziari ==
== Procedimenti giudiziari ==
Vespa nel corso della sua carriera giornalistica è stato più volte querelato o citato in giudizio per quanto da lui scritto o dichiarato. Di seguito sono descritti alcuni dei procedimenti che lo hanno coinvolto:
Vespa nel corso della sua carriera giornalistica è stato più volte querelato o citato in giudizio per quanto da lui scritto o dichiarato. Di seguito sono descritti alcuni dei procedimenti che lo hanno coinvolto:
* nel gennaio [[2007]] è stato condannato in primo grado dal tribunale di [[Roma]] per [[diffamazione]] al pagamento di 82.000 euro a [[Roberto Zaccaria]], a titolo di risarcimento danni in seguito alle affermazioni contenute nel libro ''[[Rai, la grande guerra]]'' pubblicato nel [[2002]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/12/Vespa_condanna_82mila_euro_giudice_co_9_070112103.shtml Articolo] del ''Corriere della Sera'', 12 gennaio 2007].</ref> Vespa aveva scritto che nell'autunno del [[2000]], Zaccaria, allora presidente del consiglio di amministrazione della RAI, avrebbe incontrato in casa propria, a cena, [[Pierluigi Celli]], [[Stefano Balassone]], [[Vittorio Emiliani]] in qualità di consiglieri RAI e [[Walter Veltroni]], [[Vincenzo Vita]] e [[Giuseppe Giulietti (politico)|Giuseppe Giulietti]] in qualità di responsabili [[Democratici di Sinistra|DS]] per l'informazione, con l'intento di mettere in atto una strategia sotterranea del servizio pubblico televisivo contro Silvio Berlusconi, strategia culminata poi con la puntata di ''[[Satyricon (programma televisivo)|Satyricon]]'' del 14 marzo del [[2001]], contenente un'[[Intervista a Marco Travaglio a Satyricon|intervista a Marco Travaglio]] sulle origini della ricchezza di Berlusconi. Nel libro Vespa menziona anche un testimone, un vicino di casa di Zaccaria, che avrebbe sentito il tutto. Gli avvocati di Zaccaria chiesero di sentire il vicino, avvocato Giovanni Ferreri, il quale smentì. Altrettanto fecero i presunti commensali.<ref>Marco Travaglio, Nuova introduzione a ''L'odore dei soldi'' (nuova edizione), Editori Riuniti, 2009, ISBN 978-88-359-8008-7, pag. XLIV-XLVI. Travaglio, peraltro, riporta un totale del risarcimento di €82500, cui si aggiungono 5800 di spese legali.</ref>
* nel gennaio [[2007]] è stato condannato in primo grado dal tribunale di Roma per [[diffamazione]] al pagamento di 82.000 euro a [[Roberto Zaccaria]], a titolo di risarcimento danni in seguito alle affermazioni contenute nel libro ''[[Rai, la Grande Guerra]]'' pubblicato nel [[2002]]. <ref>[http://archive.is/T72s Articolo] del ''Corriere della Sera'', 12 gennaio 2007</ref> Vespa aveva scritto che nell'autunno del [[2000]], Zaccaria, allora presidente del consiglio di amministrazione della RAI, avrebbe incontrato in casa propria, a cena, [[Pierluigi Celli]], [[Stefano Balassone]], [[Vittorio Emiliani]] in qualità di consiglieri RAI e [[Walter Veltroni]], [[Vincenzo Vita]] e [[Giuseppe Giulietti (politico)|Giuseppe Giulietti]] in qualità di responsabili [[Democratici di Sinistra|DS]] per l'informazione, con l'intento di mettere in atto una strategia sotterranea del servizio pubblico televisivo contro Silvio Berlusconi, strategia culminata poi con la puntata di ''[[Satyricon (programma televisivo)|Satyricon]]'' del 14 marzo del [[2001]], contenente un'[[Intervista a Marco Travaglio a Satyricon|intervista a Marco Travaglio]] sulle origini della ricchezza di Berlusconi. Nel libro Vespa menziona anche un testimone, un vicino di casa di Zaccaria, che avrebbe sentito il tutto. Gli avvocati di Zaccaria chiesero di sentire il vicino, avvocato Giovanni Ferreri, il quale smentì. Altrettanto fecero i presunti commensali. <ref>Marco Travaglio, Nuova introduzione a ''L'odore dei soldi'' (nuova edizione), Editori Riuniti, 2009, pag. XLIV-XLVI. Travaglio, peraltro, riporta un totale del risarcimento di € 82.500, cui si aggiungono 5.800 di spese legali.</ref>
* nel novembre [[2008]] è stato condannato dalla III [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] del tribunale di [[Roma]], assieme a [[Valentina Finetti]], al pagamento di una multa di 1.000 euro (ed alla pubblicazione della sentenza su 4 quotidiani<ref>giornalettismo.com, [http://www.giornalettismo.com/archives/537565/bruno-vespa-e-la-condanna-su-repubblica-it/ L'estratto pubblicato] [https://web.archive.org/web/20121015041756/http://www.giornalettismo.com/archives/537565/bruno-vespa-e-la-condanna-su-repubblica-it]</ref>) per diffamazione nei confronti di Pietro Mattei (vedovo di [[Alberica Filo della Torre]]) e dei figli Manfredi e Domitilla in seguito ad un servizio della trasmissione ''[[Porta a Porta]]'' (di cui la Finetti è cronista), andato in onda il 13 febbraio [[2002]] con a tema il [[delitto dell'Olgiata]]<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_06/vespa_condannato_80c41bfa-ac00-11dd-9d45-00144f02aabc.shtml Corriere della Sera, 6 novembre 2008]</ref>. Nel luglio [[2009]] la Cassazione ha confermato la condanna per diffamazione<ref>[http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_20/vespa_condannato_11397232-752f-11de-95fa-00144f02aabc.shtml Vespa condannato per diffamazione. La Cassazione ha confermato la condanna a 1000 euro di multa per il conduttore: diffamò Pietro Mattei]</ref>.
* nel novembre [[2008]] è stato condannato dalla III [[Corte d'appello (Italia)|Corte d'appello]] del tribunale di Roma, assieme a [[Valentina Finetti]], al pagamento di una multa di 1.000 euro (ed alla pubblicazione della sentenza su 4 quotidiani <ref>giornalettismo.com, [http://archive.is/m0j2W l'estratto pubblicato]</ref>) per diffamazione nei confronti di Pietro Mattei (vedovo di [[Alberica Filo della Torre]]) e dei figli Manfredi e Domitilla in seguito ad un servizio della trasmissione ''[[Porta a Porta]]'' (di cui la Finetti è cronista), andato in onda il 13 febbraio [[2002]] con a tema il [[delitto dell'Olgiata]] <ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_06/vespa_condannato_80c41bfa-ac00-11dd-9d45-00144f02aabc.shtml Corriere della Sera, 6 novembre 2008]</ref>. Nel luglio [[2009]] la Cassazione ha confermato la condanna per diffamazione <ref>[http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_20/vespa_condannato_11397232-752f-11de-95fa-00144f02aabc.shtml Vespa condannato per diffamazione. La Cassazione ha confermato la condanna a 1000 euro di multa per il conduttore: diffamò Pietro Mattei]</ref>.
* nel giugno [[2010]] è stato condannato in appello per diffamazione nel processo intentato dalla professoressa Isabella De Martini dell'Università di Genova, in relazione ai [[fatti del G8 di Genova]]. Isabella De Martini, in qualità di vice-capo struttura con delega agli eventi culturali, aveva notato qualcosa di strano nella gestione degli appalti, in particolare rispetto all'attribuzione degli stessi a personaggi della cerchia di [[Gianni Letta]] (Maria Criscuolo e il consuocero di Letta, Amedeo Ottaviani) ed aveva per questo presentato un esposto alla procura di Genova (esposto poi trasferito a Roma ed archiviato). Vespa, come riconosciuto dalla Corte d'Appello, nel libro ''La Scossa''<ref>Bruno Vespa, ''La scossa'', 2001, ISBN 88-04-48952-9, pag. 395.</ref> la diffamò. Scrive Isabella De Martini: "[...] si dedicò alla mia distruzione, presentandomi come una signora genovese che doveva organizzare "sfilate di moda" (''[[sic]]'') a Portofino, e invece ficcò il naso in problematiche che non la riguardavano, quali la logistica e l'ospitalità delle delegazioni, creando malumori e imbarazzo a Gianni Letta...". La notizia della condanna è stata riportata anche dal ''[[Corriere Mercantile]]'' (articolo del 18 giugno 2010).<ref>[http://www.sanmarcoinlamisweb.it/it/2010/07/04/bruno-vespa-condannato-in-appello-per-diffamazione-della-prof-isabella-de-martini/ Articolo] [https://web.archive.org/web/20110722051818/http://www.sanmarcoinlamisweb.it/it/2010/07/04/bruno-vespa-condannato-in-appello-per-diffamazione-della-prof-isabella-de-martini/ in sanmarcoinlamisweb.it]</ref>
* nel giugno [[2010]] è stato condannato in appello per diffamazione nel processo intentato dalla professoressa Isabella De Martini dell'Università di Genova, in relazione ai [[fatti del G8 di Genova]]. Isabella De Martini, in qualità di vice-capo struttura con delega agli eventi culturali, aveva notato qualcosa di strano nella gestione degli appalti, in particolare rispetto all'attribuzione degli stessi a personaggi della cerchia di [[Gianni Letta]] (Maria Criscuolo e il consuocero di Letta, Amedeo Ottaviani) ed aveva per questo presentato un esposto alla procura di Genova (esposto poi trasferito a Roma ed archiviato). Vespa, come riconosciuto dalla Corte d'Appello, nel libro ''La Scossa'' <ref>Bruno Vespa, ''La scossa'', 2001, pag. 395.</ref> la diffamò. Scrive Isabella De Martini: "[...] si dedicò alla mia distruzione, presentandomi come una signora genovese che doveva organizzare "sfilate di moda" (''[[sic]]'') a Portofino, e invece ficcò il naso in problematiche che non la riguardavano, quali la logistica e l'ospitalità delle delegazioni, creando malumori e imbarazzo a Gianni Letta...". La notizia della condanna è stata riportata anche dal ''[[Corriere Mercantile]]'' (articolo del 18 giugno 2010).
* nel luglio [[2010]] la Corte di Cassazione conferma la sua condanna per diffamazione dei due pm napoletani che avevano ordinato l'arresto di [[Vito Gamberale]], poi assolto.<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-07-20/condanna-diffamazione-vespa-confermata-202729.shtml?uuid=AYk71j9B] Sole 24 Ore</ref>
* nel luglio [[2010]] la Corte di Cassazione conferma la sua condanna per diffamazione dei due pm napoletani che avevano ordinato l'arresto di [[Vito Gamberale]], poi assolto. <ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-07-20/condanna-diffamazione-vespa-confermata-202729.shtml?uuid=AYk71j9B Articolo] su "Il Sole 24 Ore"</ref>
* Nel dicembre 2015 è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Roma, insieme ad Ester Vanni, al pagamento di complessivi euro 45.000 in favore di Pietro, Manfredi e Domitilla Mattei, prossimi congiunti della contessa Alberica Filo della Torre, per la pubblicazione, nel corso della puntata di Porta a Porta del 1.8.2011, di immagini del cadavere della medesima contessa. Il Tribunale ha ritenuto che "la divulgazione delle suddette immagini non possa ritenersi né assorbita dal pubblico interesse, posto che a nessuna ulteriore esigenza informativa rispondeva l'esibizione del corpo discinto e martoriato della vittima ... né conformata al rispetto del concorrente parametro della continenza delle modalità espressive, inteso come indispensabile contemperamento del diritto di cronaca e la tutela della riservatezza (Cass. 17.2.2011 n. 17215), essendo le fotografie del cadavere all'evidenza esorbitanti, in ragione del contenuto raccapricciante, rispetto alla finalità informativa perseguita"
* Nel dicembre 2015 è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Roma, insieme ad Ester Vanni, al pagamento di complessivi euro 45.000 in favore di Pietro, Manfredi e Domitilla Mattei, prossimi congiunti della contessa Alberica Filo della Torre, per la pubblicazione, nel corso della puntata di Porta a Porta del 1.8.2011, di immagini del cadavere della medesima contessa. Il Tribunale ha ritenuto che "la divulgazione delle suddette immagini non possa ritenersi né assorbita dal pubblico interesse, posto che a nessuna ulteriore esigenza informativa rispondeva l'esibizione del corpo discinto e martoriato della vittima ... né conformata al rispetto del concorrente parametro della continenza delle modalità espressive, inteso come indispensabile contemperamento del diritto di cronaca e la tutela della riservatezza (Cass. 17.2.2011 n. 17215), essendo le fotografie del cadavere all'evidenza esorbitanti, in ragione del contenuto raccapricciante, rispetto alla finalità informativa perseguita"


* Nel giugno 2013 è indagato per [[abuso edilizio]] e violazione dei vincoli paesaggistici, in relazione alla modifiche apportate a una grotta [[Ipogeo|ipogea]] nella propria villa di [[Ponza]]. A seguito dell'indagine la villa è stata sottoposta a sequestro.<ref>[http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_giugno_7/sequestro-villa-vespa-ponza-2221528473273.shtml Villa di Vespa a Ponza, scatta il sequestro]</ref> Nell'aprile 2015 Vespa patteggia la condanna a 10 giorni di carcere e 14 000 euro di multa . La condanna viene commutata in ulteriori 2 500 euro di multa, per un totale di 16 500 euro. <ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/25/abusi-edilizi-nella-villa-di-ponza-vespa-patteggia-multa-da-16-500-euro/1623724/ Abusi edilizi nella villa di Ponza, Vespa patteggia: multa da 16.500 euro]</ref>
* Nel giugno 2013 è indagato per [[abuso edilizio]] e violazione dei vincoli paesaggistici, in relazione alla modifiche apportate a una grotta [[Ipogeo|ipogea]] nella propria villa di [[Ponza]]. A seguito dell'indagine la villa è stata sottoposta a sequestro. <ref>[http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_giugno_7/sequestro-villa-vespa-ponza-2221528473273.shtml Villa di Vespa a Ponza, scatta il sequestro]</ref> Nell'aprile 2015 Vespa patteggia la condanna a 10 giorni di carcere e 14 000 euro di multa . La condanna viene commutata in ulteriori 2 500 euro di multa, per un totale di 16 500 euro. <ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/25/abusi-edilizi-nella-villa-di-ponza-vespa-patteggia-multa-da-16-500-euro/1623724/ Abusi edilizi nella villa di Ponza, Vespa patteggia: multa da 16.500 euro]</ref>


== Note ==
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*[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=292 Bruno Vespa, Piazza Fontana e il Sisde informale], articolo del Comidad.org
*[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=292 Bruno Vespa, Piazza Fontana e il Sisde informale], articolo del Comidad.org
*[http://blog.libero.it/Boycott/1713754.html I finti giornalisti: Bruno Vespa], dal blog di Boycott
*[http://blog.libero.it/Boycott/1713754.html I finti giornalisti: Bruno Vespa], dal blog di Boycott
*[http://www.youtube.com/watch?v=mY1S5BSFt8Q Video del 1969:] Bruno Vespa annuncia la colpevolezza di [[Pietro Valpreda]] riguardo alla strage di Piazza Fontana.
*[http://www.youtube.com/watch?v=mY1S5BSFt8Q Video del 1969:] Bruno Vespa annuncia la colpevolezza di [[Pietro Valpreda]] riguardo alla strage di piazza Fontana.
*[https://www.arcoiris.tv/scheda/it/2975/ "Ho sognato Bruno Vespa"], videoclip
*[https://www.arcoiris.tv/scheda/it/2975/ "Ho sognato Bruno Vespa"], videoclip


[[Categoria:Giornalisti italiani|Vespa, Bruno]]
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[[Categoria:Servi del potere|Vespa, Bruno]]
[[Categoria:Servi del potere|Vespa, Bruno]]
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