Bruno Vespa: differenze tra le versioni

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Ha ideato e conduce il programma televisivo ''[[Porta a Porta]]'', trasmesso dai canali [[RAI]] a partire dal [[1996]] con un buon successo di ascolti, in quanto vero e proprio "'''teatrino dei burattini'''".  La trasmissione infatti si è distinta per gli invitati celebri ma di solito nessuna partecipazione diretta della gente comune, di solito mediata solo da sondaggi.
Ha ideato e conduce il programma televisivo ''[[Porta a Porta]]'', trasmesso dai canali [[RAI]] a partire dal [[1996]] con un buon successo di ascolti, in quanto vero e proprio "'''teatrino dei burattini'''".  La trasmissione infatti si è distinta per gli invitati celebri ma di solito nessuna partecipazione diretta della gente comune, di solito mediata solo da sondaggi.


Personaggio più amato di tutti è stato il pulcinella "'''Burlascone'''" e famoso il suo ormai celeberrimo spettacolino del "'''Contratto con gl'italiani'''", purtroppo però mai più replicato (ma forse si replicherà  in futuro, se il buon Dio vorrà  mantenere in salute entrambi i protagonisti).
Personaggio più amato di tutti è stato il pulcinella "'''Burlascone'''" e famoso il suo ormai celeberrimo spettacolino del "'''Contratto con gl'italiani'''", purtroppo però mai più replicato (ma forse si replicherà in futuro, se il buon Dio vorrà mantenere in salute entrambi i protagonisti).


Indimenticabile fu anche la serata del "'''Papa in diretta'''" laddove fu chiaro, a tutti i telespettatori, ma in particolare a quelli della sinistra, che anche Bruno Vespa possedeva grandi doti di umanità  per essersi commosso fino alle lacrime, in diretta, con le mani giunte e in atteggiamento di profondo raccoglimento, durante lo "scoop" della telefonata di ringraziamento di papa Wojtyla.
Indimenticabile fu anche la serata del "'''Papa in diretta'''" laddove fu chiaro, a tutti i telespettatori, ma in particolare a quelli della sinistra, che anche Bruno Vespa possedeva grandi doti di umanità per essersi commosso fino alle lacrime, in diretta, con le mani giunte e in atteggiamento di profondo raccoglimento, durante lo "scoop" della telefonata di ringraziamento di papa Wojtyla.


Ma più che attore di varietà  Bruno Vespa si ritiene giornalista e scrittore, non perdendo occasione nel pubblicizzare, dovunque e comunque, la sua ormai celebre e interminabile collana del ''romanzo della politica''.
Ma più che attore di varietà Bruno Vespa si ritiene giornalista e scrittore, non perdendo occasione nel pubblicizzare, dovunque e comunque, la sua ormai celebre e interminabile collana del ''romanzo della politica''.


[[Furio Colombo]], spiegando i motivi del successo di Bruno Vespa in un articolo del 14/03/04 sull'Unità  dal titolo "Se partecipare è meglio che vincere"[http://www.flcgil.it/notizie/rassegna_stampa/2004/marzo/unita_se_partecipare_e_meglio_che_vincere] diceva tra l'altro:
[[Furio Colombo]], spiegando i motivi del successo di Bruno Vespa in un articolo del 14/03/04 sull'Unità dal titolo "Se partecipare è meglio che vincere"[http://www.flcgil.it/notizie/rassegna_stampa/2004/marzo/unita_se_partecipare_e_meglio_che_vincere] diceva tra l'altro:


"[...] ''Non resta che spiegare ai colleghi della stampa estera che Vespa non è così forte di suo. Nella vita è una persona normale. Ma gode di tre strane condizioni inesistenti in democrazia. Primo, c'è una Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai che tace. Tace sulle serate in esclusiva di Berlusconi circondato da gente imbarazzante che gli dà  ragione. Secondo, c'è una "presidente di garanzia" che, invece, non rinuncia a parlare. Ma quattro personaggi che la circondano, e che sarebbero il Consiglio di amministrazione della Rai, esercitano su di lei un "mobbing" che stupisce perché avviene sotto gli occhi di tutti. Le danno regolarmente torto, in modo maleducato, sempre, subito, su tutto, creando un effetto comico che si rovescia su di loro. Perché l'ovvia e dignitosa normalità  di ciò che dice l'Annunziata, viene compresa da tutto il resto degli italiani per quello che è. È una denuncia, un'accusa. È la testimonianza dal vivo di ciò che accade oggi alla Rai. Terzo (e questa è la stranezza che colpisce di più i colleghi della stampa estera): ci sono alcuni politici di tutta l'opposizione che verso Vespa sono mossi da un sincero senso di gratitudine. Sono grati perché li invita alle serate "off" (quelle senza il protagonista principale) della sua trasmissione''[...].
"[...] ''Non resta che spiegare ai colleghi della stampa estera che Vespa non è così forte di suo. Nella vita è una persona normale. Ma gode di tre strane condizioni inesistenti in democrazia. Primo, c'è una Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai che tace. Tace sulle serate in esclusiva di Berlusconi circondato da gente imbarazzante che gli ragione. Secondo, c'è una "presidente di garanzia" che, invece, non rinuncia a parlare. Ma quattro personaggi che la circondano, e che sarebbero il Consiglio di amministrazione della Rai, esercitano su di lei un "mobbing" che stupisce perché avviene sotto gli occhi di tutti. Le danno regolarmente torto, in modo maleducato, sempre, subito, su tutto, creando un effetto comico che si rovescia su di loro. Perché l'ovvia e dignitosa normalità di ciò che dice l'Annunziata, viene compresa da tutto il resto degli italiani per quello che è. È una denuncia, un'accusa. È la testimonianza dal vivo di ciò che accade oggi alla Rai. Terzo (e questa è la stranezza che colpisce di più i colleghi della stampa estera): ci sono alcuni politici di tutta l'opposizione che verso Vespa sono mossi da un sincero senso di gratitudine. Sono grati perché li invita alle serate "off" (quelle senza il protagonista principale) della sua trasmissione''[...].
   
   
== Biografia ==
== Biografia ==
=== Esperienza giornalistica ===
=== Esperienza giornalistica ===
Vespa esordì giovanissimo come collaboratore per la stampa locale [[Abruzzo|abruzzese]]: a 16 anni era già  autore di articoli sportivi per la sede [[L'Aquila|aquilana]] del quotidiano ''[[Il Tempo]]''.
Vespa esordì giovanissimo come collaboratore per la stampa locale [[Abruzzo|abruzzese]]: a 16 anni era già autore di articoli sportivi per la sede [[L'Aquila|aquilana]] del quotidiano ''[[Il Tempo]]''.


Nel [[1962]] divenne [[cronista radiofonico]] alla [[RAI]] e nel [[1968]], conseguita la laurea in [[giurisprudenza]], conduttore del "[[Telegiornale]]" RAI (in seguito [[TG1]]).
Nel [[1962]] divenne [[cronista radiofonico]] alla [[RAI]] e nel [[1968]], conseguita la laurea in [[giurisprudenza]], conduttore del "[[Telegiornale]]" RAI (in seguito [[TG1]]).
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In questo periodo fu anche inviato del Telegiornale, intervistò i principali personaggi della politica degli [[anni 1970|anni '70]] e [[anni 1980|'80]] (si ricorda in particolare un'intervista, del [[1978]], al [[cardinale]] Karol Wojtyla, futuro [[papa Giovanni Paolo II]]).
In questo periodo fu anche inviato del Telegiornale, intervistò i principali personaggi della politica degli [[anni 1970|anni '70]] e [[anni 1980|'80]] (si ricorda in particolare un'intervista, del [[1978]], al [[cardinale]] Karol Wojtyla, futuro [[papa Giovanni Paolo II]]).
   
   
Nel [[1977]] fu conduttore, insieme ad [[Arrigo Petacco]], della rubrica televisiva di attualità  ''[[Tam Tam]]''.
Nel [[1977]] fu conduttore, insieme ad [[Arrigo Petacco]], della rubrica televisiva di attualità ''[[Tam Tam]]''.


Dal [[1989]] al [[1992]] fu direttore del [[TG1]]. In quel periodo fecero scalpore alcune sue dichiarazioni pubbliche in cui affermava di considerare il partito della [[Democrazia Cristiana]] il suo "editore di riferimento"; venne di conseguenza accusato di non considerare l'informazione un servizio pubblico, ma un'informazione subordinata agli interessi della partitocrazia.<br>
Dal [[1989]] al [[1992]] fu direttore del [[TG1]]. In quel periodo fecero scalpore alcune sue dichiarazioni pubbliche in cui affermava di considerare il partito della [[Democrazia Cristiana]] il suo "editore di riferimento"; venne di conseguenza accusato di non considerare l'informazione un servizio pubblico, ma un'informazione subordinata agli interessi della partitocrazia.<br>
Nell'agosto [[1990]], allo scoppio della [[prima guerra del Golfo]], sostenne l'intervento armato con un criticato editoriale, che si concludeva con le parole "La guerra l'ha fatta la comunità  internazionale. E se noi vogliamo essere iscritti al club dobbiamo pagare le quote.", che alcuni paragonarono alle parole con cui [[Benito Mussolini|Mussolini]] aveva giustificato l'ingresso dell'Italia nella [[seconda guerra mondiale]]: "devo avere un migliaio di morti per sedermi al tavolo (...) della pace e delle spartizioni."
Nell'agosto [[1990]], allo scoppio della [[prima guerra del Golfo]], sostenne l'intervento armato con un criticato editoriale, che si concludeva con le parole "La guerra l'ha fatta la comunità internazionale. E se noi vogliamo essere iscritti al club dobbiamo pagare le quote.", che alcuni paragonarono alle parole con cui [[Benito Mussolini|Mussolini]] aveva giustificato l'ingresso dell'Italia nella [[seconda guerra mondiale]]: "devo avere un migliaio di morti per sedermi al tavolo (...) della pace e delle spartizioni."


Il [[3 aprile]] [[2006]] è stato il moderatore del secondo confronto televisivo elettorale tra il [[Presidente del Consiglio]] uscente [[Silvio Berlusconi]] e il leader del centrosinistra [[Romano Prodi]].
Il [[3 aprile]] [[2006]] è stato il moderatore del secondo confronto televisivo elettorale tra il [[Presidente del Consiglio]] uscente [[Silvio Berlusconi]] e il leader del centrosinistra [[Romano Prodi]].
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=== Riconoscimenti ===
=== Riconoscimenti ===
*[[1978]] - [[Premio Saint Vincent]] per la televisione (conferito dal [[Presidente della Repubblica]] [[Sandro Pertini]])
*[[1978]] - [[Premio Saint Vincent]] per la televisione (conferito dal [[Presidente della Repubblica]] [[Sandro Pertini]])
*[[1990]] - Personalità  europea per il giornalismo
*[[1990]] - Personalità europea per il giornalismo
*[[1992]] - [[Premio La Madonnina]] per il giornalismo
*[[1992]] - [[Premio La Madonnina]] per il giornalismo
*[[1995]] - [[Premio Guidarello]] per il giornalismo
*[[1995]] - [[Premio Guidarello]] per il giornalismo
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